Sabato e domenica 20 e 21 ottobre, dopo il G7 agricoltura dello scorso anno, torna l’appuntamento "Agricultura e diritto al cibo"
Un grande mercato di 50 piccoli produttori a filiera corta, che unisca gli sforzi e le tante iniziative di associazioni ed enti che durante tutto l’anno lavorano per promuovere un’agricoltura e un’alimentazione diversa, migliore, per noi e per il nostro Pianeta.
Cibo di qualità, prodotto all’insegna della genuinità, del rispetto dell’ambiente e delle persone che vi lavorano. Un’agricoltura collegata al territorio, trasparente e tracciabile, che valorizzi la stagionalità, la tradizione e la biodiversità, il contatto diretto con i produttori, gli allevatori e gli artigiani. Un’economia agricola che senza disdegnare innovazione e concorrenza, sappia riportare il giusto valore al cibo e a un modello di produzione sostenibile. Dalle 9 alle 18 di sabato e domenica 20 e 21 ottobre, sul Sentierone di Bergamo sarà possibile trovare ogni genere alimentare: frutta e verdura di stagione, formaggi, salumi, farine, biscotti, miele, olio, confetture, birra, vino e quello che serve per una spesa settimanale salutare e di qualità. Numerosi produttori della bergamasca (e non solo) potranno raccontarvi le loro storie quotidiane, la passione che hanno nel coltivare, allevare e realizzare le proprie produzioni, sapranno consigliarvi al meglio su come gustare gli alimenti, in un rapporto che esalta la specificità e la relazione personale.
Non mancheranno degustazioni guidate e laboratori del gusto, con possibilità di pranzare durante entrambe le giornate.
Un Mercato denso di significati
Questo grande mercato dei piccoli produttori non è solo una manifestazione per promuovere la spesa sostenibile al pubblico, ma rappresenta un importante progetto di cooperazione tra realtà che spesso operano in modo autonomo: il Mercato dei Mercati è difatti promosso dal Comune di Bergamo e da tutte le associazioni che organizzano mercati a filiera corta che di solito trovate nei differenti quartieri o in diverse città, ma che per l’occasione si sono riunite per sottolineare il proprio comune denominatore, la propria sensibilità e visione del mondo: Slow Food, Mercato e Cittadinanza, Biodistretto sociale, Confagricoltura, Coldiretti, CCIAA e Parco dei Colli, insieme per dimostrare che i nostri consumi possono cambiare l’agricoltura, l’ambiente, la qualità delle nostre vite e della nostra società.
Una progettualità nata lo scorso anno in occasione del G7 Agricoltura con la proposta del Tavolo agricolo del Comune di Bergamo in collaborazione con la rete di Cittadinanza Sostenibile, quale segno tangibile di una volontà di coordinamento tra realtà diverse, accomunate dalla stessa finalità, per un’economia e una società più giusta ed equilibrata. In seno al Tavolo agricoltura è stato istituito un sottogruppo di coordinamento tra i vari mercati e l’occasione del ritorno di questa manifestazione, al di fuori delle luci della ribalta del G7 internazionale, rappresenta uno stimolo e banco di prova importante per riuscire a creare a Bergamo una vera Food Policy sulla base delle migliori esperienze in Italia e nel mondo.
Il cibo e l’agricoltura che vogliamo
L’altro elemento da sottolineare difatti è la continuità non solo del Mercato dei Mercati, ma anche del contesto in cui si inserisce, vale a dire una serie di convegni, laboratori e approfondimenti che spazieranno nei giorni dal 19 al 22 ottobre: una riproposizione, naturalmente ridimensionata, della Settimana dell’agricoltura e del diritto al cibo ideata nell’ottobre 2017 sulla scia del importante vertice dei Ministri dell’Agricoltura a Bergamo.
Una serie di incontri e iniziative che la rete di associazioni e l’assessorato all’Ambiente di Bergamo intendono riprendere, affinchè quello di ottobre diventi un appuntamento fisso annuale, in modo da dare continuità e seguito alla prima edizione e dare visibilità a un lavoro costante e quotidiano in città e sul territorio provinciale.
Appuntamenti con le scuole, iniziative in collaborazione con Bergamo Scienza, Orto Botanico, Biodomenica, etc. sono solo alcune delle attività che saranno in programma per differenti età e interessi. Fare la spesa e fare il pieno di cultura del cibo: gesti concreti e azioni quotidiane unite alla consapevolezza di scegliere in ogni momento un sistema di produzione e un modello di economia diverso. Tutto - anzi, per essere onesti, non proprio tutto ma sicuramente “tanto” - dipende da noi.
Da ciò che mangiamo, ma ancora prima da ciò che compriamo, dove e come facciamo la nostra spesa, quotidiana o settimanale che sia. Siamo quello che mangiamo e sulla nostra salute incide in modo considerevole ciò che ingeriamo a pranzo, cena ma anche nei numerosi momenti extra pasto, merendine, colazioni, snack, piuttosto che ristoranti o fast food e take away.
Senza tante complicate teorie, basterebbe prestare più attenzione a cosa si compra, leggere bene le etichette, considerare l’origine delle materie prime e la filiera di distribuzione. Basterebbe ad esempio che tutti noi andassimo qualche volta di più a fare la spesa ai tanti mercati a filiera corta per dare il nostro sostegno diretto a tanti piccoli agricoltori che lavorano la nostra terra con passione e affidabilità. Basterebbe che anche solo per dare un segnale simbolico di attenzione e vicinanza, il 20 e il 21 ottobre ciascuno di noi passasse sul Sentierone alimentarsi bene e alimentare il cibo e l’agricoltura che vogliamo.
Diego Moratti