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Tra dipendente e libero professionista

Tra dipendente e libero professionista

Spunti di riflessione dall’incontro con il Presidente del Collegio dei Periti Industriali e Periti Industriali laureati della Provincia di Bergamo 

Sceglietevi un lavoro che vi piaccia perché, come ha affermato Massimo Locatelli, Presidente del Collegio dei Periti Industriali e Periti Industriali laureati della Provincia di Bergamo nel corso di un incontro avuto con un gruppo di studenti dell’Istituto Giulio Natta di Bergamo, “il resto della vostra vita lo passerete nel vostro posto di lavoro”.

Con questa frase il Presidente ha introdotto un confronto tra le due tipologie di lavoratori.

Come una giacca comoda dovrebbe calzare a pennello così ogni lavoro dovrebbe essere gratificante e in grado di non pesare sulla persona ma di darle la possibilità di sviluppare appieno i propri talenti e le proprie abilità.

Questo ragionamento teoricamente sta in piedi, ma in pratica le cose sono diverse, soprattutto oggi dove è evidente la crisi in cui versa il mondo del lavoro, la facilità con cui lo si può perdere e la flessibilità che l’era digitale richiede.

È importante avere un lavoro e ancora di più avere un lavoro che piaccia, perciò è necessario, oltre a conoscere quello che il mondo del lavoro offre, conoscere i propri limiti, le proprie capacità e attitudini.

La vostra scelta dipende molto dalla tipologia di lavoratore che vorreste essere, come ha precisato il presidente: essere un dipendente o un libero professionista, oltre ad aspetti burocratici, fiscali e legati alle singole responsabilità, implica anche una diversa prospettiva del modo di lavorare e di porsi nei confronti del proprio lavoro.

Mentre un lavoratore dipendente può contare su una maggiore sicurezza economica e stabilità il libero professionista deve adattarsi a uno stile di vita e di lavoro molto più flessibile, con meno garanzie.

Sia in una condizione che nell’altra ci sono dei limiti, dei rischi e delle potenzialità grazie ai quali si evidenziano non solo la professionalità, ma anche i tratti personali e le caratteristiche della persona stessa che non sono da sottovalutare poiché possono rappresentare dei fattori significativi per una costruttiva e proficua attività lavorativa.

Si potrebbero sintetizzare le due figure immaginando un libero professionista come una persona abbastanza temeraria, come un equilibrista e, più in generale, come un amante del rischio, anche se calcolato, mentre un dipendente come un bravo esecutore, con i piedi ben piantati per terra, poco avvezzo ad affrontare gli imprevisti quotidiani.

Mattia Pelucchi

ISIS "G. Natta"

Maggio 2016

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