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Giacomo Stucchi

Giacomo Stucchi

Giacomo Stucchi è il principale sfidante del sindaco uscente e si presenta alle elezioni amministrative con il sostegno di quattro liste e un programma incentrato sulla concretezza e sulla necessità di rendere Bergamo una città sempre più sicura e vicina ai cittadini

Giacomo Stucchi, se dovesse essere eletto quali sarebbero le cinque priorità del suo governo?

Le nostre priorità sono stabilite sulla base delle segnalazioni dei cittadini. Quindi, sicurezza al primo posto, poi gestione del traffico e dei parcheggi e manutenzione del verde pubblico. Vogliamo lavorare a sostegno delle fragilità sul nostro territorio e a supporto dei giovani, vera miniera del futuro di Bergamo.

Quali sarebbero i tre provvedimenti che metterebbe in campo come prima cosa, diciamo nei primi cento giorni di mandato?

Per prima cosa, sottoporrei alla V.I.A. (valutazione di impatto ambientale) il parking della Fara, in Città Alta. Incrementerei inoltre i controlli di sicurezza con il coordinamento delle forze dell'ordine e il coinvolgimento della Prefettura, dando attuazione all'ultima direttiva ministeriale rispetto alle “zone rosse” e con utilizzo del Daspo urbano in ottica preventiva. Infine, toglierei la sosta a pagamento in centro per il sabato pomeriggio e la domenica, darei ai residenti la possibilità di parcheggiare nelle strisce blu con un'ora di anticipo rispetto al termine e creerei appositi stalli per soste “brevi” di 15 minuti per commissioni veloci.

Tre aggettivi per descrivere il suo programma.

Sincero, concreto, pragmatico.

Il progetto in grande che le piacerebbe realizzare nella sua Bergamo ideale?

A Bergamo esistono molte realtà attive nell'aiuto di soggetti autistici e delle loro famiglie: mi piacerebbe però poter fare di più, unire tutte queste forze per creare un centro di eccellenza nazionale su questa tematica. È un obiettivo ambizioso, che permetterebbe a Bergamo di diventare un punto di riferimento importante: vorrei concentrarmi per gettare le basi per l'avvio di questo progetto.

Parlare di sostenibilità oggi significa affrontare la tematica da più punti di vista, non solo ambientali ma anche economici, sociali e culturali. Come intende muoversi su questi temi?

In primo luogo, vorremmo aprire un dibattito molto serio sulla questione del parcheggio della Fara, in Città Alta, per cui la valutazione della V.I.A. sarà determinante: in ogni caso riteniamo infatti che debba essere destinato prioritariamente ai residenti anziché ai turisti.

Per quanto riguarda la risalita in Città Alta, andrebbero studiate soluzioni alternative, ad esempio potenziando la rete di autobus (magari elettrici) o ipotizzando soluzioni di scale mobili o tapis roulant come quelle già utilizzate per altre città medievali, come Urbino o Arezzo.

Sostenibilità per noi significa anche tutela delle aree verdi e un censimento del verde pubblico per capire quale sia lo stato attuale degli alberi cittadini e quali risorse allocare per la sua manutenzione, sostituendo eventualmente le piante ammalate o pericolose e prevedendo nei parchi opere facili da mantenere.

Significa anche far entrare Bergamo in un'ottica di riduzione dei consumi energetici e di presa di coscienza sull'importanza di utilizzare nuove fonti energetiche, a cominciare dalle rinnovabili. Un esempio? L'illuminazione pubblica alimentata con energia solare in modalità multimodale: far sì cioè che la stessa energia illumini gli spazi pubblichi ma alimenti al contempo le telecamere per il controllo del territorio, ottenendo così risultati molteplici e contrastando gli sprechi.

Non solo: è in corso di definizione un progetto per Bergamo come smart city, sulla base dell'analisi di 7 altre città di medie dimensioni; ovviamente, si tratterà di adattare i risultati alle necessità bergamasche. Un ulteriore discorso riguarda inoltre la rigenerazione urbana. L'intenzione è quella di diminuire i volumi costruiti in fase di riqualificazione di aree dismesse, stabilendo dei punti fermi che abbiano delle ricadute positive anche sulla collettività.

Il suo parere sul progetto Porta Sud?

Il progetto Porta Sud è una sfida da cogliere per gestire una trasformazione urbana di Bergamo i cui risultati, in caso di successo, andranno a beneficio di tutti i cittadini: diamo atto alla presente amministrazione di aver agito bene.

Riteniamo fondamentale però che Porta Sud possa essere anche lo strumento che permetta di collegare direttamente le due parti della città, oggi separate dalla barriera fisica della stazione, tramite la previsione di un sottopasso stradale che le colleghi.

Un altro tema importante per la città è quello che riguarda la mobilità. Come pensate di sviluppare questa tematica rispetto alle esigenze bergamasche?

Più che mobilità sostenibile, preferisco parlare di mobilità ottimale. La gestione della mobilità deve comprendere necessariamente tutte le esigenze di fasce di cittadini diverse, dal cicloamatore a chi ha necessità di muoversi con un veicolo a motore.

Realizzare piste ciclabili significa togliere spazio ai parcheggi o alla viabilità, e questo va a discapito di tutti.

Per quanto riguarda le piste ciclabili, intendiamo collegare e mettere in rete tra loro i pezzi di tracciati già esistenti, cercando di capire al contempo che ampliamento sarebbe realisticamente possibile in città. Spesso scelte di questo tipo vengono adottate dalle amministrazioni in accordo con pochi soggetti delle zone interessate, senza ascoltare tutti in via preventiva: noi non vogliamo agire così.

Per concludere: perché votare Giacomo Stucchi come sindaco di Bergamo?

Perché sono una persona che si vuole impegnare per migliorare la vita dei cittadini bergamaschi, ascoltandoli e mettendo al primo posto l'interesse comunità e non l'affermazione personale. 

Giacomo Stucchi

Originario di Verdello e residente da 20 anni a Bergamo, Giacomo Stucchi è consulente aziendale e ha alle spalle 22 anni di attività politica tra Camera e Senato, sempre nelle fila della Lega Nord.

Nel 2013 viene eletto presidente del Copasir, il Comitato parlamentare di controllo dei servizi di informazione, mentre nel dicembre 2017 diventa Presidente nazionale della Lega Lombarda.

Si propone come candidato sindaco alla città di Bergamo come principale sfidante al sindaco uscente Giorgio Gori.

Programma completo > Pagina FB “Stucchi Sindaco”

Liste a sostegno > Lega; Bergamo ideale - Stucchi Sindaco; Fratelli d'Italia; Forza Italia

Maggio 2019

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