feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Turismo sostenibile in Lombardia? Idee e spunti per viaggiare... vicino casa

Meno 70% di arrivi in Europa nel 2020: può la crisi pandemica riscattare il turismo slow, nella natura e nelle migliaia di borghi caratteristici?

Timide riaperture si affacciano all'orizzonte, ipotesi di vita che riprende pian piano e di ritorno a una sorta di progressiva normalità. Ed ecco allora che anche il settore del turismo, uno tra i più duramente colpiti dalle misure di contenimento del Covid-19, torna a interrogarsi su ciò che lo aspetta in vista dell'estate: come saranno le vacanze e i viaggi nei prossimi mesi? Che prospettive si aprono da qui in avanti? E soprattutto, verso che direzione potrebbe muoversi il turismo di domani?

Il riscatto dello slow tourism

Che il settore turistico sia in ginocchio non è certo una novità, reduce da oltre un anno di strettissime limitazioni. Secondo la rielaborazione Isnart-Unioncamere dei dati 2020 divulgati dall'Unwto (Organizzazione mondiale del turismo), il comparto turistico durante lo scorso anno avrebbe subito una perdita globale di 1.300 miliardi di dollari a causa delle restrizioni ai viaggi dovute alla pandemia. In Europa, gli arrivi sarebbero calati del 70% (nonostante la lieve ripresa estiva) e in Italia del 63%. Numeri enormi, che tuttavia faticano a dare la stima reale e concreta di una crisi che è sì globale, ma soprattutto locale e che colpisce con particolare durezza paesi come l'Italia, in cui il turismo rappresenta un settore di primaria importanza. Oltre ai dati foschi e alle nebbiose prospettive, c'è però un altro importante aspetto da considerare. Se da un lato il crollo del turismo ha infatti messo in ginocchio interi comparti, dall'altro sta offrendo l'inaspettata sfida e possibilità di provare a ripensare il turismo secondo parametri nuovi, parametri che siano sempre maggiormente inclusivi, sostenibili e sicuri, sia per l'uomo che per l'ambiente. È il riscatto dello slow tourism, da tendenza (quasi) di nicchia a modello di viaggio nell'era del Covid: basta spiagge affollate o assembramenti di gruppi nelle città d'arte, basta viaggi fino all'altro capo del mondo, perché nell'estate 2020 il popolo delle vacanze ha cercato destinazioni vicine, facili da raggiungere e – soprattutto – in mezzo alla natura. Borghi sconosciuti, sentieri defilati e soluzioni quali cammini, camper e montagna sono stati riscoperti a furor di popolo, lanciando così un segnale non da poco: che, cioè, il turismo lento e sostenibile piace, funziona, è sicuro e rassicura. E può quindi fare da volano per un intero settore. Perché allora non “sfruttare” le sfide imposte dalla pandemia per andare alla scoperta di ciò che il proprio territorio offre? Tra regioni colorate e discussioni sulle modalità di spostamento, tra il caos sulle tempistiche dei vaccini e lo sbilanciamento non solo tra Stati europei ma anche tra diverse regioni italiane, l'estate 2021 può diventare l'occasione perfetta per valorizzare la bellezza vicino a casa e assaporare le potenzialità di un turismo più lento, arioso, in grado di dare slancio ai territori anziché sfruttarne paesaggi e ambienti. E questo vale a maggior ragione per una terra come la Lombardia, tanto variegata in termini di paesaggi, enogastronomia, attività outdoor e città d'arte da poter diventare la prima “prova” di turismo slow.

Cammini lombardi

Al primo posto nella classifica delle proposte per viaggiatori lenti ci sono gli innumerevoli cammini italiani, percorsi a breve, media o lunga percorrenza che – sulla scia del successo del Cammino di Santiago – stavano vivendo un vero e proprio boom già da prima del Covid. La Lombardia vanta sul suo territorio un'incredibile quantità di tracciati, più o meno strutturati e adatti a diverse tipologie di camminatori. Alcuni esempi? Ci sono l'Alta via delle Grazie - percorribile in 7 o 13 tappe, che si sviluppa interamente sul territorio bergamasco toccando 18 santuari mariani – oppure il Sentiero del Viandante, viaggio a tappe nel mondo “lagheé” lungo le sponde lecchesi del Lago di Como, da Abbadia Lariana a Colico. Ma ci sono anche la Via Mercatorum (antico tracciato commerciale che univa la Valle Seriana con la Valle Brembana), oppure il Cammino di Carlo Magno, da Lovere a Ponte di Legno, cinque tappe nei luoghi del passaggio del Re dei Franchi in Valle Camonica.

Borghi da scoprire lentamente

La Lombardia figura tra le regioni italiane con la più alta concentrazione di borghi inseriti nella listadei “Borghi più belli d'Italia”, veri e propri piccoli scrigni di storia, tradizioni e cultura che spesso vengono “snobbati” a favore di mete più esotiche. Bene, perché non provare quindi a colmare questa lacuna? Chi ama le atmosfere medievali da grandi abbazie sperdute nella pianura Padana, troverà pace visitando la bellissima Morimondo, con il suo monastero cistercense ancora perfettamente conservato, mentre chi preferisce le suggestioni lacustri può scegliere la bergamasca Lovere, la comasca Tremezzo oppure le bresciane Montisola (nel cuore del lago d'Iseo), Tremosine sul Garda o Gardone Riviera. Ancora, un'escursione a Camerata Cornello permetterà di visitare il luogo in cui è nata la posta, mentre i più romantici troveranno la giusta location per proposte e dichiarazioni a Castellaro Lagusello, frazione del comune di Monzambano, con il suo laghetto a forma di cuore. E l'elenco può continuare ancora a lungo.

In sella lungo le ciclovie lombarde

Comodo, economico, sostenibile. Il cicloturismo sta vivendo una periodo di grande sviluppo, e questo è ancora più valido in tempo di Covid: distanziamento e aria aperta assicurati! Tra le piste ciclabili più belle della Lombardia, ci sono ad esempio la Ciclabile Val Camonica, la Ciclabile del Mincio (con i suoi 43 chilometri tra Peschiera del Garda e Mantova), la ciclabile del Lago di Varese(adatta anche alle famiglie con i bambini) o la Ciclabile Valchiavenna. In terra bergamasca c'è invece la Ciclabile Val Brembana, che corre lungo l'ex percorso della vecchia ferrovia e collega Zogno a Piazza Brembana: un itinerario facile e suggestivo lungo le sponde del fiume Brembo.

Erica Balduzzi

Maggio 2021

Articoli Correlati

Incontri, scambi, momenti formativi e ludici hanno arricchito la nuova edizione della...
Dal 21 giugno al 12 luglio torna il festival organizzato da Legambiente Bergamo che...
Il recente libro di Elena Granata evidenzia come le donne abbiano sempre maturato un...
Al Polaresco l’1 e il 2 giugno un fine settimana dedicato ad ambiente, natura e cura del...