A settembre si è tenuto il congresso dell’Iucn, che ha reso noti i dati aggiornati della Lista rossa delle specie minacciate
Attenti al Gorilla
Il gorilla orientale, prima considerato in pericolo, risulta adesso essere in pericolo critico. La più grave minaccia per la specie è la caccia, tuttora praticata nonostante sia illegale.
Con questo triste passaggio di categoria, il gorilla orientale si unisce così ad altre tre specie di grandi scimmie in pericolo critico: il gorilla occidentale, l’orango del Borneo e l’orango di Sumatra. A chiudere la lista dei grandi primati ci sono scimpanzé e bonobo, entrambi in pericolo, anche se non critico.
La caccia illegale, insieme alla perdita di habitat, sono alla base della riduzione di altri grossi mammiferi, quali le zebre di pianura e varie specie di antilopi africane, in precedenza considerate a rischio minimo e ora prossime alla minaccia.
Specie invasive
Altra causa di minaccia tutt’altro che trascurabile sono le specie invasive, specialmente nelle isole, dove si ha un numero importante di specie endemiche. Un esempio sono proprio le Hawaii, dove su 415 specie di piante analizzate, l’87% è minacciato da specie invasive. In generale, la Lista rossa conta adesso circa 83.000 specie, di cui quasi 24.000 minacciate di estinzione.
Il Panda gigante ce la fa
Non mancano però le buone notizie, come nel caso dell’antilope tibetana o dell’australiano wallaby dalle briglie, che vedono migliorata la loro situazione. Tra i successi c’è da annoverare, inoltre, l’animale che è diventato un’icona della lotta alla conservazione: il panda gigante, infatti, passa dall’essere in pericolo a vulnerabile, grazie agli sforzi messi in campo per la sua protezione, come ad esempio la riforestazione, che ha consentito alla popolazione di aumentare.
Progressi che fanno ben sperare e che, soprattutto, ci danno un motivo in più per tenere alta l’attenzione e dimostrano che tanti sforzi alla fine portano anche a risultati preziosi.
Andrea Corti