La prelibatezza degli imperatori cinesi
Sulle nostre tavole il kiwi trova diversi impieghi: arricchisce macedonia, spiedini di frutta, e torte o semplicemente mangiato al naturale, magari con l’aggiunta di zucchero per nasconderne il sapore acidulo.
Ma da dove proviene questa bacca? La pianta, una liana rampicante che può raggiungere i dieci metri di altezza e utilizzata anche a scopo ornamentale, è originaria della Cina meridionale dove veniva coltivata oltre 700 anni fa.
Il frutto abbondava soprattutto sulle tavole della corte del Gran Khan che ne apprezzava il gusto fresco e succoso.
Il termine, però, deriva dal nome maori di un uccello che vive in Nuova Zelanda: luogo in cui il kiwi venne coltivato in maniera massiccia nel 1900.
E fu così che fece il giro del mondo, grazie ai grandi esploratori, fino ad arrivare nel nostro paese che attualmente ne risulta il maggior produttore: ben 431.558 tonnellate nel 2011 (secondo i dati della FAO).
Viene raccolto tra settembre e ottobre e può essere consumato da novembre a maggio.
I moderni metodi di conservazione, però, ne permettono la commercializzazione tutto l’anno.
Perché si conservino più a lungo, i frutti sono da tenere in un luogo ben asciutto e a temperature non molto elevate.
Per accelerarne la maturazione possono essere riposto vicino a mele, pere o banane.
Consigliato per gli sportivi (l’elevata quantità di potassio e la povertà di sodio riduce il rischio di crampi), chi ha problemi di digestione (ha discreti effetti lassativi) o segue una dieta ferrea (solo 44 calorie per 100 grammi), le donne incinte (contiene acido folico, che riduce anche il senso di stanchezza, affaticamento e contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario).
Protegge gengive e denti, riduce il rischio di tumori e permette un buon funzionamento dei sistemi nervoso e muscolare (grazie alla presenza di magnesio). Perché il kiwi è anche un frutto anti-età?
Mantiene giovane l’occhio e contiene il doppio della vitamina C del limone, sostanza che rende la pelle più elastica.
Ottimo quindi per chi (ahimè) deve confrontarsi con la comparsa delle prime rughe.
La ricetta: Profiteroles kiwi e cioccolato
Ingredienti PER 500 GRAMMI
• 100 gr. di bignè
Per la crema di kiwi:
• 3 kiwi grossi
• 120 gr. di zucchero
• 500 ml di latte
• 50 gr. di farina
• 3 tuorli d’uovo
• Mezzo bicchiere d’acqua
Per la ganache:
• 250 gr. di cioccolato bianco
• 200 ml di panna
• 50 ml di latte
Preparazione
Per la crema: sbucciate i kiwi, tagliateli a cubetti e metteteli a cuocere con acqua e un cucchiaio di zucchero, mescolandoli fino a quando non acquisiranno la consistenza della marmellata.
Una volta fatto, frullate il tutto. Nel frattempo, unite a parte i tuorli allo zucchero, sbatteteli con la frusta, aggiungendovi la farina.
Fate riscaldare il latte senza portarlo a ebollizione, per evitare che il composto diventi grumoso.
Mescolate il tutto con la crema di kiwi fatta precedentemente e mettete sul fuoco, lasciando cuocere fino a quando il composto non diveneterà denso.
Per la ganache, fate sciogliere il cioccolato bianco con la panna e il latte. Riempite i bignè con la crema al kiwi, versandoci sopra la ganache.