La Fondazione Flander Italia Ets accompagna amministrazioni comunali e cittadini nella transizione energetica e tramite gli incentivi delle CER, permette di ridurre i costi in bolletta. La parola ai sindaci
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) non sono più soltanto un progetto per il futuro, ma una realtà concreta che sta prendendo forma in molti territori italiani. Un’accelerazione decisiva è arrivata con la nascita, nel giugno 2024, della Fondazione Flander Italia ETS, voluta dall’imprenditore bergamasco Gianluigi Piccinini, già attivo da decenni nel settore delle rinnovabili con esperienze come Ceress e Ressolar. La missione della fondazione è chiara: accompagnare i comuni italiani nella creazione di CER sul proprio territorio, offrendo strumenti giuridici, amministrativi e tecnici che semplificano e velocizzano il processo.
La grande novità introdotta da Flander è che la fondazione stessa rappresenta uno strumento giuridico già attivo, con un presidente che assolve alle importanti responsabilità amministrative ed economiche. Questo significa che i comuni non devono costituire ex novo una Comunità Energetica, con il peso di tutti gli adempimenti burocratici, ma possono piuttosto creare una propria configurazione territoriale all’interno della Fondazione. In questo modo ogni amministrazione mantiene un ruolo attivo e decisionale, stabilendo insieme ai cittadini le regole di gestione dell’energia condivisa.
I vantaggi di Flander Italia Ets
I vantaggi sono molteplici. Autonomia e flessibilità sono al primo posto: i comuni possono scegliere come ripartire gli incentivi derivanti dall’energia condivisa tra scopi sociali, prosumer (produttori) e consumer (consumatori). Inoltre, l’ombrello giuridico e amministrativo fornito da Flander solleva i sindaci e le amministrazioni locali da oneri complessi, garantendo al tempo stesso sicurezza e trasparenza. Non manca un’interfaccia digitale dedicata con portali personalizzati e referenti comunali, che assicurano un rapporto diretto e costante con ogni territorio.
Altro punto di forza è il supporto all’accesso ai bandi e ai finanziamenti, fondamentali per sostenere la transizione energetica. Grazie a queste caratteristiche, il modello Flander si presenta come replicabile a livello nazionale, perché ogni comune d’Italia può aderire liberamente e attivare la propria comunità energetica.
I benefici per cittadini e imprese sono tangibili: adesione gratuita alla comunità energetica, riduzione dei costi in bolletta grazie agli incentivi ventennali, ottimizzazione dell’uso di energie rinnovabili e abbattimento delle fonti fossili, con conseguenti vantaggi ambientali e sociali. Senza dimenticare l’accompagnamento tecnico e organizzativo offerto da professionisti con decenni di esperienza nel settore.
Come sottolinea il presidente Gianluigi Piccinini: “La caratteristica principale è che Flander è una Fondazione di partecipazione: non c’è un proprietario, è libera, indipendente e apolitica. L’adesione è gratuita e aperta a tutti: privati, commercianti, artigiani, PMI, enti religiosi e soggetti pubblici. Anche chi non ha un impianto fotovoltaico può ricevere contributi ventennali e risparmiare. Inoltre offriamo un supporto costante, sia telefonico che via mail, perché crediamo che la transizione energetica sia un progetto comune, di tutti.”
Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano non solo una risposta concreta alla crisi energetica e climatica, ma anche una straordinaria opportunità di coesione sociale e partecipazione. Grazie a Fondazione Flander Italia ETS, i comuni possono contare su un modello innovativo, inclusivo e facilmente replicabile, che trasforma la sfida della sostenibilità in un’occasione di sviluppo per tutto il territorio.
Per informazioni e adesioni:
info@fondazioneflandercer.it - 338 2265382
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Le voci di alcuni sindaci
A confermare il valore di questa iniziativa ecco la voce diretta dei primi cittadini di alcuni comuni che hanno scelto di aderire.
