Dalle riflessioni di Rudolf Steiner un ponte tra scienza e futuro in tutti gli ambiti della vita contemporanea
L’agricoltura biodinamica è un metodo di coltura che utilizza sistemi che rispettano l’ecosistema terrestre, abbracciando i criteri dell’agricoltura biologica e invitando a considerare come un unico sistema il suolo e la vita che si sviluppa su di esso. Il metodo biodinamico considera ogni sostanza binomio inscindibile di materia e forza vitale che si fonda sulla visione spirituale antroposofica del mondo. Fondamentale è mantenere la terra vivente perché quando viene curata in maniera conforme a questa esigenza si ha contemporaneamente la risposta all’impegno preso.
«Quando mi accorsi che i rapanelli crescevano molto più velocemente se seminati in giorni di radice anziché di foglie, come indicato nel calendario biodinamico elaborato sulle conoscenze di Steiner, capii che quest’uomo o era un pazzo visionario o era un veggente», ha sottolineato Sabino Pavone, vicepresidente della Federazione delle scuole Steiner-Waldorf in Italia, durante la conferenza tenuta presso l’Associazione L.I.S.A. di Curno sul tema “Costruire una scuola Waldorf: l’organismo sociale, il contributo individuale”.
«Così mi resi conto -continua Pavone- che le conoscenze che Steiner aveva donato al mondo con i suoi saggi e le oltre cinquemila conferenze, contenevano molto di più dei princìpi per l’agricoltura biodinamica: offrivano un’antropologia e una didattica rispondenti ai bisogni pedagogico-educativi contemporanei».
I processi, le pratiche, i preparati che caratterizzano il metodo agricolo biodinamico sono l’applicazione di un sistema di conoscenza scientifica indispensabile anche per la comprensione piena di tale metodo. Ciò detto non è necessario conoscere “filosoficamente” l’agricoltura biodinamica per praticarla: molti agricoltori hanno semplicemente cominciato a sperimentare e osservarne gli effetti, contribuendo a mantenerlo vivo con il loro apporto conoscitivo. In oltre 80 anni di storia l’agricoltura biodinamica ha elaborato procedimenti produttivi del tutto innovativi rispetto a qualsiasi pratica agricola e i risultati dimostrano sempre più successi.
Antroposofia, una via per la conoscenza
L’origine di questo nuovo modo di concepire il lavoro della terra si deve ricercare nell’antroposofia (dal greco: anthropos = uomo e sofia = sapienza, conoscenza), un movimento fondato agli inizi del ’900 da Rudolf Steiner (1861-1925), scienziato austriaco, vissuto prevalentemente in Germania e in Svizzera. Steiner elabora un sistema filosofico che possa andare incontro all’uomo contemporaneo, cercando le risposte ai più ardui problemi della vita in modo concreto, attraverso lo sviluppo di una coscienza desta.
L’antroposofia si potrebbe definire una via di conoscenza che fa appello all’individuo che, esercitando il pensiero, voglia sviluppare organi di senso spirituali per una conoscenza più profonda della realtà in cui è immerso. Questo bisogno nasce dalla mancanza di risposte della scienza contemporanea riguardo alle domande sulla vita e sul senso del proprio esistere. La scienza per Steiner indaga tutto con strumenti molto sofisticati, che raggiungono una grandissima precisione, esaminando anche l’infinitesimamente piccolo, ma non trova nella materia le cause dei fenomeni, per lo stesso motivo per cui non si può comprendere il significato di un poema, o di un trattato, esaminando la qualità dell’inchiostro e della carta su cui sono scritte le parole.
Nei suoi molti scritti e nelle conferenze che Steiner tenne in tutta Europa agli inizi del secolo scorso, si evince un concetto chiave: ciò che non è visibile e quindi non può esser misurato da strumenti scientifici, ma che tuttavia si manifesta come esperienza soggettiva dell’uomo, non si può conoscere attraverso la scienza ufficiale. Da qui la nascita dell’antroposofia, una “scienza dello spirito” in grado di aggiungere alla conoscenza scientifica anche quella immaginativa e intuitiva per una comprensione globale della realtà.
Nessun tipo di integralismo, ma la consapevolezza che il nostro corpo appartiene alla terra e viene sostenuto essenzialmente dai suoi prodotti: un corpo nutrito in modo sano ci permette non solo di svolgere le attività del quotidiano ma anche di sviluppare forza creativa. Se esiste lo spirito, è chiaro che per poter agire sulla terra esso deve agire nelle sostanze.
Dott.Guido Cantamessa
Medico Antroposofo Presidente Associazione L.I.S.A.