Lo prova il nuovo libro della giornalista Eliana Liotta che presenta. 25 idee, riconosciute dalla scienza, per vivere con gioia

Lo insegna la giornalista, scrittrice e divulgatrice scientifica Eliana Liotta nel suo libro «Prove di felicità. 25 idee riconosciute dalla scienza per vivere con gioia» (La nave di Teseo). Si tratta di un saggio unico nel suo genere, un vero e proprio percorso verso il benessere, supportato da studi scientifici internazionali e realizzato con la collaborazione dell'Università e dell'Ospedale San Raffaele di Milano (al quale sono destinati parte dei proventi, per essere devoluti alla ricerca).
È adatto a tutti, soprattutto dopo le vacanze, quando i buoni propositi stuzzicano anche i più pigri. Si rivolge a donne e uomini anche se, per sua natura, il pubblico femminile è il target più sensibile alla tematica ma anche agli squilibri ormonali e, di conseguenza, a malattie come la depressione.
La ricerca della felicità
«Dopo tutto, meritiamo di essere felici - recita l’introduzione -. Si dice che siamo nati per soffrire, ma la storia dell’uomo avanza alla ricerca della gioia».
Come? In modo naturale, con gesti insospettabili che, in molti casi, già appartengono alla quotidianità. «Noi - scrive l’autrice - abbracciamo gli altri e veniamo percorsi dall’ossitocina, lo stesso ormone che ha cementato l’unione con la madre, quando, bambini, ci stringeva a sé. Produciamo serotonina anche solo passeggiando sotto il sole. E ci siamo inventati le arti, grandi architetture della creatività che generano piacere».
La «Nascita di Venere» di Sandro Botticelli stimola la produzione di dopamina, mentre la musica, «come si è visto negli studi di ricerca con le neuroimmagini, attiva gli stessi sistemi primordiali di gratificazione del cibo e del sesso». I muscoli attivati durante una camminata sopprimono la sostanza dello stress.
La dieta mediterranea (e lo confermano centinaia di studi) è a diritto osannata «per i benefici alla salute e per la capacità, in potenza, di accompagnarsi ai sorrisi».
In oltre 250 pagine ci sono tante azioni semplici, gesti individuali che ognuno può sperimentare per vivere meglio. Si va dalla respirazione corretta (che porta relax) a pratiche come la recitazione del rosario (che nella sua ripetitività, simile alla meditazione, svuota il cervello facendo abbassare il ritmo respiratorio, modulando l'ossigenazione del sangue e la pressione arteriosa.
Ma, più di tutto, ha rivelato la scrittrice, «sono i comportamenti sociali a tracciare solchi profondissimi nel cervello»: uscire di casa e vedere gli amici, abbracciare i genitori, dire «grazie», amare. A intervallare dati e riscontri scientifici sono citazioni letterarie e detti popolari, quasi a rispolverare la filosofia spiccia delle nonne. Accanto a versi come «Datemi il fulgido sole silente, con tutti i raggi in pieno splendore» di Walt Whitman, la Liotta ricorda allora che la gente di campagna diceva «Cuor contento il ciel l’aiuta».
Perché «la felicità è nel nostro sguardo. E lascia traccia», anche attorno a noi.
Michela Offredi