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Porri che passione!

porri

Salutari e gustosi, conosciuti fin dall’antichità da Egizi e Romani

I porri appartengono alla famiglia delle Alliaceae, la stessa dell’aglio e della cipolla. Sono costituiti per il 90% di acqua, forniscono circa 30 kcal ogni etto e sono caratterizzati da un buon contenuto di fibra, che riduce l’assorbimento di zuccheri e grassi.
L’origine è incerta, ma si pensa che provengano dai territori celtici, mentre la coltivazione è di antichissima memoria: il porro era conosciuto fin dagli Egizi e dai Romani. Questi ultimi ne erano dei veri patiti e l’imperatore Nerone si era meritato il soprannome di “porrofago” per le grandi quantità che consumava, convinto che aiutasse a mantenere la voce più chiara.

Il maggiore successo avuto dal “cugino della cipolla” fu nel Galles quando, importato dai Romani, divenne il simbolo nazionale: i colori bianco e verde sullo sfondo del dragone presente sulla bandiera della nazione, sono in onore dell’ortaggio.
Di questa pianta alta dai 40 agli 80 cm, si utilizza il fusto, un bulbo cilindrico fusiforme, costituito da guaine fogliari, strettamente sovrapposte le une alle altre. Predilige terreni profondi, dove può essere rincalzato in modo da favorire l’imbiancamento del fusto.

Una specie affine, il “kurrat”, è coltivata e diffusa in Egitto e in Medio Oriente ed è largamente utilizzato nella cucina araba e magrebina principalmente per le foglie. Nella medicina tradizionale cinese e in macrobiotica, il porro è considerato un alimento riscaldante.
Le coltivazioni del porro sono estese in molti stati d’Europa, ma la Francia è il primo produttore europeo. È coltivato in tutte le regioni italiane, specialmente al Centro-Nord.

Già dall’epoca medievale, gli furono attribuite diverse proprietà mediche: oggi sappiamo che è un ottimo mineralizzante, ricco soprattutto di calcio, fosforo, ferro, zolfo e magnesio. Le foglie presentano un elevato tenore di vitamina A, un buon contenuto di vitamina C e discrete quantità di vitamine del gruppo B. Il porro aiuta quindi a tenere sotto controllo il colesterolo, rafforza il sistema immunitario e serve anche per la prevenzione del cancro.

Il porro si presta sia per una cucina rustica e popolare sia per una gastronomia sofisticata e raffinata; consumato crudo o cotto, è ideale per insaporire e arricchire zuppe o stufati, ma anche per accompagnare contorni e formaggi.

 
 
Dicembre 2014

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