Giovani attivisti contro un mancato governo del territorio nella bassa bergamasca: in soli quattro comuni la logistica ha consumato terreno pari a 146 campi da calcio
Nel 2014 è stata aperta al traffico l’autostrada BreBeMi, che avrebbe dovuto spostare il traffico tra Milano e Brescia dalla A4, senza passare per Bergamo: l’autostrada è diventata in poco tempo un enorme monumento (lungo 62 km) al consumo di suolo e allo spreco di fondi pubblici, nonostante sia stata sostenuta entusiasticamente da politici regionali e nazionali. Ma, se da un lato l’infrastruttura si è rivelata inutile, dall’altro ha aperto le porte ad uno “sviluppo” imprevisto per il territorio della Bassa Bergamasca. Nei pressi dell’autostrada, infatti, sono stati costruiti in questi sette anni diciotto insediamenti logistici, grandi poli di distribuzione merci che hanno portato ad un consumo di suolo pari a 3,3 milioni di metri quadrati. Si è addirittura iniziato a parlare di “Quadrilatero della logistica” per parlare della zona della Calciana (i comuni di Calcio, Cividate, Cortenuova e Covo), dove in quattro anni è stato approvato un consumo di suolo pari a 1,1 milioni di metri quadrati, pari cioè a 146 campi da calcio. A marzo è iniziata una raccolta fondi, promossa da Legambiente, Italia Nostra e Fridays For Future, per un ricorso al TAR contro il sesto polo logistico nel Quadrilatero della Logistica (visibile sul sito legambientebergamasca.it), per cercare di fermare l’ennesimo scempio che avrà effetti sull’ambiente naturale, sulla salute e sulla qualità di vita e di lavoro delle persone. Nel frattempo diverse associazioni della zona hanno chiesto ai sindaci dei comuni coinvolti di “governare il cambiamento”, attraverso una pianificazione territoriale d’area che tenga conto degli aspetti ambientali (consumo di suolo, agricoltura non sostenibile), sociali (erogazione dei servizi, sguardo al futuro) ed economici come la qualità del lavoro, la robotizzazione delle mansioni, la concorrenza ai commercianti locali e artigiani e anche ai piccoli industriali locali che per colpa di una onnipresente logistica perdono clienti e commesse a vantaggio di chi importa prodotti da paesi lontani. La risposta (da parte di dieci sindaci e sindache) ha evidenziato ancora una volta l’abisso tra chi vede come prioritaria la tutela del bene comune e di un’economia locale ed equilibrata e la miopia di molte istituzioni, aggrappate ad un modello di sviluppo ormai passato, i cui benefici economici non restano certo sul territorio. A proposito di istituzioni, dov’è la Provincia?
Teoricamente dovrebbe coordinare uno sviluppo sostenibile del territorio, ma non ha mai approfondito le conseguenze sulla qualità di vita delle persone residenti e di chi ci vive e lavora, non utilizzando gli strumenti a disposizione (come la Valutazione di Impatto Ambientale, VIA) per approfondire gli impatti di tali insediamenti logistici sul territorio.
“Provincialismo” è sinonimo di chiusura mentale e di arretratezza: oggi più che mai è necessario cambiare rotta, cogliere la complessità e la mondialità della crisi climatica e agire. Ora.
Francesco Perini - Fridays For Future Bergamo
I volti dei Diritti
Diritti delle persone non bianche, diritti per la parità di genere, diritti della comunità LGBTQ+, diritto alla salute e diritto ad una giustizia climatica e sociale sono tra i temi più importanti che il nostro tempo ci chiede di affrontare: con il progetto “I volti dei Diritti” i gruppi Black Lives Matter Bergamo, Bergamo Pride e Fridays for Future Bergamo si propongono non solo di informare e sensibilizzare su questi grandi temi, ma di ricercarne l’intersezionalità e i punti comuni. Attivisti e attiviste, ma anche ricercatori e letterate che hanno dedicato la propria vita alle lotte, alla tutela della diversità e alla resistenza a sistemi di oppressione prenderanno posto tra i banchi delle biblioteche negli spazi che non possono essere utilizzati per rispettare la distanza interpersonale. Verranno costruite delle sagome con immagini e storie di queste persone, così da far conoscere le loro storie a chi va in biblioteca.
Il progetto partirà nei prossimi mesi, ci saranno aggiornamenti anche sui nostri canali social!
Guido Rocchetti - Fridays For Future Bergamo