COMUNE DI CAVERNAGO - Il sindaco Giuseppe Togni
“Sicuramente il tema della Cer rappresenta un'occasione importante per le comunità territoriali perché i consumi e i costi dell’energia stanno mettendo in difficoltà le famiglie, gli enti pubblici e le imprese. Crediamo che la forza dello stare insieme possa cambiare le cose, non solo riducendo le bollette ai consumatori, ma anche favorendo un minor impatto ambientale. È un percorso complesso, la normativa cambia di continuo, per questo ci siamo affidati a professionisti del settore e in particolare a un operatore che da anni opera all'interno del settore dell'energia, del fotovoltaico, delle rinnovabili. Peraltro, avendo già una struttura, abbiamo aderito con convinzione, perché in questo modo non ci sono stati costi iniziali e questo aiuta anche i cittadini ad avvicinarsi. Abbiamo già avviato investimenti pubblici con impianti dedicati, stiamo progettando nuove installazioni su edifici comunali e abbiamo firmato un partenariato pubblico-privato per un parco fotovoltaico. Crediamo molto in questa occasione, che deve essere gestita e coordinata dai comuni per il bene delle comunità locali.”
COMUNE DI BOLGARE - Il sindaco Luciano Redolfi
“L’adesione alla comunità energetica nasce da motivazioni chiare. La prima è una motivazione ambientale: dobbiamo trasmettere e condividere con i cittadini l’importanza di un modello di consumi energetici che sia sostenibile e utilizzi al meglio le risorse rinnovabili e pulite. La seconda riguarda il valore stesso di comunità, intesa come una collettività di famiglie, cittadini e imprese che imparano a collaborare e a costruire insieme un senso di appartenenza condivisa e gestione di un bene comune come l’energia. Poi c’è l’opportunità per i comuni di realizzare impianti fotovoltaici e non solo, con contributi dedicati e di usufruire del sostegno degli incentivi per valorizzare l’energia auto consumata e condivisa, premiando anche i consumatori e investendo in progetti sociali. Senza Flander non ce l’avremmo fatta: hanno seguito tutto il percorso con competenza e visione. Da soli, con le nostre risorse, non sarebbe stato possibile affrontare un tema così complesso.”
COMUNE DI BONATE SOPRA - Il sindaco Matteo Rossi
“Negli ultimi tre anni con tanti amici del DessBg abbiamo girato in lungo e in largo la provincia per raccontare l’occasione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, uno strumento importante a disposizione dei comuni, delle famiglie e delle imprese, che permette di utilizzare energia pulita in modo intelligente, ottimizzando i consumi di energia rinnovabile a scapito di quella prodotta da fonti fossili, ma anche ricevendo contributi e incentivi economici sia per chi produce energia pulita sia per chi semplicemente la consuma, senza avere impianti fotovoltaici.
Diventato sindaco, con il comune di Bonate Sopra ci siamo subito messi al lavoro per passare dalle parole ai fatti e coinvolgere la cittadinanza attraverso incontri pubblici e informativi. Da luglio 2025 il Gse ha accettato la configurazione territoriale della CER di Bonate Sopra, ora attiva sul nostro territorio!
Ringrazio chi ha già aderito e... le porte sono aperte e gratuite! Infine un grazie particolare ai nostri partner affidabili e professionali: Ceress e Fondazione Flander Italia Ets”
COMUNE DI GANDINO - Il sindaco Filippo Servalli
“La prima riunione pubblica per attivare una comunità energetica è stata fatta nel settembre 2022 con grande partecipazione, anche se abbiamo dovuto attendere i decreti attuativi per poter partire concretamente. Nella primavera di quest’anno la nostra configurazione territoriale era pronta dal punto di vista amministrativo e a settembre 2025, poche settimane fa, abbiamo tenuto l’assemblea ufficiale con gli aderenti, eleggendo i tre rappresentanti della nostra configurazione. Oggi contiamo circa ottanta membri e supportati costantemente dalla Fondazione Flander stiamo aiutando gli utenti a completare le procedure con il GSE. Nel frattempo, alcuni produttori privati hanno già investito in impianti di energia rinnovabile, che può pertanto essere condivisa con tutti gli utenti. Abbiamo deciso di destinare il 10% degli incentivi pubblici a progetti sociali, il 55% ai produttori di energia e il 35% ai consumatori. Tra le diverse proposte, abbiamo scelto la soluzione Flander per la loro competenza, disponibilità e la possibilità di aderire senza costi”