Natura tutelata grazie all'impegno di gruppi di cittadini e di realtà locali. Un luogo di pace a pochi passi dal centro di Brescia
A nord-est della città di Brescia il tessuto urbano incontra l'unica area pedecollinare e collinare scarsamente edificata all’interno dei confini comunali.
Si tratta della Valle di Mompiano, un’area che nel tempo è riuscita a preservarsi da politiche di sfruttamento urbanistico sfrenato grazie a diversi fattori, come la presenza di una vasta zona militare (nota come la Polveriera) ormai dismessa e di aziende agricole che fino alla fine degli anni ’80 hanno dato vita a prodotti di qualità, tra cui il vino della Valle di Mompiano.
A salvaguardare la Valle sono state poi le azioni portate avanti da gruppi di cittadini e da diverse realtà quali il Comitato Ambiente Zona Nord, la Cooperativa Parco Castelli, il Comitato Cittadini per la Valle di Mompiano, dalla cui esperienza è nata prima l'associazione onlus Gnàri dè Mompià e poi anche la Bobo Archetti Fondazione onlus.
La Valle è inoltre un naturale portale di ingresso al Parco sovracomunale delle Colline bresciane, il cui ente gestore è il Comune di Brescia che, grazie al lavoro delle associazioni locali, concerta operazioni di manutenzione e recupero ma anche iniziative per valorizzare questi spazi e diffonderne conoscenza e frequentazione tra i cittadini.
Natura e interventi dell’uomo
Nella Valle di Mompiano la natura tipica delle prealpi bresciane e l’intervento dell’uomo convivono da tempo.
Dal punto di vista naturalistico di particolare interesse è per esempio la presenza di castagni e marroni che, nonostante i soli 300 metri slm, riescono a vivere qui grazie alla particolare esposizione a nord.
Dalla ex Polveriera si snodano altre valli minori, come la Valle Fredda dove ha sede il rifugio della Valle di Mompiano di proprietà della Bobo Archetti Fondazione onlus, gestito dai Gnari dè Mompià. Posto allo snodo di diversi sentieri, il rifugio è punto di riferimento importante per escursionisti, sportivi e chiunque voglia fare una passeggiata in natura; inoltre si sta dotando dei servizi tecnici necessari per diventare punto avanzato di protezione civile, antincendio e soccorso.
A meno di 3 km dalla stazione “Mompiano” della metropolitana, a 1 km dalla ex Polveriera, questo rifugio è innanzitutto un luogo di pace e non solo perché immerso nel verde; infatti qui un albero di kaki di Nagasaki piantato nel 2015 simboleggia il contrasto con la destinazione passata di questo luogo di guerra.
Al rifugio giungono persone di tutte le età in occasione di iniziative di particolare richiamo (ArteValle, Presepio in grotta, passeggiate botaniche, camminate notturne, centri ricreativi estivi, corsi di educazione ambientale, concerti) ma anche per semplici passeggiate.
Il rifugio è infatti facilmente raggiungibile con itinerari di diversa difficoltà e lunghezza, che si snodano lungo sentieri la cui percorribliità è garantita dall’impegno dei volontari dell’associazione Gnàri dé Mompià che lavorano anche per recuperare sentieri storici, alcuni di origine militare, altri destinati alla manutenzione del bosco.
Alla pulizia di bosco e sentieri negli ultimi anni stanno collaborando anche altre tre associazioni: K-Pax, Il sasso nello stagno e il Gruppo sentiero Mauro Piccinelli.
La Valle di Mompiano può essere così il luogo ideale da cui partire o a cui arrivare al termine di una giornata all’aria aperta lungo i numerosi sentieri che percorrono il Parco delle Colline.
Al piacere di una camminata o di una pedalata in mountain bike sarà possibile aggiungere una visita ad ArteValle, l’esposizione permanente di opere di land art che dal 2014 ha visto fino ad ora la collaborazione di una decina di artisti, ma anche mangiare e bere qualcosa in compagnia e se è l’occasione giusta, anche assistere a un concerto acustico o a una lettura teatrale. Il rifugio è aperto su prenotazione e la domenica mattina.
Mette a disposizione, in autogestione, l’uso della cucina con una trentina di posti a tavola e all’occorrenza 18 posti letto. Per informazioni sulle modalità di utilizzo: gnarimompia.it, 347 519 5668 (dalle 17 alle 19 dal lunedì al venerdì).
Ùs da le as - Febbraio 2018
Gli appuntamenti della XII rassegna di teatro dialettale bresciano
Teatro Parrocchia “Cristo Re” - Via F. Filzi, 5 - Brescia
Tel. 320 4191086 - ingresso € 5,00
- Domenica 11 febbraio > ore 15.45
Compagnia “Il Gabbiano” Parrocchia di Cristo Re di Brescia ”Dò bènole per el polér” di Matilde Pagani, regia di Matilde Pagani
Teatro “Arcobaleno” - Via Manara, 23 - Q.re Fiumicello - Brescia
Tel. 030 313091 - ingresso € 5,00
- Sabato 10 febbraio > ore 20.45
Compagnia “Teatro7 Luigi Braga” di Calvisano “Ada che ta ède” di Mario Dometti, regia di Luigina Cassa
- Sabato 17 febbraio > ore 20.45 - Domenica 18 febbraio > ore 15.30
Compagnia “G.T.O. Ars et labor” di Zanano "Na vedova e tre muscù” di Egidio Bonomi, regia di Elena Tavoldini e Gianluigi Bertoglio
- Sabato 24 febbraio > ore 20.45
Il Gruppo teatrale “Amici da San Rocco” di Monteisola “Tira la cua a l’àzen de la priùra” di Piera Barbieri, regia di Piera Barbieri
Cinema Teatro “Sereno” - Trav. XII, 158 – Vill. Sereno - Brescia
Tel. 030 346026 - ingresso € 5,00
- Domenica 25 febbraio > ore 15.30
Compagnia “I Zeloti” di Sabbio Chiese “Töta n’ótra stória, ma semper tra amici”. Spettacolo di canzoni, balletti, prosa e poesia di Fulvio Scalvini e Franco Rosa