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La sostenibilità è finalmente popolare

Al bando la plastica. Sì a trasporto sostenibile e aree verdi

Secondo la ricerca dell'Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, aumenta l’attenzione degli italiani sul tema

Se ne parla sulle prime pagine dei giornali, nei talk televisivi e tra gli scaffali del supermercato, per lei si sciopera e si manifesta: è la sostenibilità, che finalmente è entrata a far parte della quotidianità di buona parte degli italiani.

Era il 1992, dopo il Summit della Terra di Rio de Janeiro (la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull'ambiente) quando si cominciò a parlare di sostenibilità. In pochi sapevano cosa fosse, ancor meno le davano importanza o la consideravano uno stile di vita, i pochi che ci provavano erano considerati alternativi. Oggi, quasi trent'anni dopo, la sostenibilità è finalmente popolare.

Nel nostro Paese interessa il 67% della popolazione, soprattutto giovani donne e ragazze. Proprio come Greta Thunberg, che il 20 agosto del 2018 si sedette davanti al Parlamento svedese reggendo il cartello “Sciopero per il clima” e il 15 marzo di quest'anno ha dato vita alla più grande manifestazione per il clima di tutti i tempi, con 125 nazioni coinvolte e oltre un milione e mezzo di persone in piazza solo in Italia. Ma come consideriamo la sostenibilità nella nostra quotidianità?

L’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile

Giunto alla sua quinta edizione, l'Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile è un'indagine annuale sull’atteggiamento degli italiani nei confronti della sostenibilità, effettuata da LifeGate in collaborazione con l'istituto di ricerca Eumetra MR, su un campione di 800 individui rappresentativi della popolazione maggiorenne.

I risultati della ricerca - patrocinata da Commissione europea, ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Comune di Milano, Assolombarda e Confcommercio - sono stati presentati in primavera a Milano. Nel corso della presentazione, ampio spazio è stato dedicato alle testimonianze concrete di chi ha accettato la sfida della sostenibilità, proprio per sottolinearne impatto e importanza: Stefano Boeri, architetto di fama internazionale ideatore del Bosco verticale di Milano, Livia Pomodoro, ex presidente del Tribunale di Milano e ora presidente del Centro di documentazione e studio sulle norme e sulle politiche pubbliche in materia di nutrizione, fondato su impulso di Expo2015, Ferruccio de Bortoli, giornalista italiano già direttore del Corriere della Sera e del Sole 24 Ore, Antonio Calabrò, vicepresidente di Assolombarda, Oscar di Montigny, esperto in innovability, Simona Bordone, responsabile dei progetti speciali Domus, storica rivista di architettura, design e arte, Pietro Leemann, primo chef vegetariano stellato.

Al bando la plastica. Sì a trasporto sostenibile e aree verdi

Secondo i dati dell'Osservatorio, nel 2019 la sostenibilità nel nostro Paese interessa il 67% della popolazione, pari a 34 milioni di italiani, soprattutto donne e ragazze.
Per il 91% degli italiani il rispetto delle generazioni future è il motivo principale delle scelte sostenibili; il 92% della popolazione effettua la raccolta differenziata: l’Italia registra la più alta percentuale in Europa di recupero e riciclo di rifiuti urbani e industriali. Il 97% dei cittadini ritiene fondamentale ridurre l’utilizzo della plastica e ha accolto positivamente la decisione dell’Unione europea dimettere al bando l’usa e getta.

Tante amministrazioni hanno preferito anticipare i tempi della messa al bando: tra queste anche quella di Milano che, come ha dichiarato il sindaco Sala, ha l'obiettivo di diventare capitale della sostenibilità con il coinvolgimento attivo dei cittadini milanesi.

I cittadini chiedono alberi e aree verdi, la rinascita delle periferie, il potenziamento dei mezzi pubblici, l’installazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche.

I consumatori pretendono inoltre attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale anche dalle aziende, tanto che il 71% degli intervistati sceglierebbe investimenti sostenibili anche se avessero rendimento inferiore rispetto a quelli tradizionali.

E anche all’interno delle proprie case la maggioranza degli italiani, il 77%, utilizza elettrodomestici a basso consumo e lampadine a Led, nonostante il costo maggiore. Il 47% della popolazione opterebbe per l’energia rinnovabile anche se il prezzo della fornitura fosse più alto, una percentuale che è cresciuta del 16% rispetto all’anno scorso.

Ad aumentare è anche il numero di coloro che organizzano vacanze sostenibili. Insomma la sostenibilità si fa spazio in ogni settore, trasformandosi da optional a valore aggiunto. Il momento storico che in tanti stavano aspettando è forse finalmente arrivato, una spinta che viene dal basso, una possibilità reale di cambiamento: perché ormai i tempi stringono.

Arianna Corti

Giugno 2019

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