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Oltre 2 milioni di visitatori ecco i primi numeri di Expo

Expo

I dati confermano le stime di 20 milioni di visitatori entro ottobre

Anche Federalberghi parla di dato incoraggiante

Ci sono i costi sostenuti, i volontari impiegati, i biglietti venduti, i visitatori attesi e quelli giornalieri finora registrati, l’indotto economico e i turisti previsti, i minuti di attesa per entrare ai padiglioni e i presunti prezzi alti dei ristoranti. Insomma, intorno ad Expo si continuano a dare i numeri, tra chi con ottimismo parla già di risultati sopra le aspettative e chi invece parla di un insuccesso annunciato. Un’analisi condotta da Sda Bocconi per la Camera di Commercio di Milano e la società Expo sul volume di affari generato dall’evento tra il 2012 e il 2020 stima, nella sola provincia di Milano, un impatto economico di circa 13 miliardi di euro.

Nei sei mesi di Expo i visitatori attesi sono 21 milioni e dovrebbero fermarsi a Milano in media 2,5 giorni. 29 milioni è invece la stima degli ingressi all’esposizione, considerando i 20 milioni di visitatori attesi, la presenza di almeno un italiano su quattro e i 2 milioni di studenti in gita scolastica. Tra alloggio e ristorazione, dunque, la spesa turistica indotta da Expo dovrebbe aggirarsi intorno ai 3,5 miliardi di euro, mentre per l’economia italiana l’incremento di valore sarebbe di 29 miliardi di euro.

Entusiasta il commissario generale di Expo Giuseppe Sala che ha dichiarato: «Sui numeri abbiamo vinto noi. Abbiamo già venduto 11 milioni di biglietti, il 40 per cento dei 24 milioni che ci servono per pareggiare il bilancio». Anche i dati sugli ingressi di questo primo mese, resi noti il primo di giugno, a un mese esatto dall’apertura dei cancelli, sembrano dargli ragione: sono 2,7 milioni i visitatori che dal primo maggio hanno varcato i cancelli dell’Esposizione Universale, un’affluenza che pone l’Expo milanese in una posizione di eccellenza rispetto ai trend delle ultime edizioni della Manifestazione. Confortante anche l’analisi del segretario del Bureau International des Espositions Vicente Loscertales, secondo cui, solitamente, prima dell’apertura non si vende più del 10 per cento del totale previsto.

Expo 2015 è al 40 per cento e questo fa ben sperare. Importante nel primo mese la presenza delle scolaresche, circa 350 mila studenti da tutta Italia, ma tanti sono attesi anche in estate grazie all’offerta speciale prevista per gruppi di bambini e ragazzi: biglietto a 10 euro e ingresso gratuito per gli accompagnatori. Numeri simili si prevedono anche per gli ingressi serali, quelli a 5 euro per chi arriva dopo le 19; il prolungamento dell’orario di apertura del sito espositivo nel fine settimana fino a mezzanotte pare andare incontro proprio alla necessità di rendere Expo più appetibile e fruibile. Primi numeri anche da alcuni padiglioni: 115 mila persone avrebbero visitato il padiglione della Svizzera, altri 150 mila lo spazio della Spagna. Su Palazzo Italia non esistono dati numerici di riferimento, ma a pochi giorni dall’apertura si erano già registrate le 50 mila presenze, con punte di 10 mila visitatori in una sola giornata.

Lo spazio che ha riscosso maggior successo ad oggi sarebbe il padiglione della Cina, che sfiora i 15 mila ingressi giornalieri. Dati incoraggianti anche secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a cominciare proprio dalle presenze registrate per la Festa della Repubblica, da sempre un banco di prova per la stagione estiva. Il ponte del 2 giugno è stato un assaggio di quella che potrebbe essere l’estate milanese.

Arianna Corti

 
 
Giugno 2015

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