Il Comune di Brescia e la rete di partner del progetto hanno presentato gli impegni per una food policy efficace e integrata
Una sana alimentazione è uno dei veicoli principali per un’efficace prevenzione: mangiar bene, prestando attenzione alle proprietà nutritive del cibo assunto e alla sua salubrità è un primo decisivo passo verso uno stile di vita più salutare.
Fare prevenzione in vista di una migliore qualità della vita è stato l’elemento cardine attorno a cui si è strutturato il progetto “AliMENTarsi - Impariamo mangiando” che si è articolato nei sei mesi dell’esposizione universale in una settantina di iniziative dislocate sul territorio di Brescia e provincia.
Il tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” ha rappresentato per Brescia l’occasione di ripensare all’alimentazione - in particolare quella scolastica - nella sua complessità: dalla sua relazione con il territorio al rapporto sociale e personale con i cibi, dalla filiera produttiva e distributiva degli alimenti, alle pratiche alimentari.
Da tale complessità ha preso il via il progetto “AliMENtarsi - Impariamo mangiando”, promosso dal Comune di Brescia, ente capofila e regia del progetto.
A coordinare le diverse fasi di sviluppo un Comitato di gestione in cui hanno operato i dirigenti di diverse aree di competenza comunale e professionisti di enti pubblici, privati e non profit, in rete per un partenariato comprendente ben 18 realtà.
La forza dello stare in rete per una città più intelligente
Diciotto partner in tutto che grazie al lavoro di concertazione del Comune di Brescia, forte centro propulsore del progetto, si sono impegnate a titolo completamente volontario nelle diverse iniziative.
Due università, tre tra le più grandi società della ristorazione italiana (Camst, Cir Food, Gemeaz), dodici associazioni e realtà operanti nel terzo settore hanno lavorato in sinergia nella piena condivisione degli intenti di AliMENtarsi in un’ottica di co-progettazione, a cominciare dalla primavera del 2014 e poi via via più intensamente dall’autunno 2014.
«Due sono stati gli elementi di successo del progetto: l’importanza e l’efficacia di una rete che ha condiviso gli obiettivi progettuali senza alcun cedimento di fronte alle difficoltà, collaborando in modo puntuale per quasi 24 mesi - afferma Nora Antonini, coordinatrice del progetto per conto del Comune di Brescia -. In secondo luogo il fatto che siamo riusciti a rivolgerci a un target vastissimo. Le attività proposte hanno coinvolto infatti bambini e adulti di ogni età, a partire dai 6 anni in su».
E il Vicesindaco Laura Castelletti, supervisore politico del progetto, assessore con delega a Expo, ha fatto emergere la lungimiranza del mettersi in rete, in un’ottica di smart city: «Quando, nella primavera del 2014, Nora Antonini mi ha illustrato questo progetto ho subito apprezzato la visione “smart” che sottendeva al modello operativo.
Al centro della sfida per la creazione di una smart city vi è infatti l’impegno per la costituzione di partenariati tra realtà diverse del territorio unite, ciascuna con la propria competenza, nell’affrontare i bisogni delle persone e nel cercare risposte, per costruire una città intelligente, sostenibile e inclusiva, attraverso l’erogazione di servizi in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini.
E, cosa fondamentale, rendendo questi ultimi partecipi e responsabili, perché non esiste una città smart senza cittadini smart. Tutto questo ha trovato piena applicazione nel progetto AliMENTarsi- Impariamo mangiando».
Le azioni del progetto
Cos’è stato dunque AliMENtarsi fino a qui? Un progetto multidisciplinare di educazione alimentare rivolto a un target ampio, fatto di laboratori, incontri informativi, percorsi formativi ed eventi dedicati ai bambini delle scuole primarie, agli insegnanti, alle famiglie e in generale alla cittadinanza.
Un progetto che sul fronte scolastico è stato sperimentato in tre scuole primarie della città individuate come campione. Informare in modo coinvolgente sui temi connessi al cibo e promuovere una educazione alimentare in un’ottica di prevenzione, è stata la finalità principe.
La ricerca scientifica ha dato il suo contributo traducendo i suoi studi e approfondimenti in discorsi accessibili a tutti, così da superare quell’asimmetria informativa che spesso è causa o alibi per stili alimentari scorretti.
Il progetto ha poi fornito gli strumenti pratici per agire i contenuti teorici dell’educazione alimentare; strumenti per bambini, famiglie, ristorazione pubblica e scuole, per superare la mancanza di conoscenza e non essere più passivamente succubi dell’offerta del mercato.
“La sfida e la laboriosità del progetto è stata quella di far emergere la complessità del fare educazione alimentare, innescando l’interesse per quegli aspetti legati al cibo che spesso non vengono tenuti in giusta considerazione, a meno che non si sia costretti a farlo per l’insorgere di un problema di salute - mette in evidenza Livia Consolo, co-ideatrice del progetto e membro del comitato di gestione -.
