In prossimità del Natale i bambini delle scuole elementari del Comune di Scanzorosciate saranno i destinatari di un regalo speciale: saranno i primi di tutta la provincia a prendere parte al progetto "Il pane della nostra terra".
Gli alunni della scuola potranno così sperimentare l’importanza di cibarsi in modo sano, a cominciare da uno degli alimenti più antichi e tipici della nostra alimentazione: il pane. A partire da giovedì 11 dicembre, infatti, nelle mense delle tre scuole elementari di Scanzorosciate verrà distribuito, una volta alla settimana, il "pane della nostra terra" frutto di una filiera produttiva tutta locale.
Coltivazione, distribuzione e lavorazione delle farine, produzione e consumo del pane sul territorio saranno possibili grazie a un progetto innovativo che coinvolge l’orto didattico, Slow Food condotta di Bergamo, Sir-Sistemi Italiani Ristorazione Collettiva srl di Azzano S. Paolo, Aspan-Associazione Panificatori Artigiani della Provincia di Bergamo e il Panificio Pezzotta.
Dopo una fase di rodaggio, il progetto interesserà il servizio di ristorazione scolastica dal lunedì al venerdì.
Da diversi anni ASPAN-Bergamo, in collaborazione con Slow Food Bergamo, promuove il recupero della semina e la coltivazione di grani nella provincia bergamasca, destinando la produzione di farine alla panificazione sul territorio.
L'orto didattico di Scanzo, che da quest'anno ha acquisito il marchio di Slow Food ed è entrato a far parte degli oltre 200 orti scolastici in Italia, fungerà da “campo” per la sperimentazione del kit della semina delle tre varietà di grano “nostrano”. Il fine ultimo è ambizioso: invertire le percentuali di provenienza del grano, riducendo in modo consistente l’importazione dall’estero. Dati alla mano, l’80% del grano consumato è di importazione.
Un altro beneficio del progetto sarà la riduzione dello spreco del pane nelle mense del 30%, individuando una grammatura e una dimensione del panino più ridotte e contando l’avanzo del pane a fine servizio. L’iniziativa ha quindi più anime: si traduce in educazione alimentare, ambientale, etica e culturale.