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La "tempesta perfetta"...non è pioggia

La sostenibilità è al centro di dibattiti, incontri e iniziative, ma serve più chiarezza e impegno da parte dei mezzi di comunicazione

Informazione e sostenibilità sono le parole chiave del nome della nostra testata giornalistica, ma non è un caso che la grafica di infoSOStenibile ponga l’accento su SOS, sigla convenzionale che indica una richiesta di soccorso in situazione di rischio estremo. Che il pianeta fosse sottoposto a forti pressioni che mettono a repentaglio i suoi equilibri, era cosa già ben nota al tempo della fondazione del giornale, ma oggi, a 13 anni di distanza, proporre un’adeguata informazione su questi temi è divenuto ancor più cruciale e soprattutto urgente.

È infatti fondamentale comunicare in modo corretto, lanciando segnali di SOS quando necessario, divulgando le molte buone pratiche realizzate o in corso d’opera, ma soprattutto sgombrando il campo da negazionismi e false notizie che nascondono la realtà e non ci permettono di acquisire la corretta consapevolezza e il giusto approccio.

Il termine usato con sempre maggior frequenza, non solo dai climatologi, per definire il contesto è "tempesta perfetta". Questa espressione indica la casuale confluenza di eventi che si traduce in qualcosa di sbalorditivo e spesso catastrofico. Ebbene, non è difficile comprendere che la guerra, la crisi energetica, i postumi della pandemia e il riscaldamento climatico sono eventi che hanno scatenato conseguenze ben maggiori della semplice somma dei singoli effetti. Questo intreccio aumenta esponenzialmente l’urgenza di agire e porre rimedi efficaci e invece il problema climatico -che ormai non si chiama nemmeno più “riscaldamento” bensì “emergenza” climatica- viene frequentemente negato o ridimensionato, nonostante le innumerevoli pubblicazioni della comunità scientifica mondiale.

Purtroppo i mass media spesso s’impegnano strenuamente per catturare l’attenzione del pubblico tramite la polemica, la spettacolarizzazione e la polarizzazione delle “fazioni”, piuttosto che adoperarsi al fine di informare correttamente evitando di porre sullo stesso livello le semplici opinioni di pochi e i numerosi e corposi studi scientifici riconosciuti a livello mondiale. Il problema del negazionismo climatico è pesante e serio e continua a persistere nonostante tutto. Nonostante gli scienziati siano concordi nel definire la crisi una "catastrofe per l'umanità”. Nonostante alcune testate s’impegnino da tempo, come ad esempio il The Guardian, quotidiano che da anni incessantemente ogni giorno dedica spazio al tema. Nonostante i continui appelli accorati che António Guterres, segretario delle Nazioni Unite, non si stanca di lanciare al mondo. E nonostante il bagno di realtà “gentilmente” offerto dalla natura attraverso catastrofi, come inondazioni, siccità, grandinate fuori misura, ondate di calore insopportabili che sempre più spesso flagellano il nostro pianeta.

Anche noi della redazione di infoSOStenibile ci sentiamo parte in causa, ancora più coinvolti e impegnati a dare il nostro contributo per diffondere cultura e informazione su questi argomenti, in particolare dando spazio alle buone pratiche e alle occasioni di approfondimento di qualità che il nostro territorio fortunatamente offre, come i recenti incontri con divulgatori quali Mario Tozzi, Telmo Pievani e Fabio Ciconte di cui parliamo in questo numero. Buona lettura!

Simonetta Rinaldi

 
Settembre 2023

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