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I benefici delle foreste ora sono certificabili

I benefici delle foreste ora sono certificabili

Veneto, Lombardia e Trentino: sono italiane le prime foreste a ottenere la certificazione dei Servizi Ecosistemici

Che gli spazi verdi migliorassero la qualità della vita era già cosa nota: ora però il benessere prodotto dagli alberi è misurabile scientificamente attraverso una certificazione internazionale del Forest Stewardship Council® (FSC®), che punta così a un nuovo modello di valorizzazione delle foreste.

E i primi al mondo ad aggiudicarsela sono mille ettari di foreste italiane che si trovano tra Veneto, Lombardia e Trentino Alto Adige.

I criteri di certificazione

FSC - organizzazione internazionale che ha dato vita a un sistema di certificazione forestale riconosciuto a livello mondiale - in collaborazione con Etifor, spin-off dell’Università di Padova che offre consulenza per la valorizzazione di servizi e prodotti della natura e con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo, ha elaborato il modo per calcolare l'impatto degli alberi sulla collettività, in termini sia di salute per le persone sia di ricadute sul contesto socio-economico del territorio.

Dopo una fase di test condotta in otto Paesi, l’Italia è il primo a aver ottenuto la certificazione per tutti e cinque i servizi ambientali presenti nel territorio, definiti Servizi Ecosistemici: conservazione delle specie animali e vegetali, miglioramento della qualità e quantità dell’acqua, aumento della stabilità e dei nutrienti contenuti nel suolo, aumento dello stoccaggio e sequestro del carbonio, miglioramento dei servizi turistico-ricreativi. In Italia ci sono 11 milioni di ettari di boschi, due terzi dei quali sono in mano a piccoli proprietari che spesso ignorano persino di possederli o li trascurano.

Nascono così gruppi e associazioni a supporto della gestione di queste aree che forniscono all’ente di certificazione, aiutati nell’analisi scientifica da realtà specializzate, evidenze sul loro operato e su come sia possibile creare valore aggiunto all’interno dei territori. 

Le prime aree ad aver ottenuto la certificazione appartengono infatti al Gruppo WaldPlus, azienda familiare altoatesina che offre un servizio completo per i proprietari di bosco e coinvolge 33 proprietà forestali per oltre 1.000 ettari, tra i quali anche il Parco Oglio Sud in provincia di Cremona, che con i suoi 75 ettari è il primo parco regionale italiano ad aver ottenuto la certificazione. 

Tutti i benefici delle foreste, in numeri

Gli alberi che crescono nei boschi certificati appartengono a 36 specie diverse, selezionate tra quelle che più si adattano al contesto locale. Per dare un valore medio, lo studio garantisce che un albero riesca a catturare 0,65 tonnellate di CO2. Ciò significa che per catturare le emissioni medie annue di un'automobile servono almeno 3 alberi.

Un albero facilita poi l’infiltrazione di 546 metri cubi di acqua all’anno, pari al consumo idrico di 6 cittadini. Queste foreste conservano dunque oltre 220 mila tonnellate di anidride carbonica, equivalenti alle emissioni medie annue di 110.114 automobili.

I metri cubi di acqua filtrata e trattenuta in falda, con impatti positivi sulla sua disponibilità e potabilità, sono ogni anno 1,25 milioni, l'equivalente di 502 piscine olimpioniche. Infine, ammontano a 7,5 le tonnellate di suolo la cui erosione viene evitata e 458 gli ettari di area naturale accessibile per lo svago e il tempo libero. 

Arianna Corti

I numeri dei boschi certificati

36 Specie diverse di alberi

0,65 Tonnellate di CO2 catturate

220 mila Tonnellate di CO2 conservate

7,5 Tonnellate di suolo non erose

458 Ettari di area naturale accessibile

Aprile 2019

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