L'annuale classifica di Lonely Planet mette sul podio paesi, città e regioni che si sono votati alla cura di ambiente, sostenibilità e cultura.
L'estate è definitivamente alle porte e il pensiero corre già alle nuove mete da esplorare il prossimo anno, quando si inizierà a pensare alle vacanze e ai viaggi futuri. Già, quali paesi visitare? Di quali nuovi mondi andare alla scoperta? È per rispondere a queste domande che ogni anno, a ottobre, Lonely Planet rilascia la classifica dei “Best in Travel”, le destinazioni top da visitare l'anno venturo. Per stilare le classifiche annuali Lonely Planet tiene conto di diversi fattori: in primis la sostenibilità e l'attenzione all'ambiente, temi sempre più attuali e che un numero crescente di viaggiatori inizia (fortunatamente) a porre sul piatto della bilancia quando si tratta di scegliere destinazioni e mete remote.
I dieci Paesi “Best in Travel 2020”
Il gradino più alto del podio tra i Paesi da vedere nel 2020 secondo Lonely Planet è occupato da un minuscolo stato himalayano noto per le sue attentissime e rigorose politiche ambientali: il Bhutan.
Unico paese del mondo a emissioni negative di carbonio, entro la fine del 2020 diventerà interamente biologico e ha posto un sostanzioso ticket d'ingresso per i turisti, che gli consente di tutelarne patrimonio, natura e identità e di limitare gli impatti delle folle sul paesaggio. Seguono l'Inghilterra (in virtù del fatto che nel 2020 inaugurerà l'England Coast Path, il sentiero litoraneo ininterrotto di 4800 chilometri, il più lungo al mondo), la Macedonia del Nord con i suoi paesaggi incontaminati, l'isola di Aruba (che dal 2020 utilizzerà energia 100% rinnovabile e metterà al bando la plastica monouso), l'ex Swaziland ora denominato Regno di eSawtini in Africa e il Costa Rica, ricchissimo di biodiversità e orientato a diventare totalmente a emissioni zero.
Altri paesi meritevoli di entrare nella classifica di Lonely Planet sono poi l'Olanda, la Liberia (che nel 2020 cesserà ogni attività di disboscamento e offre aree e parchi di foresta pluviale intatta), il Marocco in qualità di prima Capitale Africana della Cultura e, infine, l'Uruguay.
Le regioni da vedere
Accanto ai paesi, Lonely Planet traccia anche una classifica dei “Best in travel” per quanto riguarda specifiche regioni del mondo, sempre sulla base di motivazioni ambientali e culturali. Qui vince la Via della Seta in Asia Centrale (grazie alla fama e alla crescente accessibilità del percorso), seguita a stretto giro dalle “nostre” Marche e dalla regione di Tohoku, in Giappone. Altre mete da segnarsi nella wish list sono il Maine (Usa), la Lord Howe Island australiana (patrimonio dell'umanità Unesco e che ammette solo 400 visitatori alla volta, impegnati in progetti ecologici), la regione cinese del Guìzohu, la provincia di Cadice (Spagna), l'Argentina nord-Orientale (grazie al recupero delle sue importanti aree protette), il Golfo del Quarnaro in Croazia e l'area amazzonica in Brasile, appoggiandosi alle strutture locali per favorire la ripresa dell'area dopo gli incendi.
Da Salisburgo al Cairo. La classifica delle città
Tra le città “best in travel”, invece, il primo posto è stato assegnato a Salisburgo, in Austria: in questo caso la motivazione è soprattutto culturale, perché nel 2020 compirà 100 anni il Festival di Salisburgo e per sei settimane la cittadina ospiterà un ricchissimo programma di opere liriche, concerti classici e spettacoli. Sul podio salgono anche Washington DC e Il Cairo, in Egitto, che vedrà l'apertura del Grand Egyptian Museum con la più vasta collezione al mondo interamente dedicata a un'unica civiltà. Seguono poi Galway in Irlanda (Capitale Europea per la cultura 2020), Bonn in Germania, La Paz in Bolivia (grazie al fermento architettonico e culturale d'avanguardia), l'indiana Kochi, Vancouver, Dubai (con l'Expo 2020-2021) e Denver.
Erica Balduzzi