I momenti salienti, i luoghi e le persone per raccontare la 6a edizione del festival cittadino che dal 26 al 28 maggio ha animato Sentierone e Quadriportico di Bergamo
Un racconto per immagini. Così abbiamo deciso di presentarvi la sesta edizione del Festival dell’Ambiente che si è tenuta come sempre tra Sentierone e Quadriportico a Bergamo per l’ultimo fine settimana di maggio. Un’edizione all’insegna del valore della risorsa acqua, tema portante di quest’anno, ma che come ogni anno ha portato in città anche le tante declinazioni della sostenibilità ambientale. Leggendo (e guardando) questo racconto ci sarà chi potrà dire “c’ero anch’io” e chi, pur essendosi perso l’evento, potrà farsi un’idea di come sono state queste giornate fatte di attività, incontri ed esposizioni tutti dall’animo green. Che il racconto abbia inizio!
Inaugurazione
La mattina di venerdì 26 maggio alle 12.30 a suggellare l’ufficiale apertura della sesta edizione del festival, il rituale taglio del nastro. A fare gli onori di casa l’assessore all’Ambiente, politiche energetiche e verde pubblico di Bergamo Leyla Ciagà, insieme a Claudia Terzi assessore all’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione Lombardia, Matteo Rossi presidente della Provincia di Bergamo, Paolo Franco presidente di Uniacque Spa e Vicenzo Vizzoli, presidente dell’Associazione Italiana per l’agricoltura biologica. Assieme a loro hanno preso parte alla cerimonia sul Sentierone gli organizzatori Marco Rossi e Roberto Gualdi, presidenti dell’Associazione Festival dell’Ambiente e Diego Moratti, direttore di infoSOStenibile.
Espositori e associazioni
Lungo il Sentierone oltre cinquanta stand di espositori hanno portato nel cuore della città la green economy, presentando prodotti e servizi relativi alla casa, alle energie rinnovabili, agli stili di vita, alla mobilità, all’alimentazione.
Uno spazio particolare è stato dedicato anche a realtà del terzo settore tra associazioni, enti e cooperative che hanno potuto presentare e promuovere il proprio operato ai visitatori. Non dimentichiamoci che l’economia e la società si cambiano attraverso le tante piccole scelte quotidiane che facciamo tutti i giorni come consumatori e clienti di servizi e attività di imprese e aziende: scegliamo sempre quelle più sostenibili?
Conosciamo quali sono le innovazioni che oggi possono garantire l’efficienza energetica e un uso intelligente delle risorse e dei rifiuti?
La sostenibilità non deve rimanere un ambito sotto osservazione di una ristretta cerchia di persone, ma deve coinvolgere tutta la società e le attività economiche e produttive in maniera sempre più generalizzata. Impariamo a conoscere e a fare le scelte giuste!
Convegno «Acqua di valore: gocce di sostenibilità»
Durante il convegno “Acqua di valore: gocce di sostenibilità” si sono passati la parola i numerosi esperti in materia presenti. Davanti a una numerosa platea di studenti e scuole di ogni ordine e grado, una prima parte del convegno ha sottolineato l’importanza della risorsa acqua sia nella costruzione di una comunità attorno ad un territorio, sia come elemento simbolo della sostenibilità ambientale. Presentati inoltre dati e numeri che certificano il lavoro di Uniacque sul ciclo idrico integrato in tutta la bergamasca e la qualità dell’acqua di Bergamo, che non teme confronti (pagg. 18 e 19).
La seconda parte del convegno ha lasciato spazio invece a giovanissimi relatori di alcune scuole di Bergamo e provincia che hanno presentato i progetti di educazione ambientale che li hanno coinvolti nel corso dell’anno scolastico (pagg. 20 e 21)
Convegno «Per una politica del cibo»
Altro importante convegno della sesta edizione del Festival dell’Ambiente si è tenuto nella mattina di sabato 27, alla Domus: “Per una politica del cibo. Territori a confronto su alimentazione e agricoltura sostenibile. Dalle sfide di Expo agli Atlanti del cibo”. Presenti studiosi che hanno parlato delle esperienze delle città di Milano, Torino e Bergamo: Andrea Calori, Giacomo Pettenati, Simon Murano e Chiara Demaldé. A introdurre i lavori l’assessore all’Ambiente di Bergamo Leyla Ciagà, con il direttore responsabile di infoSOStenibile Diego Moratti a moderare gli interventi dei qualificati addetti ai lavori presenti alla domus per un confronto stimolante e significativo che avrà continuità nel percorso verso il G7 agricoltura di ottobre a Bergamo.
