feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Alimentazione e educazione. Ogni età ha il suo cibo

alimentazione ed educazione

Occorre rispettare le progressive tappe dello sviluppo del bambino.
Nei primi anni prediligere latte, vegetali e omogenizzati per un equilibrio più armonico

L’alimentazione non è solo collegata alla crescita e alla salute, ma anche all’educazione: l’alimentazione fornisce la sostanza da cui, per così dire, lo “scultore” modella la sua opera d’arte, cioè gli organi. E come lo scultore deve contare su di un materiale adatto per la sua opera, così anche la qualità del cibo è presupposto per la sana formazione degli organi.

La composizione e la qualità del cibo devono corrispondere alla natura delle forze formative che si trasformano a seconda dell’età del bambino. Come l’educazione deve rispettare le progressive tappe del divenire del bambino, lo stesso deve fare l’alimentazione. Nel primo settennio il bambino è dedito alla costruzione del proprio organismo, in particolare alla formazione del cervello e del sistema nervoso. Questo vale soprattutto per il periodo dell’allattamento e per l’anno successivo. Durante questo tempo di sottile elaborazione il bimbo ha bisogno di tranquillità e di pace. Il sonno predomina rispetto alla veglia e in questa fase l’alimentazione sarà semplice e senza effetti eccitanti.

Componenti essenziali del regime alimentare sono, accanto al latte, i cereali, frutta e verdura in forma facilmente digeribile come gli omogeneizzati. Il lattante può opporre al cibo poca forza propria. Il latte materno è un dono per lui ne lascia fluire l’azione dinamica quasi inalterata nel suo organismo. Già dopo pochi mesi il bambino sviluppa un’attività propria nei confronti del cibo. Allora si comincerà a offrirgli in misura crescente frutta, verdura, cereali e latte vaccino, facendo attenzione a calibrare correttamente le proprietà nutritive degli alimenti per evitare casi di sottonutrizione o sovralimentazione. In questo secondo caso, da noi più diffuso, le forze dell’organismo infantile vengono da un lato impegnate oltre misura, mentre dall’altro non vengono favorite nei loro bisogni. In questo caso gli organi diventano troppo massicci e l’individualità del bambino non riesce a svilupparsi correttamente.

È l’eccesso di carne che porta alla formazione di una struttura organica grossolana, dotata di insufficiente capacità di reazione e di coordinamento. Nel primo settennio di crescita del bambino, il consumo di latte e di vegetali favorisce invece una più equilibrata formazione del corpo e della personalità dato che in modo altrettanto armonico ne saranno state stimolate le componenti.

 

Dicembre 2014

Articoli Correlati

A Brescia la rete Cauto rinnova e amplia l’accordo: solidarietà tra dipendenti come...
Come le città europee si stanno preparando ad affrontare l’estate più calda di sempre “...
Con Coesi e Confcooperative a Strasburgo per rafforzare ecosistemi territoriali che...