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Il farmaco della natura

Il farmaco della natura

Immersione nella natura tra turismo e tempo libero come terapia per la psiche, l’anima e il corpo

Ci fu un tempo in cui i confini dell’uomo non lo separavano dalla grande culla che è la terra. Le linee delle montagne e del mare si confondevano con i tratti del suo volto e della sua anima.

Un tempo in cui gli alberi erano amici e i loro sospiri erano fonte di energia vitale per le membra umane. Il cielo azzurro era l’unico schermo necessario, capace di offrire lo spettacolo più maestoso e incredibile.

Le stelle, danzando, catturavano gli sguardi e rilassavano, con le loro geometrie, i corpi stanchi per le fatiche della sopravvivenza. L’uomo viveva in un legame simbiotico con la natura, in perfetta armonia con la terra, il cielo e i cicli energetici del cosmo.

Questo tempo ai giorni nostri sembra essere sempre più distante dalle nostre vite. Preferiamo internet e immagini virtuali a un tramonto vero e i prati sono sempre meno animati da quei bambini che li accarezzavano con le loro libere e instancabili corse.

Sostituire il grigio del cemento con il verde della natura, un turismo massificato con uno più sostenibile, sembra essere dunque una risposta sana ad abitudini da cui dovremmo imparare a liberarci.

Sono sempre più gli studi e le ricerche che invano cercano di riportarci a questa dimensione che pare esserci ormai sconosciuta, illustrandoci come Gaia, la Terra, nelle sue linee più selvagge e arcaiche, rimanga ancora il più importante farmaco che l’intero universo ci ha messo a disposizione.

Tra le ricerche più recenti, capaci di confermare l’impatto positivo del verde sulla nostra psiche, emerge uno studio del 2014, “Examining Group Walks in Nature and Multiple Aspects of Well-Being: a Large-Scale Study”, condotto da università di diverse nazioni.

I risultati riportati sono sorprendenti: le persone coinvolte nell’esperimento sono state in grado di diminuire alti livelli di depressione, così come le condizioni di stress percepito e diversi sentimenti negativi.

Lo studio nippo-coreano denominato “Influence of Forest Therapy on Cardiovascular Relaxation in Young Adults”, sempre svolto nel 2014, evidenzia invece come la natura possa avere effetti benefici anche sul nostro corpo.

Camminare nella foresta, pratica chiamata Shinnrin-yoku (bagno nella foresta) può favorire il rilassamento cardiovascolare e produrre miglioramento negli stati ipertensivi, ma non solo: i dati riportano esiti positivi sul sistema nervoso centrale ed endocrino; ci parlano anche di un aumento della funzione immunitaria, grazie all’agevolazione dell’attività di cellule e proteine antitumorali.

I benefici che possiamo incontrare nella ripresa del contatto con madre terra, nel nostro tempo libero così come attraverso un turismo nella natura, sono davvero tanti: Atchley e colleghi, anno 2012, hanno mostrato come 4 giorni immersi nella natura selvaggia possano incrementare la creatività e la capacità di risolvere i problemi di ben il 50%.

Sembrerebbe infatti che lontani da suoni frastornanti e ricondotti a quelli naturali, le funzioni del sistema attentivo-esecutivo migliorino considerevolmente. La natura è in grado di aumentare altresì il senso di appartenenza fra bambini (Van Wieren & Kellert, 2013) così come di migliorare la sintomatologia di bambini che soffrono di disattenzione e iperattività.

Sin da piccolo la mia vita si è divisa fra cemento e natura, per questo riconosco il valore di un turismo sostenibile, fatto di rispetto e doni reciproci. Nell’alpeggio di famiglia, così come in luoghi simili e altrettanto vicini alla nostra città, ho imparato a trovare la mia isola felice.

Quella che potrebbe aiutare ciascuno di noi. Il ritmo frenetico delle giornate di lavoro viene rallentato dai ritmi del sole e della luna. I respiri si aprono al cielo e sembrano ricordarci quale sia il reale sapore dell’aria. Si attraversa il tempo e la vita assieme ad altri animali, la cui stessa natura libera è terapeutica per la felicità provata nel ricordarci che si può ancora giocare insieme.

Cosa farete allora nel vostro tempo libero? Un altro giro sul web o una passeggiata immersi nella natura selvaggia?

Alessandro Fortis

Fondatore di TheClew, equipe che offre servizi di formazione aziendale e privata, psicoterapia e coaching

Giugno 2016

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