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Tartaruga Caretta caretta, carismatica ma vulnerabile

Giunte dalla preistoria fino ad oggi, è l’uomo che le minaccia
L’associazione Caretta Calabria Conservation in campo (e in mare) per la tutela

Caretta Calabria Conservation è un’associazione di tutela ambientale che, sulla costa ionica di Reggio Calabria, lavora per la salvaguardia delle tartarughe marine, nello specifico della specie endemica del Mar Mediterraneo Caretta caretta. L’associazione nasce nel 2012 da un gruppo di biologi marini, biologi della conservazione e naturalisti. Ogni anno, inoltre, l’associazione si avvale di un numero sempre maggiore di volontari che giungono da ogni parte di Italia per offrire il loro contributo, sintomo di un cambiamento sociale che pone sempre più al centro dei propri interessi la salvaguardia dell’ambiente. I fondatori di Caretta Calabria Conservation, nel dar vita all’associazione, collocata presso la stazione ferroviaria di Capo Spartivento (il punto più a sud dello stivale!), sono stati spinti dall’amore per questo affascinante animale unito al profondo legame con il territorio calabrese, ricco di storia e meraviglie naturali da salvaguardare e valorizzare.

Un rettile preistorico

La tartaruga Caretta caretta è un rettile preistorico che nidifica annualmente in Calabria, luogo ormai annoverato tra le principali aree di nidificazione della specie in Italia. L’intento principale dell’associazione è proprio quello di salvaguardare e proteggere questa meravigliosa specie tramite attività di conservazione. Le attività non si limitano esclusivamente al monitoraggio attivo di centinaia di km di costa, comprendono anche la gestione dei nidi di tartaruga, la loro messa in sicurezza e, non di meno, la pulizia delle spiagge: proteggere una specie animale e vegetale, infatti, significa preservare il suo habitat naturale ormai, purtroppo, danneggiato dalle attività antropiche e dai comportamenti irresponsabili dell’uomo. Le attività continuano tramite la ricerca attiva delle tracce che le femmine di Caretta caretta lasciano sulla spiaggia in seguito alla deposizione delle uova. Tale ricerca viene eseguita con fat bike, droni o a piedi, alle prime luci dell’alba. Un aspetto fondamentale per il team di Caretta Calabria Conservation è che il monitoraggio venga fatto ogni singolo giorno, proprio per poter intercettare il maggior numero di nidi e non perderne nessuno. Le tartarughe marine iniziano a deporre le loro uova dalla fine di maggio fino ad agosto inoltrato, mentre da fine luglio ad ottobre inoltrato, iniziano le schiuse dei piccoli che avvengono dopo circa 45-50 giorni di incubazione.

La gestione e fruizione, spesso anche pubblica, dei nidi e tutte le attività di campo e di divulgazione e didattica, sono portate avanti anche grazie all’aiuto di molti giovani volontari che da luglio a settembre scelgono di dedicare il proprio tempo alla conservazione di questa specie fortemente minacciata dalle attività antropiche e dalla cattiva gestione di habitat marino costiero, nonché dall’inquinamento da plastica e attrezzature da pesca abbandonate in mare, le famose ghost nets. Durante il corso di tutto l’anno, invece, il team di Caretta Calabria Conservation svolge attività di sensibilizzazione, divulgazione e didattica tramite i canali web e social e dalla primavera direttamente presso il Museo del Mare di Brancaleone.

Una specie minacciata dall’uomo

“La tartaruga marina Caretta caretta è l’unica specie, delle 7 che abitano i mari del mondo, a nidificare lungo le coste della penisola italiana. Tanto carismatica quanto vulnerabile – spiega la biologa Alessandra Peluso – la tartaruga comune durante la sua vita affronta lunghe migrazioni, dopo la fase di deposizione lungo le nostre coste è solita spostarsi lungo le coste della Grecia, Libia e Turchia per rifocillarsi nelle aree di foraggiamento. Interessante è invece notare quanto mistero avvolga i primi anni di vita dei piccoli di tartaruga marina, che una volta abbandonata la spiaggia natale non si sa bene dove siano diretti tanto che questi anni sono detti “Lost Years”.

Le attività di conservazione della specie Caretta caretta sono necessarie poiché la specie rientra tra quelle definite ”Vulnerabili” dalla Red List of Species dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resource) in quanto soggetta a numerose minacce di origine antropica che coinvolgono anche la salute degli habitat marini costieri, tanto che la tartaruga è altresì tutelata da convenzioni a livello nazionale e internazionale. L’inquinamento da plastica, il cambiamento climatico e l’erosione costiera assieme alla pesca illegale e all’insidiosa presenza delle ghost nets in acqua, rappresentano le principali minacce. Molti studi hanno registrato che solo nel Mar Mediterraneo il numero di tartarughe che vengono catturate, con i più svariati metodi di pesca, sono circa 150 mila, di queste 33 mila restano uccise. Purtroppo le minacce non terminano qui.

Il passaggio (illegale) di mezzi pesanti sulle spiagge

Il traffico di mezzi pesanti sugli arenili è l’ennesima attività ludico ricreativa, abusiva e fuorilegge, di privati, che si somma anche all’attività di pescatori abusivi e altri fruitori della spiaggia i quali, invece di andare a piedi, vi si recano “più comodamente” con il proprio mezzo a quattro ruote. Durante tutto l’anno è possibile che “il pescatore della domenica” oppure il “buontempone” che vuole provare il proprio mezzo 4×4 prosegua la sua corsa oltre la strada asfaltata, sicuro di non infastidire nessuno, su dune e spiaggia, sicuro che nessuno lo veda. Importante è specificare che questi soggetti compiono queste attività in barba a leggi, come il codice di navigazione e il codice della strada che vietano tali attività a prescindere dalla presenza delle tartarughe marine.

Il team di Caretta Calabria Conservation ha rivolto una lettera al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Calabria, e agli enti preposti alla gestione del Demanio Marittimo per denunciare, ancora una volta, queste attività, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. Tuttavia, purtroppo, queste attività continuano con grave danno ai nidi di tartaruga che vengono lesi da questi mezzi che ne schiacciano le uova uccidendo i piccoli. Per sostenere l’Associazione e allo stesso tempo imparare, un modo è partecipare ai Campi di Ricerca e Formazione che da luglio e settembre sono organizzati da Caretta Calabria Conservation e che consentono sia a studenti sia famiglie con bambini, di partecipare attivamente alla conservazione della tartaruga marina affiancando il team di esperti della Onlus durante tutte le attività diurne e notturne.

C’è inoltre la possibilità di fare donazioni libere, devolvere il 5x1000, o acquistare gadget (come magliette o borracce) il cui ricavato va a sostegno della Onlus. Infine esiste la soluzione “Adotta una tartaruga marina”.

Laura Zunica

 
 
Maggio 2021

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