100 ettari di parco fotovoltaico in Senegal per la bergamasca Chemtech Solar e partner
In un villaggio che si chiama Malicounda, in Senegal, il sole illumina le giornate garantendo in media dieci ore di luce. Un sole caldo, talvolta troppo, ma che è una formidabile fonte di energia.
Ecco perché proprio qui, a poco meno di 70 km dalla capitale Dakar, il comune di Malicounda ha deciso di dare in concessione 100 ettari del proprio territorio incolto per la realizzazione di un parco fotovoltaico da 50 Megawatt (MW).
Ad aggiudicarsi la realizzazione del progetto, la bergamasca Chemtech Solar, con sede a Cologno al Serio.
L’azienda vi ha installato e avviato un impianto che ad oggi produce 11 MW ma che entro il terzo trimestre del 2017 raggiungerà la sua massima portata, vale a dire 50 MW, destinati ad alimentare 250/300 mila famiglie: finora il più grande impianto fotovoltaico di tutta l’Africa occidentale.
Per Chemtech si tratta di un investimento importante, di oltre 50 milioni di euro, a cui ha potuto far fronte grazie alla partnership con la società cinese Risen Energy e con Huawei, che hanno fornito rispettivamente i pannelli fotovoltaici e gli inverter di stringa, ma anche grazie alla fiducia accordata da alcuni istituti di credito (Unicredit, Ubi Banca e Banco Popolare).
Un investimento che si prospetta possa ripagarsi nell’arco di 5 o 6 anni. «La particolare stabilità politica e l’assenza di conflitti religiosi ha reso questo luogo particolarmente idoneo allo sviluppo del progetto - ci raccontano Piergiorgio Balicco, presidente e fondatore dell’azienda e il figlio Luca, direttore commerciale di Chemtech -. Non si può dire lo stesso della situazione in Kenya a Malindi, dove Chemtech sta seguendo un altro progetto simile, ma a uno stadio ancora embrionale».
Chemtech Group nasce nel 1994 e ad oggi ha un’esperienza ultraventennale nella produzione di impianti chimici per la sintesi tramite elettrolisi di cloro, soda e derivati. Chemtech Engineering rappresenta questa attività storica, mentre Chemtech Solar è l’arteria nata nel 2010 per seguire il settore delle energie rinnovabili, in particolare del fotovoltaico, sia in Italia che all’estero.
Tra il 2010 e il 2014 questo comparto dell’azienda ha cavalcato l’onda del fotovoltaico in Italia, che ha conosciuto il suo boom proprio in quegli anni grazie agli incentivi.
Ora guarda ad altre frontiere, l’Africa per esempio, è una di quelle.
Investire in sostenibilità
Produrre energia da fonti rinnovabili è già di per sé una scelta di sostenibilità, soprattutto se si tiene in considerazione che in Senegal il 75% dell’energia elettrica impiegata viene attualmente prodotta da generatori a diesel. Il progetto di Malicounda però ha altri risvolti “sostenibili”.
Il comune infatti ha deciso che avrebbe affidato il proprio terreno a società come Chemtech per la produzione di energia (poi venduta al gestore locale, Senelec) solo se queste poi avrebbero accettato di finanziare alcuni progetti locali d’importanza sociale.
La Chemtech Solar così non si è limitata a installare i suoi 176.000 pannelli fotovoltaici (della potenza di 260 Watt ciascuno); ha corrisposto al comune 600 mila euro da destinare a opere sociali, tra cui la realizzazione di una scuola di agricoltura, il rifacimento del reparto maternità dell’ospedale locale e un intervento sull’illuminazione pubblica.
Inoltre, l’impianto verrà monitorato da remoto dai tecnici di Chemtech, ma sul posto servirà personale qualificato alla manutenzione dei pannelli; ecco quindi che il progetto si fa anche occasione di impiego per il personale locale che sta ricevendo un’adeguata formazione.
Per capire l’importante ruolo che l’impianto di Chemtech rappresenta basta considerare che all’inaugurazione del campo prevista per il 31 ottobre sarà presente anche il Presidente della repubblica senegalese.
Angela Garbelli