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L’alimentazione per immagini

L’alimentazione per immagini

Quantità di cibo a colpo d’occhio: un metodo a misura di bambini e ragazzi in crescita

Continuiamo a parlare di “Dietetica per volumi”, ma questa volta anziché utilizzare le mani per regolare le porzioni, si spiegherà come farlo con gli oggetti e i destinatari saranno bambini e ragazzi in crescita.

Infatti oltre al dottor Sculati, ideatore della “Dietetica mani e pugni”, anche altri autori hanno pensato di rendere facile l’applicazione di un piano dietetico escludendo le grammature.

Per esempio, sono stati pensati degli oggetti di uso comune e familiari, dei quali facilmente si ricorda la forma e che, a colpo d’occhio, possono corrispondere alla quantità di alimenti da assumere.

A tal proposito vorrei citare un lavoro che considero una guida completa, esaustiva e soprattutto un valido strumento di lavoro per i professionisti del settore.

Mi riferisco all’Atlante fotografico per immagini, curato dalla responsabile del Dipartimento di Prevenzione Medico Area Igiene degli Alimenti e della Sicurezza Nutrizionale, la dottoressa Lucia Antonioli, che comprende due strumenti: un atlante dedicato all’alimentazione dei bambini dai 6 mesi ai 3 anni (scaricabile dal sito dell’ATS) e un secondo che tratta la fascia d’età dai 3 anni ai 14 anni. In questo modo è stato possibile considerare tutta la fascia della ristorazione scolastica e dei rispettivi fabbisogni energetici, suddivisi in 5 pasti da consumarsi durante la giornata utilizzando, tutti i gruppi degli alimenti.

Nell’introduzione di questi atlanti fotografici per immagini si legge «L’attenzione alle porzioni sta acquisendo in educazione alimentare un’importanza crescente, a causa della possibile correlazione tra il peso corporeo e la dimensione media delle porzioni dei cibi. Il “farsi l’occhio” sulle dimensioni delle porzioni è la forma più semplice di valutazione quantitativa.

Può essere migliorata in termini di precisione confrontando il cibo che dobbiamo introdurre con volumi di riferimento pratici, disponibili, conosciuti, come gli oggetti di uso comune.

Poiché è indispensabile definire un volume di riferimento pratico, accessibile, richiamabile alla memoria senza alcuno sforzo, per la predisposizione dell’atlante sono stati scelti oggetti conosciuti quali mouse, palline da ping-pong, palline da tennis, evidenziatori ma anche mestoli, tazze, bicchieri e cucchiai.

Per comprendere le caratteristiche nutrizionali dei cibi, ogni fotografia è corredata dalla descrizione dei volumi di riferimento e dagli apporti nutrizionali della porzione».

Un esempio

Applichiamo alcuni volumi di riferimento, prendendo in considerazione un pasto completo e rappresentando il fabbisogno nutrizionale di un bambino della scuola primaria di età compresa tra 6 e 11 anni.

Per esempio un’adeguata porzione di un primo, in questo caso un piatto di pasta già cotta, dovrebbe essere contenuta in due mestoli da 150g più 1/3 di mestolo; per dare l’idea del volume, la porzione coprirà interamente il fondo del piatto (grammatura che a crudo corrisponde a 75g).

Invece una corretta dose di polenta, sempre cotta, corrisponde alle dimensioni di un mouse piccolo (grammatura a crudo 90g).

Prendiamo ora in considerazione un secondo piatto, per esempio due tipologie di formaggio: la mozzarella fiordilatte e la fontina. Per la mozzarella il volume di riferimento è la pallina di ping-pong e la porzione consigliata è grande quanto due palline da ping-pong, mentre il volume di riferimento della fontina, corrisponde alle dimensioni di un evidenziatore (le rispettive grammature sono 60g per la mozzarella e 50g per la fontina).

Quanto al contorno, una porzione di verdura, per esempio di pomodori, è costituita da un volume che equivale alle dimensioni di una pallina da tennis (150g). Anche una porzione di spinaci cotti (150g a crudo) potrebbe essere comparata alle dimensioni di una pallina da tennis mentre, se considerassimo la verdura verde in foglie, la porzione dovrebbe coprire quasi interamente un piatto piano (50g).

Tuttavia, a differenza di altri alimenti, la verdura è auspicabile che venga assunta anche in quantità maggiore, mentre per quanto riguarda la frutta, il volume potrebbe essere paragonato a quello di una mela (circa 200g) per un totale di 2 frutti al giorno. Invece per rappresentare i volumi dei condimenti, come olio e sale, è stato utilizzato il cucchiaino da caffè e la quantità giornaliera consigliata, sempre per la fascia di età dai 6 agli 11 anni, corrisponde a sei cucchiaini da caffè per l’olio (da preferire l’olio extra-vergine di oliva da utilizzare a crudo) e un cucchiaino da caffè per il sale.

Potrebbe quasi sembrare un gioco rappresentare le quantità corrette da assumere tramite la comparazione con il volume di vari oggetti, ma l’obiettivo di questa strategia è soprattutto quello di aumentare la consapevolezza sulle porzioni degli alimenti, spesso troppo abbondanti.   

Rossana Madaschi, Ec. dietista e Docente di Scienza dell'Alimentazione 

Giugno 2017

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