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Bergamo e i suoi Colli. Paesaggio da vivere e proteggere

Dalle mura venete ai sentieri tra boschi e vigneti, il Parco dei Colli invita a riscoprire la natura, la cultura e i sapori autentici del territorio

A guardarlo dall’alto, il Parco dei Colli di Bergamo appare come una cintura verde che abbraccia la città e si estende fino a lambire la pianura e la Val Brembana, racchiudendo al suo interno colline, boschi, borghi, antiche cascine e una biodiversità sorprendente.

Il Parco dei Colli è un paesaggio che da quasi cinquant’anni rappresenta un punto di equilibrio tra urbanizzazione e natura, ma è anche l’ente che assicura che questo patrimonio venga tutelato, valorizzato e trasmesso alle generazioni future.

Missione: tutela e salvaguardia

Il Parco è un’istituzione pubblica che riunisce più Comuni (Almè, Bergamo, Berbenno, Mozzo, Paladina, Ponteranica, Ranica, Sorisole, Torre Boldone, Valbrembo e Villa d'Almè) e lavora in sinergia con gli enti territoriali. A guidarlo è il Presidente, affiancato da un Consiglio di Gestione (che rappresenta le amministrazioni locali e le comunità coinvolte). Quest’ultimo, insieme al Direttore e agli Uffici tecnici, coordina progetti, regolamentazioni e attività di promozione.

Oscar Locatelli, presidente del Parco, sottolinea il valore della missione: «Istituito nel 1977, è nato con l’obiettivo di rispondere all'esigenza di salvaguardare e valorizzare un equilibrio tra la natura e la presenza umana e in particolare, in quegli anni, al fine di contenere l’urbanizzazione selvaggia. Nato dopo il Parco del Ticino e quello delle Groane, nel tempo ha modificato le proprie priorità, adattandosi ai cambiamenti imposti dal contesto storico. Negli ultimi anni la sfida principale è diventata la difesa del paesaggio, da intendersi non come un concetto astratto o riservato a pochi intellettuali, bensì come bene comune, patrimonio di tutti. L’Italia è chiamata Belpaese proprio per la bellezza dei suoi territori: il paesaggio ne è il simbolo più evidente. È anche la cartina di tornasole dello stato di salute di un territorio: quando viene rispettato, la comunità che lo abita vive in modo più armonioso e sostenibile»

Ambiente e paesaggio

Dal punto di vista ambientale e paesaggistico, il Parco dei Colli è un mosaico di spazi che si susseguono: prati, vigneti, boschi. E racconta secoli di storia agricola e culturale. Camminando tra i suoi percorsi, capita di imbattersi in scorci che sembrano sospesi nel tempo: un roccolo abbandonato, un’antica chiesetta, le mura di Città Alta che si affacciano su una distesa di verde. In pochi minuti si passa dalla dimensione urbana al silenzio del bosco, dall’eco delle campane al fruscio delle foglie mosse dal vento.

In questi spazi vivono specie animali e vegetali: volpi, tassi, rapaci, ma anche orchidee spontanee e fiori rari che devono essere tutelati: «Il Parco svolge un ruolo fondamentale nella salvaguardia della biodiversità, attraverso un lavoro costante di monitoraggio, recupero e manutenzione dell’habitat», aggiunge Locatelli.

Dal 2023, ad esempio, opera al suo interno il Centro sperimentale regionale per la riproduzione della bombina variegata, anfibio protetto e minacciato in Lombardia, che ha sede al Centro Parco Cà Matta dove si susseguono attività di educazione ambientale gestite dalla Cooperativa Sociale Alchimia, fondamentali per sensibilizzare le giovani generazioni.

Il Parco è anche un laboratorio sempre attivo, con progetti di ricerca e collaborazioni con università e associazioni: «Da gennaio 2025 il monastero di Valmarina è diventato anche la sede dell’Archivio ANCSA-l’Archivio dell’Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici, ciò sancisce ulteriormente la sinergia con una realtà da sempre attiva nella salvaguardia dei centri e delle città storiche e nella rigenerazione del tessuto urbano esistente.

