Esperienze di innovazione in quota
Tra Lombardia, Piemonte e Liguria, tre storie di giovani che hanno scommesso sul territorio montano
Recupero di antiche contrade, riapertura di forni comunitari, riqualificazione di vecchie malghe abbandonate, valorizzazione in chiave contemporanea dei saperi di un tempo: sono numerose e variegate le esperienze di chi sceglie oggi di investire in montagna, ma tutte accomunate dal desiderio di portare nuova linfa in territori dalle enormi potenzialità naturalistiche, turistiche, culturali e sociali.
L'esperienza di Contrada Bricconi
Per arrivare a Contrada Bricconi bisogna salire in Alta Valle Seriana, nel cuore delle Orobie Bergamasche: siamo a Valzurio e la contrada è un antico nucleo rurale cinquecentesco che oggi è tornato a vivere grazie al progetto e alla lungimiranza di Giacomo Perletti, giovane laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie con il pallino delle mucche da latte e della montagna, che dal 2009 a oggi ha raccolto attorno a sé una squadra giovane e dinamica per riportare in vita un luogo carico di storia e saperi, ma sempre all'insegna della contaminazione tra innovazione e tradizione. Accanto infatti al recupero dell'allevamento e della produzione casearia e di salumi (Giacomo e i suoi soci Matteo Trapletti, Giovanni Pizzamiglio e Paolo Tocchella allevano soprattutto vacche di razza Grigio Alpina), la collaborazione di tre giovani architette che hanno fatto di Contrada Bricconi l'oggetto della tesi di laurea ha portato alla realizzazione di una nuova stalla e un nuovo caseificio. Oggi si sta invece lavorando per avviare un'attività ristorativa e ricettiva nei vecchi locali della contrada, oltre a un centro Parco con aula didattica, grazie alla partecipazione del Comune di Oltressenda Alta, della Fondazione Cariplo e del Parco delle Orobie.
Nuova vita a vecchie borgate
Quella di Contrada Bricconi non è certo un'esperienza isolata. Se ci spostiamo in Piemonte, per la precisione in Val d'Ossola, troviamo ad esempio Borgata Coletta, vecchia borgata rurale sita a oltre 900 metri di quota e fino a poco tempo fa totalmente disabitata. Le cose sono cambiate però quando, ormai quattro anni or sono, una coppia di giovani architetti torinesi amanti della montagna e delle architetture rurali ha deciso di tornare a prendersene cura. Stefano Perri e Paola Treves intendono infatti riportare in vita il borgo, non solo grazie a una lenta opera di riqualificazione (salgono qui ogni weekend per portare avanti i lavori) e all'affiancamento con artigiani qualificati del territorio, ma anche immaginando di recuperare le antiche tradizioni sociali, come il forno comunitario, e di promuovere forme di turismo e ricettività slow, ad esempio accogliendo quanti percorrono la GTA (Grande Traversata Alpina).
Sempre di riqualificazione e ricettività si sono occupati anche Matteo Oliva e Silvia Bregliano a Drego, borgata montana del comune di Molini di Triora, in Liguria: recuperando antiche malghe un tempo usate dai pastori, hanno creato un l'agriturismo La Fontana dell'Olmo. Una realtà che, oltre a fare accoglienza e ristoro, ambisce a diventare autosufficiente e a impattare il meno possibile sul fragile ambiente montano in cui è inserita.
Ritorna “Il Grande Sentiero”, la rassegna di Lab80 dedicata a montagne, viaggi e natura
È giunta quest'anno alla 13esima edizione “Il Grande Sentiero. Habitat, culture, avventure”, la rassegna di Lab80 dedicata alla montagna, ai viaggi, alle avventure e al rapporto con la natura: in programma ci sono oltre 10 giornate di iniziative tra Bergamo e Nembro, con 14 proposte tra film, incontri, spettacoli e presentazioni di libri. Il programma ha preso il via lo scorso 5 novembre e proseguirà fino al 15 dicembre. Il programma può essere visionato a questo link: www.lab80.it/ilgrandesentiero