Complessità che deriva anche dai numerosissimi aspetti che ruotano attorno al cibo: dalla sostenibilità ambientale a quella sociale (risvolti sul lavoro dell’uomo e sulla sua salute), dal suo ruolo socializzante e di incontro tra culture, al suo essere memoria della tradizione di un luogo - continua Livia Consolo -. A noi interessa educare all’adozione di pratiche alimentari salutari non nell’emergenza, ma nella quotidianità”.
Ben oltre Expo…
Il progetto, prossimo alla sua conclusione, ha voluto lasciare un segno che andasse oltre la contingenza di Expo.
Un’intenzione che si è manifestata sin dalla sua stessa strutturazione: dal coinvolgimento diretto degli attori della ristorazione collettiva, connettendoli con le esperienze di studio e ricerca universitaria, alla promozione di una sana alimentazione che integrasse casa e scuola.
Un’intenzionalità che ha trovato piena espressione nel convegno organizzato per la mattinata del 9 dicembre “Alimentarsi: Comune e famiglie insieme”, presso l’Auditorium di Santa Giulia in via Giovanni Piamarta 4 (Brescia).
Al centro del convegno la presentazione delle “Linee guida della sana alimentazione per i cittadini bresciani”, quale lascito del progetto per il futuro; un lascito che definisce gli orientamenti del Comune di Brescia in materia di cibo, secondo i principi della sana alimentazione, della prevenzione delle più diffuse patologie metaboliche e della sostenibilità ambientale.
Un convegno che oltre a essere l’ideale momento culminante e conclusivo di “AliMENTarsi”, ha voluto gettare le basi per un cambiamento che già ha cominciato a innescarsi. Presenti al convegno autorevoli rappresentanti di Università ed Enti impegnati nella trasmissione e gestione dei principi di food policy ribaditi dalla Carta di Milano.
L’impegno del Comune il compito delle famiglie
Con la definizione delle Linee guida il Comune si impegna a promuovere ulteriormente la qualità della ristorazione pubblica.
La domanda di fornitura di pasti andrà verso una sempre maggiore adesione a principi di sostenibilità ambientale, di valorizzazione delle risorse territoriali e di riduzione dello spreco di cibo in qualsiasi forma.
Il Comune inoltre si impegna a individuare, insieme alle istituzioni scolastiche e sanitarie, le forme opportune di continuità di una corretta alimentazione tra scuola e famiglia per fare prevenzione a partire dalla nuove generazioni.
«Ciò che auspichiamo e che cercheremo di realizzare è che il progetto allunghi i suoi effetti dentro la città e non solo per quanto riguarda la ristorazione scolastica - queste le parole di Felici Scalvini, assessore con delega alle politiche per la famiglia, la persona e la sanità e sovrintendenza ai servizi sociali, al rapporto col terzo settore e associazionismo, alla ristorazione e ai trasporti sociali-.
Le buone pratiche sperimentate verranno riproposte, riviste e rinnovate al fine di aumentare la consapevolezza circa i benefici della sana alimentazione, la conoscenza di un consumo corretto e consapevole, la divulgazione dei risultati della ricerca scientifica e la riduzione di ogni forma di spreco. Lavoreremo affinché un buon modo di alimentarsi entri nel costume quotidiano dei nostri cittadini e divenga un patrimonio consolidato delle nuove generazioni».
Quindi un impegno che vede Comune e famiglie alleati per il futuro delle nuove generazioni, come responsabilità condivisa tra spazio pubblico e privato perché il cibo - prodotto rispettando la terra e trasformato correttamente dall’uomo - possa continuare ad essere risorsa di benessere e socialità.
Angela Garbelli
Il programma del Convegno "Alimentarsi a Brescia: Comune e famiglie insieme"
9 Dicembre 2015 > ore 9.30 / 12.30, Auditorium di Santa Giulia, Via Piamarta, 4 Brescia
Presentazione delle Linee guida della sana alimentazione per i cittadini bresciani, nate dal progetto di educazione alimentare “AliMENTarsi - Impariamo mangiando”.
Introduce
Luisa Monini Brunelli > Medico e giornalista scientifico
Saluti di Laura Castelletti > Vice Sindaco
Felice Scalvini > Ass. Servizi Sociali e Ristorazione Socio-scolastica
Intervengono
❚ Nora Antonini
Responsabile progetto “Alimentarsi-Impariamo Mangiando”
❚ Livia Consolo
Coideatrice del progetto e consulente
❚ Barbara Zanini
Università degli Studi di Brescia
❚ Pierluigi Malavasi
Direttore Alta Scuola per l’Ambiente Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Brescia
❚ Daniela Speziani
Associazione Priamo & Memorial Marilena
❚ Sergio Pecorelli
Rettore Università degli Studi di Brescia
❚ Lucio Lucchin
Università di Padova Scuola di specializzazione in Scienza dell’Alimentazione
❚ Francesca Forno
Osservatorio CORES Università degli Studi di Bergamo
❚ Patrizia Galeazzo
Responsabile Progetto Scuole Padiglione Italia Expo 2015
❚ Ottavio Di Stefano
Presidente Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Brescia