Mercato della Terra di Slow Food
Durante la mattinata di sabato 27 maggio, ad arricchire il palinsesto di eventi del festival, in Piazza Cavour sono giunti i produttori del Mercato della Terra di Slow Food Bergamo, che ogni secondo e quarto sabato del mese dalle 9.00 alle 14.00 propongono i propri prodotti locali, “buoni, puliti e giusti” in perfetto stile Slow Food. Alle 12.00 per l’occasione l’Associazione rosso Mais ha proposto ai relatori del convegno sulle Politiche del cibo e a chiunque volesse partecipare una abbondante e gustosa degustazione a base di polenta realizzata con i prodotti del mercato: dopo tante teorie e ricerche sull’alimentazione sostenibile, una degna conclusione in linea con la filiera corta e di qualità, non disgiunta dal valore della convivialità
Laboratori MoBLArte
Anche quest’anno l’allestimento e le proposte dell’area dedicata ai bambini sono stati sapientemente curati dall’associazione moBLArte, atelier d’arte mobile. Per tutta la giornata di sabato e di domenica piccoli (e non solo) si sono cimentati nel recupero creativo di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Smontare computer per poi rimontarne le componenti per dar vita a futuristici robotanti è stato un modo per comprendere, divertendosi, come tutti gli scarti quotidiani possano essere rivalorizzati. Visto poi che il tema principale di quest’edizione del festival è stato l’acqua, alcuni laboratori sono stati dedicati anche costruzione di piccole dighe, tubi e pozzi: quale miglior modo per apprendere, se non giocando?
Cena sostenibile e Antropocene
Non poteva mancare la cena sostenibile che per l’edizione di quest’anno è stata proposta con il titolo “Diamo luce alla sostenibilità”. La cena, a cura della Domus Bergamo e del ristorante didattico Taste, si è svolta in Piazza Dante a lume di candela, con l’obiettivo di valorizzare i prodotti dei nostri territori, protagonisti quest’anno dell’iniziativa East Lombardy 2017. Una parte del prezzo della cena è stato devoluto al Cesvi, a sostegno del progetto per combattere la siccità in Somalia. A precedere la cena, l’incontro ospitato dalla Domus su “Nuove prospettive di sostenibilità: benvenuti nell’Antropocene”. Relatrice: Raffaella Trigoria del Laboratorio di Antropologia e Antropocene dell’Università di Bergamo che ha parlato delle trasformazioni ambientali che stanno avvenendo intorno a noi e che modificano il nostro pianeta, aprendo nuovi e inediti scenari.
Bergamo Veg Food Festival e Discipline olistiche
Domenica 28 maggio il Festival ha avuto il piacere di ospitare altre due iniziative. Agli stand sul Sentierone si sono aggiunti quelli del Bergamo Veg-Food Festival a cura di Festival Vegan-Etico e di Bergamo Vegan. Non solo stand ma anche incontri su cibo e buona alimentazione, show cooking e laboratori a tema per l’intera giornata. Lo spazio del Quadriportico invece si è trasformato in un angolo dedicato all’armonia e al benessere con la presenza di realtà che praticano discipline olistiche.
Progetto “Emergenza acqua potabile in Africa” in collaborazione con Ecosviluppo e Mani Amiche Onlus
Durante il convegno inaugurale “Acqua di Valore”, ad aprire gli interventi è stato un ambizioso progetto nato per aiutare ad arginare l’emergenza dell’acqua potabile in Africa. Un problema che, contrariamente a quanto si possa pensare, spesso non è dovuto alla situazione climatica particolarmente ostile, né alla mancanza di macchinari per il recupero dell’acqua dalle falde sotterranee, dove questa è meno contaminata; piuttosto è legato al malfunzionamento delle idropompe, dove presenti. Per far fronte a questo problema l’associazione ha studiato un nuovo modello di pompe non più in metallo, costoso sia da comprare che da trasportare, ma in polietilene, un materiale che permette di abbattere i costi. Altro punto di forza di questa pompa è che è anche più facile da assemblare e quindi, grazie a corsi di formazione tecnica proposti agli abitanti del luogo, è la manodopera locale che può gestirne la manutenzione e il funzionamento.