feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Kiwi

Kiwi

La prelibatezza degli imperatori cinesi

Sulle nostre tavole il kiwi trova diversi impieghi: arricchisce macedonia, spiedini di frutta, e torte o semplicemente mangiato al naturale, magari con l’aggiunta di zucchero per nasconderne il sapore acidulo.

Ma da dove proviene questa bacca? La pianta, una liana rampicante che può raggiungere i dieci metri di altezza e utilizzata anche a scopo ornamentale, è originaria della Cina meridionale dove veniva coltivata oltre 700 anni fa.

Il frutto abbondava soprattutto sulle tavole della corte del Gran Khan che ne apprezzava il gusto fresco e succoso.

Il termine, però, deriva dal nome maori di un uccello che vive in Nuova Zelanda: luogo in cui il kiwi venne coltivato in maniera massiccia nel 1900.

E fu così che fece il giro del mondo, grazie ai grandi esploratori, fino ad arrivare nel nostro paese che attualmente ne risulta il maggior produttore: ben 431.558 tonnellate nel 2011 (secondo i dati della FAO).

Viene raccolto tra settembre e ottobre e può essere consumato da novembre a maggio.

I moderni metodi di conservazione, però, ne permettono la commercializzazione tutto l’anno.

Perché si conservino più a lungo, i frutti sono da tenere in un luogo ben asciutto e a temperature non molto elevate.

Per accelerarne la maturazione possono essere riposto vicino a mele, pere o banane.

Consigliato per gli sportivi (l’elevata quantità di potassio e la povertà di sodio riduce il rischio di crampi), chi ha problemi di digestione (ha discreti effetti lassativi) o segue una dieta ferrea (solo 44 calorie per 100 grammi), le donne incinte (contiene acido folico, che riduce anche il senso di stanchezza, affaticamento e contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario).

Protegge gengive e denti, riduce il rischio di tumori e permette un buon funzionamento dei sistemi nervoso e muscolare (grazie alla presenza di magnesio). Perché il kiwi è anche un frutto anti-età?

Mantiene giovane l’occhio e contiene il doppio della vitamina C del limone, sostanza che rende la pelle più elastica.

Ottimo quindi per chi (ahimè) deve confrontarsi con la comparsa delle prime rughe.

 

La ricetta: Profiteroles kiwi e cioccolato

Ingredienti PER 500 GRAMMI

• 100 gr. di bignè

Per la crema di kiwi:

• 3 kiwi grossi

• 120 gr. di zucchero

• 500 ml di latte

• 50 gr. di farina

• 3 tuorli d’uovo

• Mezzo bicchiere d’acqua

Per la ganache:

• 250 gr. di cioccolato bianco

• 200 ml di panna

• 50 ml di latte

 

Preparazione

Per la crema: sbucciate i kiwi, tagliateli a cubetti e metteteli a cuocere con acqua e un cucchiaio di zucchero, mescolandoli fino a quando non acquisiranno la consistenza della marmellata.

Una volta fatto, frullate il tutto. Nel frattempo, unite a parte i tuorli allo zucchero, sbatteteli con la frusta, aggiungendovi la farina.

Fate riscaldare il latte senza portarlo a ebollizione, per evitare che il composto diventi grumoso.

Mescolate il tutto con la crema di kiwi fatta precedentemente e mettete sul fuoco, lasciando cuocere fino a quando il composto non diveneterà denso.

Per la ganache, fate sciogliere il cioccolato bianco con la panna e il latte. Riempite i bignè con la crema al kiwi, versandoci sopra la ganache.

Dicembre 2015

Articoli Correlati

Esposizione di bastoni da passeggio, abiti e accessori originali dell’800. A Martinengo,...
Agire per una maggiore indipendenza delle nostre vite “dal sistema” si può. Persino...
Dopo Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, il CSV lancia la piattaforma faxte...
Dall’autofinanziamento alla conoscenza, dall’incontro alle proposte. Tre tappe per un...