I dati da Ascom Confcommercio: trend positivo per le e-cars. In calo le auto diesel e benzina
Investimenti nelle infrastrutture, accelerazione tecnologica, incentivi nazionali e regionali per una transizione verso le zero emissioni e cambio della mentalità rispetto al tema dell'elettrico: sono queste le linee guida attorno alle quali si sta concentrando il cambio di rotta in favore della mobilità sostenibile sul territorio bergamasco. A fornire i dati della crescita è stato Ascom Confcommercio Bergamo (insieme a Gruppo Autosalonisti e Federmotorizzazione) all’interno del convegno-dibattito “L'auto elettrica: vantaggi da subito”, con una nutrita partecipazione di rappresentanti delle amministrazioni locali, provinciali e regionali, così come di associazioni di categoria e di aziende attive sul tema.
Il ruolo delle istituzioni
«Quello delle auto elettriche – ha commentato Sergio Gandi, vicesindaco di Bergamo, durante il convegno – è un settore dalle grandi potenzialità. Ma è anche un settore che va accompagnato: sono necessarie scelte in prospettiva da parte di amministrazioni e aziende, per rendere l'auto elettrica sempre più attrattiva e accessibile a tutti».
A sottolineare il ruolo fondamentale delle istituzioni in questa fase di passaggio sono stati anche il consigliere delegato all'ambiente della Provincia di Bergamo, Marco Redolfi, l'assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia Claudia Terzi - che ha ripercorso il successo riscosso dagli incentivi regionali messi a disposizione di cittadini e imprese per la sostituzione dei veicoli inquinanti con veicoli a basso impatto ambientale (vedi box dedicato) – e l'assessore all'ambiente e alla mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni, secondo cui l'amministrazione deve agire su tre fronti: «Da un lato, potenziare il servizio pubblico di mobilità sostenibile; dall'altro, incentivare l'utilizzo di una mobilità privata a basse emissioni con scontistiche sulle soste, accesso alle ztl e installazione sul territorio delle infrastrutture di ricarica. Infine, potenziare i servizi di sharing e l'intermodalità».
I numeri in Italia e a Bergamo
Secondo i dati italiani elaborati da Confcommercio, a detenere la maggiore percentuale di quota di mercato oggigiorno sono le auto a benzina (44,3%), seguite dalle diesel (40%), dalle gpl (7,1%), dalle ibride (6%) e dalle auto a metano (2%): le auto elettriche, invece, rappresentano attualmente solo lo 0,5% del mercato automobilistico italiano. Ma il settore sta vivendo una vera e propria impennata, soprattutto negli ultimi anni: nel 2018 su tutto il territorio italiano sono state immatricolate 5012 auto full electric e nel 2019 il numero è passato a 10.566 immatricolazioni (con una percentuale di crescita pari a +110,80%); un aumento è stato registrato anche nel settore delle auto ibride, passate dalle 87.190 immatricolazioni del 2018 alle 116.327 del 2019 (+33,40%), mentre a subire il calo maggiore sono state le auto a motore endotermico diesel (-22,20% di immatricolazioni dal 2018 al 2019).
I numeri combaciano con quanto emerso anche sul territorio bergamasco, dove tuttavia l'accelerata del segmento del full electric è stata ancora maggiore: dalle 51 immatricolazioni di auto full electric del 2018 si è passati alle 173 del 2019 (+ 239,2%), mentre per quanto riguarda l'ibrido l'aumento è stato più contenuto, passando dalle 2012 immatricolazioni del 2018 alle 2369 del 2019 (+17,7%). Anche in terra orobica, a subire il calo maggiore sono state le auto con motore endotermico diesel (-28,3% di immatricolazioni nel 2019 rispetto all'anno precedente).
Assessore ai trasporti Claudia Terzi: «la mentalità è cambiata»
Intervenendo nell'ambito del convegno “L'auto elettrica: vantaggi da subito” organizzato lo scorso 27 gennaio da Ascom a Bergamo, l'assessore ai trasporti di Regione Lombardia Claudia Terzi ha sottolineato il forte interesse dei cittadini lombardi al tema della mobilità elettrica in relazione alla risposta positiva al bando dedicato: «Uno dei problemi che vengono posti maggiormente sul tavolo è quello inerente al costo dell'auto elettrica rispetto a quella a motore endotermico: il contributo regionale, sommato agli incentivi nazionali, è stato un grande slancio».
Il riferimento è al bando Rinnova Veicoli 2019-2020 per la sostituzione dei veicoli inquinanti con altri veicoli a basso impatto ambientale: aperto lo scorso ottobre, il bando ha registrato un picco di richieste per quanto riguarda il settore privato, che ha visto esaurirsi i fondi disponibili nel giro di poco più di un mese. «I 18 milioni di euro per i mezzi privati sono finiti in pochissimo tempo: nel 48% dei casi sono stati utilizzati per l'acquisto di un veicolo elettrico, mentre la percentuale restante ha interessato veicoli a bassa emissione. Il bando da 8,5 milioni di euro per la sostituzione dei mezzi aziendali con veicoli meno emissivi è invece ancora aperto».
Il merito dell'interesse verso una mobilità nuova e più attenta all'ambiente va ricercato soprattutto nel cambio di mentalità: «A differenza di qualche anno fa, la mentalità è cambiata. Quando impresa e cittadino trovano il modo di superare la criticità del costo elevato dell'elettrico, allora abbracciano volentieri questo modello con convinzione», spiega la Terzi. Perché ciò avvenga, però, è necessario potenziare le strutture di ricarica, sia sulle grandi arterie stradali che sulle vie meno battute, e lavorare con le altre regioni per creare percorsi sovra regionali. «Oggi si sta verificando un passo culturale importante in Lombardia – ha aggiunto l'assessore –. Solo l'1% del parco veicoli lombardo è elettrico, ma sono diffusi anche metano e gpl. Sono numeri ancora piccoli, certo, ma se vogliamo dare un contributo decisivo alla mobilità green, dobbiamo necessariamente potenziare questa strada, lavorando di concerto tra amministrazioni locali e territoriali per attivare il mercato in questa direzione».