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Gozo

Azure Window crollato nel marzo 2017

Eco-isola del Mediterraneo

Omero nell’Odissea racconta che la ninfa Calipso, innamorata di Ulisse, lo trattenne sulla sua isola per sette lunghi anni finché, convinta da Ermes, gli permise a malincuore di ripartire per tornare alla sua amata Itaca.

Secondo la leggenda lo scenario di questa storia sarebbe Gozo, una piccola isola a nord-ovest di Malta, nel Mar Mediterraneo.

Pare che lì ancora oggi si possa vedere la grotta dove viveva la ninfa, in prossimità della rinomata spiaggia di Ramla, baia dalla sabbia finissima e dalla particolare colorazione rossa.

Gozo è la seconda isola, per superficie, dell’arcipelago delle isole Calipsee. Conosciuta anche come “la sorella minore” di Malta, come questa è uno scrigno di storia immerso nel verde e abbracciato dal mare.

La storia di Gozo risale al V millennio a.C., come dimostrano i due templi megalitici di Ggantija. Dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco, sono costituiti da maestose rocce calcaree (“ggant” in maltese significa infatti “gigante”) e parte dei numerosi reperti qui ritrovati sono conservati nel Museo Archeologico di Gozo, a Victoria, la capitale.

Oltre che per i numerosi siti archeologici, Gozo merita una visita anche per i suoi scenari naturali. Le sue acque blu e calde sono perfette per immersioni subacquee o per lo snorkeling.

Uno dei luoghi più apprezzati per questo tipo di esperienze è il “buco blu” di Gozo. Profondo 15 metri e largo 10, è collegato da un tunnel con il mare aperto ed è la meta preferita per chi pratica sub.

Fenomeni come i Blue Hole sono piuttosto rari al mondo e sono causati da un’erosione di rocce carbonatiche a livello sottomarino. Il colore intenso che gli si attribuisce è dato dalla loro profondità e per questo motivo si distinguono dall’azzurro chiaro delle zone secche che li circondano.

Il Blue Hole di Gozo è poco distante da Dwejra, luogo famoso per la sua “finestra blu”, uno splendido arco di roccia anch’esso creatosi centinaia di anni fa e purtroppo crollato a marzo 2017, a causa di una tempesta.

Eco-turismo

Per tutelare le numerose bellezze di Gozo e per promuovere l’isola come meta di eco-turismo, il governo maltese ha avviato il progetto “Eco-Gozo” che durerà fino al 2020. Si tratta di un progetto molto articolato e ambizioso, che interessa diversi ambiti: l’ambiente, la società, l’economia e la cultura. Ogni area sviluppa diversi progetti che hanno tutti un solo scopo: lo sviluppo ecosostenibile.

Programmi specifici includono nuovi metodi di raccolta e conservazione delle acque piovane su un’isola in cui l’acqua è più che mai un bene prezioso, dato che il sole splende per 300 giorni l’anno.

Vi sono poi progetti di mantenimento della pulizia del mare e della terra, nonché una particolare attenzione all’energia rinnovabile.

Eco-Gozo inoltre promuove tutte quelle esperienze che permettono al visitatore di incontrare la cultura locale e di conoscerla attraverso i residenti, in un’ottica di scambio culturale che arricchisce le persone in primis.

In questo senso il turista può per esempio prendere parte alla vita rurale, apprenderne le tradizioni e le produzioni, insieme agli operatori gozitani.

Con queste premesse, un’immersione - culturale, ambientale, rurale, ecc. - a Gozo è assolutamente consigliata. Edward Lear, scrittore del 19esimo secolo, coniò due parole assolutamente senza senso per descrivere le bellezze dell’isola: pomskizillious and gromphibberous. I gozitani, popolo semplice e concreto, affermano solo che non esistono parole per descriverla. Visitarla per credere.

Laura Landi

© Silvia Porta

 

Traduzione in inglese aopera di ViceVersaGroup

Eco-island in the Mediterranean

In the Odyssey Homer tells of nymph Calypso who is in love with Odysseus and keeps him on the island for seven long years until, convinced by Hermes, she reluctantly allows him to return home to his beloved Ithaca. The legend recounts that the backdrop to this story is Gozo, a small island to the north-west of Malta in the Mediterranean sea.

It would seem that it is still possible today to see the grotto in which the nymph lived near famous Ramla beach, a bay of ultra-fine sand of an unusual red colour. Gozo is the second largest island in the Maltese island archipelago. Known as Malta’s younger sister, like the latter it is a treasure trove of verdant history embraced by the sea.

Gozo’s history stretches back to the 5th century BC as its two megalithic temples at Ggantija attest. Declared UNESCO heritage site these consist of majestic limestone rocks (‘ggant’ means gigantic in Maltese) and some of the great many finds unearthed here are conserved at Gozo’s Archaeological Museum in Victoria, its capital. As well as its many archaeological sites Gozo merits a visit for its natural scenarios too. Its warm, blue waters are ideal for undersea diving and snorkelling.

One of the best loved sites for this type of experience is Gozo’s Blue Hole. 15 metres deep and 10 metres wide it is linked to the open sea via a tunnel and is the ideal place for diving lovers. Phenomena such as the Blue Hole are extremely rare and are caused by underwater erosion of limestone rocks.

Its intense colour is attributed to its depth and is visibly different from the pale blue of the low water areas around it. Gozo’s Blue Hole is just a short distance from Dwejra, famous for its ‘blue window’, a wonderful rock arch also created hundreds of years ago and which sadly collapsed in March 2017 after a storm.

Eco-tourism

To safeguard Gozo’s many beauties and promote the island as an eco-tourism destination, the Maltese government has launched the Eco-Gozo project which is to last until 2020. It is a highly structured and ambitious project encompassing various contexts: the environment, society, the economy and culture.

Each area is developing a range of projects which all have a single purpose: environmentally sustainable development.

Specific programmes include new rainwater collection and conservation methods on an island in which water is a precious commodity as the sun shines here 300 days per year.

Sea and land maintenance projects are also underway and special attention is being paid to renewable energy. Eco-Gozo also promotes experiences which bring visitors into contact with local culture via the people who live on the island from a perspective of cultural exchange, an enrichment experience. In this sense tourists can take part in rural life and learn about its traditions and products together with Gozo’s tourist operators.

On this basis, a cultural, environmental and rural total immersion experience is definitely to be recommended.

A 19th century writer, Edward Lear, coined two totally meaningless words - pomskizillious and gromphibberous - to sum up the island’s beauties and the people of Gozo, a straightforward and down-to-earth people, believe simply that no words can do justice to it. Visit to believe.

Luglio 2017

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