Rimedi efficaci contro i nemici dell’estate: api, vespe, zanzare
Una puntura di insetto in una giornata o serata d’estate è un’evenienza talmente comune che chiunque di noi si trova ad affrontarla più volte nel corso di ogni estate. Il ronzio di una zanzara nel silenzio della notte è di solito la premessa a una sensazione di prurito destinata a disturbare il sonno, cui segue un ponfo più o meno grande. Diverso è il discorso se l’insetto in questione è un’ape, una vespa, un tafano o persino un calabrone: in questo caso il dolore sarà molto più acuto nell’immediato e le conseguenze generate dureranno più a lungo. In questo articolo cerchiamo di fare un breve focus sugli effetti delle punture d’insetto, su come provare a prevenirle e su come affrontarne gli effetti, limitandoci agli eventi locali: è infatti noto che in casi di particolare sensibilizzazione o in soggetti allergici, le punture di alcuni insetti (le api sono l’esempio più noto) possono generare eventi avversi che vanno ben oltre il ponfo o il prurito localizzato, con interessamenti del respiro, pruriti cutanei estesi a tutto il corpo, arrossamenti diffusi fino a rischi anafilattici potenzialmente molto pericolosi. L’eventuale comparsa di tali eventi suggerisce di rivolgersi immediatamente a un medico.
Strumenti di prevenzione
È fin troppo ovvio sottolinearlo, ma il sistema migliore per evitare i fastidi susseguenti alle punture di insetto è quello di fare in modo di evitarle! Nel caso di vespe e api, il sistema migliore è di fatto quello di non arrecare loro fastidio. Per quanto riguarda zanzare e tafani, esistono in commercio diverse possibili soluzioni, tra le quali gli spray da nebulizzare su tutte le parti esposte sono sicuramente i rimedi più usati: possono contenere principi attivi quali per esempio l’Icaridina (in percentuale variabile solitamente dal 10 al 20 per cento) oppure principi attivi di origine vegetale quali Citronella, Geraniolo, Ledum palustre, o altri ancora. I braccialetti imbevuti di sostanze naturali (la più nota è la Citronella, contenuta anche nelle candele vendute in moltissimi negozi) sono in grado di rilasciare nell’aria, per un periodo prolungato, vapori a effetto repellente verso zanzare e tafani. Esistono anche salviettine imbevute delle medesime sostanze di cui sopra, utili soprattutto per bambini o per piccole parti esposte.
In caso di “attacco”
Non sempre i tentativi di protezione risultano efficaci, per cui ci si trova a dover affrontare gli effetti di una puntura. Se si tratta di punture di api, vespe o tafani, la prima cosa da fare è applicare ghiaccio o, laddove non sia possibile, far scorrere acqua fresca in abbondanza sulla parte interessata. Normalmente tali punture provocano molto prurito e fastidio e generano un ponfo che si gonfia e si arrossa notevolmente; sono reazioni infiammatorie di origine istaminergica, ovvero causate dalla liberazione nel sito della puntura di istamina, la stessa sostanza responsabile di tutte le reazioni allergiche; in questi casi il freddo è indicato come primo rimedio sia per tamponare gonfiore e rossore (e lenire il dolore) sia per ridurre la diffusione della tossina, responsabile degli effetti realizzatisi, inoculata con la puntura. Anche per questo motivo, è opportuno grattare il meno possibile! Nei casi in cui ghiaccio o acqua fresca corrente non possano essere rapidamente disponibili, esistono diversi stick lenitivi che è consigliabile avere sempre con sé durante le gite: molti contengono Ammoniaca, una sostanza in grado di generare un beneficio assai rapido se applicata al primo insorgere del fastidio successivo alla puntura. Se tutto questo non dovesse essere sufficiente, è opportuno ricorrere a due diverse tipologie di crema da applicare localmente: antistaminici e cortisonici. Tra gli Antistaminici le sostanze più comunemente utilizzate per queste creme sono Prometazina e Difenidramina: leniscono il prurito e combattono la reazione istaminergica facendo regredire i piccoli ponfi successivi alla puntura; normalmente indicate per piccole punture, soprattutto di zanzara, non richiedono solitamente applicazioni successive. I Cortisonici (con o senza Antibiotico) sono indicati quando la reazione è di maggiore entità o quando rossore, gonfiore e turgore del ponfo generato dalla puntura tendono a permanere più a lungo; sono da applicare per più volte fino a regressione della sintomatologia. Da ricordare che queste creme devono essere utilizzate solo previo parere del medico. Una volta muniti di queste difese, non resta che godersi l’estate in tutta sicurezza e addio punture di insetto!
Dott. Michele Visini