Riconoscere le fatiche e i limiti personali è in realtà un atto di forza
La figura dello psicologo in Italia è vista ancora con un certo sospetto, perché non è chiaro come questo professionista si interfacci con la vita delle persone. Forse per poca informazione, o forse per troppa confusione, pare che lo psico-coso sia a oggi un tipo alquanto sconosciuto.
Per avvicinarlo alla realtà quotidiana, l’ordine degli Psicologi della Lombardia, nello specifico il dott. Luca Mazzucchelli per il progetto Expo-Zone ha stilato un elenco di 10 falsi miti che circondano questa figura.
Il primo fra tutti e sicuramente il più citato è “lo psicologo è per matti!”.
Già definire cosa intendiamo per matti non è poi così semplice e immediato; in ogni caso gli utenti dello psicologo sono diversi come diverse sono le loro tipologie. Individui, coppie, famiglie, gruppi: c’è chi soffre di gravi disturbi psichici, chi ha problematiche circoscritte come una difficoltà emotiva, una fatica relazionale o sta vivendo un momento di crisi, oppure chi vuol compiere un viaggio conoscitivo dentro se stesso.
Dunque se tutte queste tipologie di persone possiamo ridurle alla categoria matti, allora sì, “lo psicologo è per matti!”. Ma c’è da domandarsi a questo punto chi non lo sia.
Un secondo pregiudizio è: “lo psicologo è per deboli”.
La frase spesso è sostenuta dall’idea che essere deboli sia una caratteristica negativa e “sia mai che io o i miei familiari possiamo incappare in questa rete: ce la faremo da soli!”.
Perché questo mito è una bufala? Cercare soluzioni ai propri problemi in autonomia è salutare, ma a fronte di tentativi infruttuosi, perché non ricorrere a un aiuto qualificato?
Riconoscere le fatiche e i limiti personali è in realtà un atto di forza. Il cambiamento può avvenire grazie alla responsabilità e al merito della o delle persone interessate e, per affrontare questi disagi, ci vuol molto coraggio.
Lo psicologo è una di quelle professioni che per etica dovrebbe promuovere la salute e il benessere dei suoi clienti, e lavorare con loro per far sì che riescano a mettere in atto le proprie risorse nel migliore dei modi: se ci pensiamo, per sua natura, lavora quindi in modo che degli psicologi ci sia sempre meno bisogno.
Riflettendo sui falsi miti, gli psicologi riusciranno a rendere la loro definizione più sostenibile?
Diana Prada
Psicologa dell’equipe theclew