A Venezia il meeting internazionale promosso da Promopaglia e Esba
Si è svolto a Venezia, dal 15 al 19 giugno scorsi, per la prima volta in Italia, il convegno ESBG2017, (European Strawbale Gathering), il più importante evento internazionale dedicato ai professionisti del settore delle costruzioni in paglia.
Organizzatrice dell’evento è stata Promopaglia, l’associazione italiana nata con l’intento di promuovere e divulgare le pratiche e l’utilizzo della paglia nelle costruzioni.
Gli “European Strawbale Gathering” si svolgono con cadenza biennale sin dal 1999 e dopo ESBG2015 di Parigi è stato il turno dell’Italia con ESBG2017. Il motto scelto per l’evento italiano è: what does straw mean? Vale a dire, cosa significa “paglia”? Un titolo che rievoca la sfida. Una sfida, impegnativa, quella di proporre un cambiamento, a partire dalla paglia.
Promuovere un punto di vista diverso, nuovo, innovativo che si carica di concetti quali il riuso, il riciclo, la rinnovabilità e l’economia circolare.
Il convegno
Il meeting di Venezia ha chiamato a raccolta artigiani, costruttori, progettisti, appassionati di costruzioni in paglia nonché le persone che già abitano edifici in legno e paglia, provenienti da tutta Europa. Obiettivo dell’ESBG è quello di promuovere le realtà e le pratiche edilizie in paglia più diffuse in Europa, favorendo il matching tra domanda e offerta, tra sviluppo/ricerca e mercato.
Sono stati intensi giorni di confronto e riflessione collettiva sul ruolo che le tecniche costruttive collegate all’utilizzo della paglia e dei materiali naturali possono ricoprire, in un nuovo paradigma che collega sostenibilità e progresso tecnologico, rispetto delle norme e proposta concreta di cambiamento.
Il programma ha visto l’avvicendamento di sessioni frontali, tavole rotonde, workshop, visite a edifici di paglia costruiti in tutto il Veneto.
Sì è inoltre concluso con la premiazione dei vincitori del primo concorso internazionale “1000 edifici per 1000 comuni” rivolto a giovani professionisti che si sono misurati sulla proposta progettuale collegata alla riqualificazione di un edificio pubblico, in legno e paglia, nel Comune di Caino (Bs).
Momento pregnante della cinque giorni è stata certamente la tavola rotonda dal titolo “Dal campo alla Casa (From field to build)”, che ha approfondito il tema dell’abitare come snodo primario del rapporto organico tra la persona e l’ambiente.
Moderati dal giornalista Maurizio Melis, i relatori hanno proposto il loro punto di vista sul ruolo della casa come fulcro della società, motore locale di microeconomia emergente esportabile e ripetibile.
Di particolare importanza la presenza di Formedil, ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia, nella persona del direttore della Scuola Edile di Bergamo, il dottor Fabrizio Plebani, che ha rimarcato l’importanza della formazione delle future maestranze sui temi delle costruzioni naturali.
L’evento è stato patrocinato dalla Regione Veneto e da diverse realtà non solo italiane che lavorano nell’ambito della sostenibilità quali ESBA, Banca Etica, SlowFood, Formedil, ANPCI, Legambiente ANAB, Green Building Council Italia, Forum italiano della calce. Infine, principale promotore italiano è stato Promopaglia (www.promopaglia.it), un’associazione di professionisti, imprese artigianali e industriali, istituti di ricerca, nata dalla comune esigenza di promuovere la cultura della paglia in Italia con iniziative nel campo della divulgazione, della ricerca e dello sviluppo di tecniche e pratiche nel campo dell’architettura e dell’ingegneria che abbiano al centro l’utilizzo di questo materiale, oggi poco valorizzato, ma di estrema sostenibilità economica sociale e ambientale.
Costruire in paglia
La costruzione di edifici in balle di paglia risale alla fine del 1800, quando negli Stati Uniti, in Nebraska, dove i terreni erano poveri di pietre e non vi erano alberi, la paglia era l’unico materiale utilizzabile per la costruzione di edifici. I primi edifici in balle di paglia in Europa furono costruiti per fini commerciali a partire dal 1989. Oggi le costruzioni in paglia sono capillarmente diffuse in tutta Europa e in Italia si contano oltre 600 edifici.
Quali vantaggi
La paglia è un ottimo materiale isolante e uno scarto della lavorazione agricola, quindi reperibile in grandi quantità a basso costo. Utilizzare la paglia per costruire la propria casa significa:
> non impegnare risorse naturali per la realizzazione di nuovi prodotti da costruzione;
> ridurre i costi di costruzione dell’edificio;
> abitare un edificio salubre, libero da muffe e umidità; evitare il contatto con prodotti di sintesi dell’industria chimica e in genere con i derivati del petrolio;
> ottenere un azzeramento dei consumi per riscaldamento e un notevole incremento del comfort interno;
> disporre di un edificio antisismico e resistente al fuoco (la paglia pressata non brucia!)
> fare un dono ai propri figli: nessuna discarica sarà necessaria per smaltire la costruzione alla fine della sua vita utile.
Gli impianti elettrico ed idraulico sono realizzati in modo tradizionale. L’impianto di riscaldamento è quasi sempre superfluo ma può essere realizzato con una stufa (fino a 150 mq circa) o con metodi convenzionali.