Comunità e cultura in movimento

Incontri, iniziative culturali, le camminate organizzate, eventi e attività didattiche: «Ogni anno sono migliaia i cittadini, le famiglie e i turisti che partecipano a visite guidate, laboratori e manifestazioni. L’evento simbolo è la Fiera, giunta alla XXI edizione: giornata dedicata alla valorizzazione della cultura rurale, dei produttori, agricoltori e allevatori locali, con lo storico concorso della Razza Bruna Alpina, affiancato da laboratori per bambini e adulti, musica dal vivo, conferenze e sapori a chilometro zero», evidenzia Locatelli.

Il legame con il territorio e le persone che lo abitano si esprime anche con la valorizzazione delle produzioni locali: dai formaggi tipici al miele, dall’olio d’oliva alle erbe spontanee, testimonianze vive di una tradizione agricola che il Parco promuove e sostiene. «Un modo per ricordare che la salvaguardia del territorio non è solo conservazione, ma anche valorizzazione delle economie e delle competenze che vi si radicano», spiega il Presidente.

Immancabile l'appuntamento del sabato mattina con il Mercatino agricolo, opportunità per acquistare frutta, verdura, formaggi e tanto altro a chilometro zero e per sostenere le piccole realtà agricole operanti nel perimetro del Parco.

Un invito a riscoprire

Visitare il Parco dei Colli significa vivere un’esperienza di immersione nella natura senza allontanarsi dalla città. I sentieri offrono percorsi adatti a tutti: dalle passeggiate più semplici alle escursioni che collegano le valli e portano a scoprire angoli nascosti. Gli appassionati di bicicletta trovano tracciati ideali per pedalate panoramiche, mentre chi cerca relax può scegliere una panchina affacciata sui vigneti o sui boschi, e lasciarsi avvolgere dal ritmo lento del paesaggio.

Il Parco è anche un’occasione per guardare Bergamo da una prospettiva diversa: dalle mura venete, patrimonio Unesco, fino ai colli che ne fanno da corona. «L’invito è a vivere il parco, ad ammirare con i propri occhi la bellezza di un paesaggio che è di tutti e tutti insieme dobbiamo salvaguardare», conclude il Presidente.

 

I NUMERI

Il Parco dei Colli si estende per oltre 5.000 ettari, da un’altitudine minima di 244 metri fino ai 1.146 metri del Canto Alto, attraversando 11 comuni.

Più di 2.300 ettari sono coperti da boschi di latifoglie, una distesa verde che alimenta la biodiversità e contribuisce a mantenere la qualità dell’aria.

Grazie ai progetti di “citizen science” sono state rilevate oltre 550 specie, tra fauna e flora, un patrimonio che testimonia la vitalità dell’ecosistema.

A custodire tutto ciò c’è una squadra di circa 10 persone, in parte occupate part-time, che ogni giorno si dedica a manutenzione, tutela e valorizzazione.

Il Parco fa inoltre parte della Rete Natura 2000 ed è riconosciuto da Regione Lombardia come area protetta.

 

LA SEDE

Il Parco dei Colli ha sede nell’antico monastero di Valmarina, un complesso di origine benedettina, sottoposto a un ampio intervento di restauro completato nel 2008. Situato nella valle omonima - così chiamata per l’abbondanza di acque - il monastero fu edificato tra il 1146 e il 1153 accanto a una chiesa rurale preesistente, dedicata a Santa Maria. La sua storia racconta i mutamenti del territorio: sul finire dell’Ottocento, ormai trasformato in cascina, passò ai Conti Moroni di Stezzano. Nel 1987 divenne patrimonio del Parco, istituito dieci anni prima per volontà dei 10 Comuni (Almè, Bergamo, Mozzo, Paladina, Ponteranica, Ranica, Sorisole, Torre Boldone, Valbrembo e Villa d’Almè) insieme alla Provincia di Bergamo. Da allora Valmarina è il cuore operativo dell’ente: non solo sede amministrativa, ma anche luogo simbolico, in cui si intrecciano memoria storica, tutela ambientale e attività di educazione.

 

Ottobre 2025

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