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Perché c’è bisogno del Dess Bg - Una convergenza per il cambiamento

Fondato al Festival della SOStenibilità il Distretto di Economia Sociale Solidale

Dalle buone pratiche alle buone politiche, per una società equa e sostenibile

Il Distretto dell’economia sociale solidale bergamasca ha cominciato a muovere i suoi primi passi dopo la sua fondazione lo scorso 19 settembre 2021 durante il Festival della SOStenibilità di Bergamo. Costruire alleanze con tutti i soggetti disponibili a generare il cambiamento e costruire una società sostenibile ed equa è la mission su cui il Dess Bg ha cominciato a operare. Insieme alla realizzazione dei primi strumenti comunicativi (pagine social e video di presentazione in collaborazione con i giovani di Edoomark), il nuovo coordinamento ha cominciato a lavorare per rafforzare lo spazio dell’Economia Sociale Solidale lungo tre direzioni: quella culturale, attraverso i cantieri formativi aperti dal forum formazione coordinato da Marco Vanoli; quella istituzionale, con l’organizzazione dell’incontro europeo a Mozzo con i Comuni bergamaschi nell’ambito del progetto Just Green; e quella economica, con i primi gruppi di lavoro sui Gas, sulle comunità energetiche e sul Pnnr.

Oltre all'adesione di numerosi soci, si è subito proceduto a sottoscrivere un “patto di collaborazione” con Confcooperative Bergamo e nei prossimi mesi si cercherà di consolidare il dialogo con l’Università e con l’Unione Europea attraverso il lavoro di sinergia con la realtà di Solidarius. Quello bergamasco è un modello a cui guardano con attenzione anche altre realtà italiane e proprio nel febbraio 2022 si svolgerà a Bergamo l’assemblea nazionale della Ries, la rete italiana per l’economia solidale, a cui il Dess Bg ha deciso di aderire durante la prima riunione del coordinamento.

Una biodiversità in movimento

“Ci sono percorsi che hanno bisogno di tempo per consolidarsi, mettere radici e prepararsi allo slancio – dichiara la vicepresidente Laura Norbis -. Il Dess Bg nasce come intreccio di realtà ed esperienze di economia sociale e solidale, attenzione all’ambiente e rispetto del lavoro, etica, sviluppo di cultura e pensiero critico, che da molti anni agiscono in bergamasca. Nasce dallo sviluppo e dall’incontro delle loro radici, profondamente inserite nel territorio, che già da tempo hanno cominciato a comunicare sentendosi di fatto parte di un unico sistema, che solo dall’agire comune può trarre energia e vita. E’ un po' quello che da sempre avviene nel bosco, con tutta la sua meravigliosa biodiversità e la molteplicità dei sentieri che si stanno aprendo. Tra questi c’è l’impegno a far emergere e fare incontrare le domande e le offerte di economia sociale e solidale (parliamo di cibo, di energia, di tessile, di attenzione all’ambiente, di costruzione di comunità) già presenti nelle varie zone del territorio bergamasco rendendo semplice e quotidiana la possibilità di incontrarle, sceglierle e diffonderle”.

Dopo le crisi economiche, sociali e sanitarie

Matteo Rossi, neopresidente, spiega che “Il Dess Bg nasce in una fase storica in cui le molteplici crisi che si sono susseguite negli ultimi anni hanno generato mutazioni traumatiche, attraversando in profondità anche i sistemi territoriali apparentemente meno fragili come il nostro: la crescente disoccupazione, l’insicurezza sociale, la polarizzazione estrema dei redditi delle famiglie, tutti elementi che hanno deteriorato le relazioni economiche, sociali e culturali. Su queste crisi si è innestata quella drammatica della pandemia che, proprio nella bergamasca, oltre al suo carico di lutti, ha aggravato condizioni diffuse di solitudini e di povertà.

In questa fase, se da un lato sono emersi sotto gli occhi di tutti i limiti e i rischi insiti in un’economia indifferente a valori diversi dal profitto, agli allarmi della crisi climatica e delle disuguaglianze, dall’altro lato sono stati messi in luce la resilienza e le potenzialità delle nostre comunità. Esperienze già radicate, fondate su modelli alternativi di produzione, distribuzione, consumo e risparmio ambientalmente e socialmente sostenibili, hanno assunto visibilità, hanno fatto emergere la necessità che al centro dei processi economici ci siano democrazia, equità, eticità, solidarietà e cura dell’ambiente. In una parola hanno restituito centralità alla persona e alla partecipazione sociale, in stretta relazione con il territorio. Il Dess Bg è l’occasione per dare a tutto questo una dimensione politica, economica e culturale più organizzata e maggiormente capace di incidere”.

Lavorare dal basso, in dialogo con le istituzioni

L’esperienza bergamasca si caratterizza anche per la capacità di tessere collaborazioni con le istituzioni rappresentative. Come sappiamo, il legislatore nazionale e regionale ha già dato riconoscimento ad alcuni profili di questo modello di economia, ma il lavoro da fare in questa direzione è ancora molto. Nel 2019 più di 9 mila persone hanno sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare presentata a Regione Lombardia, che punta a riconoscere ufficialmente l’economia sociale e solidale e a colmare un vuoto istituzionale. Per l’elaborazione del testo della proposta di legge, partita dai convegni promossi dalla Provincia di Bergamo sui territori Smart Land e sull’innovazione sociale, si sono mobilitate molte componenti dell’Ess a livello regionale: associazioni, reti del terzo settore e del mondo cooperativo, gruppi di acquisto, produttori e consumatori consapevoli. L’intento era ed è quello di promuovere processi virtuosi e trasformativi che possano produrre partecipazione diffusa e cittadinanza attiva, anche in dialogo con le amministrazioni pubbliche, affinché possano essere tradotte in buone politiche locali e regionali. Nei prossimi mesi si avrà una prima risposta da parte del Consiglio regionale: sembra infatti che ci possano essere le condizioni per approvare una risoluzione condivisa sui temi dell’Ess per continuare, nella prossima legislatura, ad analizzare e approfondire la proposta di legge.

Scommettere sul Dess Bg

La sfida del Distretto di Economia Sociale Solidale è proprio questa: una convergenza per il cambiamento, nel rispetto delle storie e delle specificità, ma anche convinti che oggi sia il momento di superare la frammentazione e impegnarci insieme per quella trasformazione che tutti desideriamo: una società più equa, solidale, sostenibile. Per questo, mai come oggi, è importante partecipare e scommettere insieme su questo percorso.

Simonetta Rinaldi

Novembre 2021

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