feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Pera

Pera

Un dono divino per la memoria

Il pero, originario delle zone temperate del vecchio mondo, viene coltivato da millenni, come testimonia il poeta greco Omero nella sua Odissea.

Troviamo infatti la pianta del pero nel giardino di Alcinoo, re dei Feaci, al cospetto del quale giunse Ulisse, prima di far finalmente ritorno alla sua agognata Itaca. Nel lussureggiante giardino mitologico le piante, generoso dono degli dèi, non conoscono inverno e sono perciò sempre piene di frutti succosi.

La pianta del pero fa bella figura anche nei nostri orti e giardini di comuni mortali. Oltre che per la produzione di pere, essa può essere coltivata come ornamento, oppure per ombreggiare con le sue grandi fronde. Il pero è un albero caducifoglio appartenente alla famiglia delle Rosaceae, prospera negli ambienti temperati e umidi e ha una buona resistenza al freddo e al caldo.

Si sviluppa molto in altezza e può raggiungere i 20 metri. Al fine di migliorarne il portamento, la qualità e la quantità dei frutti è necessario potarlo regolarmente.

La forma oblunga e tondeggiante dei suoi frutti, le pere, varia a seconda della qualità, molte delle quali – per esempio Abate Fétel Kaiser, Passa Crassana, Martin Sec - sono a maturazione autunnale e quindi le troviamo ancora di stagione in inverno inoltrato.

Le pere sono ricche di vitamina C, fibre, boro e potassio. Il boro in particolare preserva la salute delle membrane cellulari e contribuisce a mantenere efficiente la funzionalità cerebrale e mnemonica.

 

La ricetta -  Strudel pere e radicchio

Ingredienti

• 1 pasta sfoglia

• 1 radicchio rosso

• 500 gr pera

• 200 gr scamorza affumicata

• 20 gr burro

• 1 tuorlo d’uovo

• q.b. pangrattato

• sale e pepe

Preparazione

Far rosolare le pere ridotte a dadini nel burro sciolto in una padella antiaderente, finché iniziano a dorare.

Aggiungere poi il radicchio mondato e tagliato finché non appassisce, salare e pepare. Tenere da parte 4 striscioline di pasta sfoglia e cospargere la parte centrale con il pangrattato.

Mescolare la scamorza tagliata a dadini con le pere e il radicchio intiepiditi e versare il composto sul pangrattato.

Chiudere la sfoglia sovrapponendo leggermente i due lembi nel senso della lunghezza e sigillando le estremità.

Decorare lo strudel con le striscioline di sfoglia e spennellature con il tuorlo. Cuocere per 25 minuti a 200°C.

 

 

 

Febbraio 2018

Articoli Correlati

Il piacevole cambiamento dopo la stagione fredda porta con sé la fatica dell’adattamento...
Torna il 27 aprile a Bonate Sopra l’ormai consolidata manifestazione “Per filo e per...
Perché in un labirinto non ci si perde, ci si trova Che sia divertente come quello della...
Storie, saggi e ricerche in una pubblicazione corposa e ricca di storia, di scoperte e di...