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Maestri del Paesaggio svela il lato wild di Bergamo

Maestri del Paesaggio svela il lato wild di Bergamo

A settembre la città si è tinta di verde tra eventi e meeting

Bergamo città del Paesaggio. È questa l’ambizione de I Maestri del Paesaggio 2016, la sesta riuscitissima edizione della kermesse organizzata da Comune di Bergamo e Arketipos, che dal 7 al 25 settembre ha portato in Italia i migliori progettisti del paesaggio.

Un’ambizione che si è concretizzata nei numerosi eventi e appuntamenti che hanno fatto del paesaggio Wild il tema centrale.

Proporre il Wild Landscape significa puntare sulla necessità di dare spazio al bisogno latente e oggi sempre più esplicito dell’uomo di relazionarsi con la natura e di “importarla” nel quotidiano prendendo in considerazione la complessità e la biodiversità di un territorio.

Ne è stata una chiara dimostrazione proprio l’installazione di Piazza Vecchia: estrarre dalla natura orobica una striscia che ne rappresenta la biodiversità e ricollocarla su una passerella in legno per creare un’esperienza didattica a chi la fruisce e per inserirla nello spazio monumentale della piazza dove i luoghi di convivio dialogano idealmente con il paesaggio naturale ricreato sulla passerella in maniera necessariamente semplificata.

I numerosissimi visitatori che anche quest’anno sono accorsi hanno potuto contare in totale su 10 diverse installazioni realizzate tra Bergamo alta e bassa: a partire dalle Green Square di Piazza Vecchia e Piazza Mascheroni con il Clubino Square, l’allestimento ispirato dal progetto dei ragazzi dell’edizione 2015 della Summer School guidati da Annacaterina Piras, pensato per accogliere bambini e ragazzi nel Wild Landscape con un parco avventura temporaneo di piattaforme, funi e ponti tibetani.

Ma Maestri del Paesaggio non è solo un piacere per la vista: i 9 “aperitivi di paesaggio” hanno soddisfatto la curiosità e stuzzicato i palati con gusti rigorosamente green, mentre i 19 giorni di meeting, incontri e riflessioni con le più famose archistar del paesaggio hanno reso la rassegna imperdibile per tutti, portando bergamaschi e non a scoprire luoghi noti o inediti della città sotto una nuova chiave green.

Anche quest’anno è stato l’International Meeting a chiudere la manifestazione, l’esclusivo osservatorio che ha come protagonisti i più famosi Landscape Architect e Garden Designer del mondo.

In tema con le giornate precedenti il meeting anche si è sviluppato attorno al focus 2016: può l’uomo vivere immerso nel wild? Quanto spazio è disposto a concedere a una natura selvaggia?

«L’International Meeting of the Landscape and Garden è tutto questo e molto altro ancora - spiega Mario Bonicelli (consigliere di Arketipos) - un’esperienza dall’alto profilo internazionale che trova a Bergamo il suo luogo d’elezione. Una città in cui natura, arte e cultura si contaminano e si riscoprono a vicenda da sempre: dal cuore di Città Alta e Bassa ai colli, passando per i campi coltivati e i monti a fare da cerniera».

E sarà forse proprio questo mix di esperienze e visioni la chiave del successo della rassegna che anno dopo anno diviene uno degli appuntamenti più attesi e vissuti in ambito green e non solo.

Elisa Troiani

 

Green Company Award: il premio alle buone prassi nell’utilizzo del verde

Sono stati annunciati all’apertura della mostra le menzioni speciali e il vincitore della prima edizione del Green Company Award, il concorso nato per promuovere la cultura e la sensibilità diffusa per l’adozione di buone prassi nell’intervento dell’uomo sull’ambiente anche con implicazioni di natura sociale, etica e di gestione delle risorse e degli spazi al fine di rendere la città sempre più accogliente.

Un luogo bello e accogliente è un luogo dove si lavora e si vive bene. L’iniziativa, organizzata da Arketipos, Comune di Bergamo e Confindustria Bergamo con il patrocinio di ATS Bergamo, ha visto la partecipazione di 19 aziende con realizzazioni verdi presso le proprie sedi.

Nuova Demi di Brembate vince questa prima edizione con la sua: “Cava e Ambiente: una sinergia sostenibile” per gli interventi di progettazione paesaggistica che hanno accompagnato le attività di scavo e ripristino realizzando un ampio e articolato parco, a disposizione dei dipendenti e della collettività.

Un territorio di oltre 60 ettari ad elevata valenza ecologica e ambientale, creato per attività sportive, feste e percorsi guidati di osservazione naturalistica.

Tra le menzioni speciali ci sono poi Italcementi, Marlengo, Pedrali, Perofil, e W&H Sterilization.  

ph. © Elisa Troiani

Ottobre 2016

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