Il 22 marzo Giornata mondiale dell’Acqua, all’insegna di “Nature for Water". Le iniziative messe in campo da UniAcque: convegno istituzionale ed educazione scolastica
Appuntamento importante da segnare in calendario: come ogni anno, il 22 marzo si tengono le celebrazioni della Giornata mondiale dell’Acqua, una ricorrenza istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite per la promozione, la valorizzazione e la tutela della risorsa idrica, l’oro blu del pianeta.
Ogni Paese membro è chiamato a partecipare con progetti e iniziative di vario tipo, soprattutto per divulgare alla cittadinanza l’importanza di questa risorsa, senza la quale le nostre vite semplicemente non esisterebbero. Eppure, nel mondo, ancora due miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile, un dramma che necessita di soluzioni immediate.
L’obiettivo è quello di garantire la disponibilità di acqua potabile e l’abbassamento del livello di inquinamento delle acque entro il 2030. Il tema di quest’anno, per iniziare a proporre soluzioni efficaci e dare inizio a un fruttuoso dibattito, è “Nature for Water”: cercare di risolvere i problemi riguardanti la risorsa idrica puntando non a chissà quali avanzate tecnologie, ma sfruttando gli strumenti che la natura stessa ci offre.
Piantando nuove foreste e ripristinando le zone umide si possono, per esempio, contrastare i fenomeni come la siccità, le piene (dovute spesso a terreni privi di vegetazione) e l’inquinamento delle acque, peggiorato dallo stato di degrado in cui versano fiumi e laghi nel mondo.
Il convegno e la didattica
UniAcque S.p.A., l’operatore bergamasco di gestione e distribuzione dell’acqua che serve ben 180 comuni nella bergamasca, per un totale di circa 810 mila utenti, non può certo restare indifferente a un simile appuntamento di sensibilizzazione: da diretto protagonista organizza proprio per la Giornata mondiale del 22 marzo un importante convegno dal titolo “Governare l’acqua, gestire il sistema. Siccità: tempo scaduto. Focus sul sistema idrico bergamasco”.
Un’occasione per approfondire temi come lo stato delle acque nella bergamasca, la gestione dell’acqua nei siti industriali, le politiche di risparmio e tutela ambientale, l’acqua in ambiente carsico e molto altro. L’appuntamento è dunque per giovedì 22 marzo 2018, a partire dalle 8.30 presso la Fiera di Bergamo. Tra i numerosi relatori, interverranno ospiti di realtà quali il Consorzio di Bonifica, Arpa, Confindustria, Coldiretti, Ufficio d’Ambito di Bergamo.
L’impegno di UniAcque non si limita però solo alla parte istituzionale. Già da gennaio è in atto (e lo sarà fino ad aprile) presso alcune scuole, un progetto in collaborazione con Cea Servizi onlus, intitolato “Acqua azzurra, acqua chiara”.
Il suo scopo è quello di educare le nuove generazioni (in particolare 820 studenti di 37 classi di 11 comuni della provincia) a un uso rispettoso e consapevole del nostro oro blu, al fine di limitare gli sprechi e l’inquinamento delle falde attraverso slide, video, confronti e giochi. Ciascuno di noi difatti, a casa, può contribuire con piccoli gesti a fare la differenza per limitare consumo e sprechi.
L'impegno di Uniacque
La Giornata mondiale dell’Acqua del 22 marzo serve a valorizzare a 360° la risorsa idrica come bene universale e indispensabile.
Ecco come UniAcque la gestisce sul nostro territorio: dopo averla prelevata da sorgenti e pozzi e messa a disposizione degli utenti per l’uso quotidiano, viene recuperata per essere consegnata, attraverso la rete fognaria, agli impianti di depurazione che la trattano e la purificano.
Così l’acqua torna nell’ambiente, pulita e pronta per iniziare un nuovo ciclo. E per assicurare la potabilità dell’acqua dei rubinetti di casa, essa è tenuta costantemente sotto controllo grazie alle più sofisticate tecnologie. Per il periodo 2018/2022 UniAcque prevede l’investimento di 108 milioni di euro per la gestione e manutenzione del servizio idrico a Bergamo e provincia.
Lorenzo Dell’Onore
UniAcque ha un’importante comunicazione per l’utenza: dal 1 gennaio 2018 l'Autorità di regolazione ha introdotto due nuove componenti tariffarie, che i consumatori troveranno in bolletta. Si tratta delle componenti denominate UI2, pari a 0,9 centesimi per metro cubo, e UI3 corrispondente a 0,5 centesimi per metro cubo.
Queste componenti, unitamente alla UI1 già in vigore da qualche anno (per sostenere le popolazioni colpite da eventi sismici) saranno sommate alle tariffe attualmente in vigore per i consumi maturati dal primo gennaio di quest’anno.
I ricavi ottenuti dalla componente UI2 confluiranno in un’apposita cassa nazionale (CSEA), da cui verranno attinte le premialità destinate alle migliori aziende italiane di gestione del servizio idrico, nell’ottica di una vera e propria promozione e incentivo al miglioramento della qualità contrattuale come garanzia per i cittadini. La UI3 servirà invece a finanziare il cosiddetto “Bonus idrico”, previsto per i soggetti che versano in disagio economico-sociale.
In questo modo UniAcque si adegua alle direttive nazionali di ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ex AEEGSI).