Acqua e cambiamenti climatici. Questo il tema del World Water Day 2020
All'acqua troppo abbondante o alla sua carenza è legato il 90% dei disastri naturali e questi fenomeni estremi si stanno intensificando a causa dei cambiamenti climatici. L'acqua, le mutazioni del clima e i loro legami inestricabili sono il tema del World Water Day 2020, la Giornata mondiale dell'acqua, istituita dopo la Conferenza di Rio su ambiente e sviluppo del 1992, che si celebra in tutto il mondo il 22 marzo di ogni anno.
Acqua, un diritto fondamentale
Nel 2010 le Nazioni Unite hanno riconosciuto il diritto all'acqua come un'estensione del primo dei diritti fondamentali, il diritto alla vita, un diritto umano universale e fondamentale che deve essere garantito a tutti senza distinzioni, non può essere revocato e non è soggetto all'approvazione degli Stati.
L'acqua potabile e per uso igienico determina infatti, più degli altri, la dignità della persona ed è fondamentale per tutti gli altri diritti umani. Eppure dal Rapporto mondiale sullo sviluppo delle risorse idriche delle Nazioni Unite presentato lo scorso anno, oltre 2 miliardi di persone vivono in Paesi a tassi di elevato stress idrico e circa 4 miliardi di persone devono affrontare gravi scarsità idriche per almeno un mese all'anno.
Tre persone su dieci non hanno accesso all’acqua potabile e sei su dieci non hanno accesso a servizi igienico-sanitari sicuri. Dal rapporto emerge anche una discriminazione nell'accesso alle risorse idriche, che vede nella categoria degli esclusi principalmente il genere femminile, le minoranze etniche, i migranti, i rifugiati.
Anche età, condizioni di salute ed economiche costituiscono fattori discriminanti. Per questo garantire a tutti l'accessibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e dei servizi igienico sanitari è anche uno degli obiettivi di Agenda 2030, ovvero gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Consumi sempre crescenti
Oggi consumiamo il 600% in più di acqua rispetto al secolo scorso e secondo l'Onu la domanda globale di acqua è destinata a crescere di circa l'1% annuo fino al 2050, in ragione soprattutto della crescente domanda a livello industriale e domestico. La carenza di risorse idriche sarà una delle principali sfide che dovremo affrontare nei prossimi anni. Chiudere il rubinetto quando laviamo i denti o fare la doccia al posto del bagno sono piccoli accorgimenti quotidiani, che però incidono meno del 4% sul nostro consumo giornaliero. A pesare davvero sono la produzione industriale e alimentare. L'impronta idrica è l'indicatore che mostra il consumo di acqua dolce da parte di un individuo, di un'attività o di una comunità.
Si stima ad esempio che per essere prodotta, una maglietta richieda quasi 3mila litri di acqua mentre per un paio di jeans si arriva a quasi 10mila e per un chilo di carne bovina se ne consumano almeno 11mila. La Giornata mondiale dell'acqua sarà dunque l'occasione per sensibilizzare l'attenzione del pubblico sulla questione dell'acqua nella nostra epoca, sull'accesso all'acqua dolce, sull'effetto dei cambiamenti climatici e sulla sostenibilità degli habitat acquatici.
Arianna Corti
Dal 22 marzo al 6 aprile un'esposizione di quadri, sculture e disegni per raccontare l'oro blu del pianeta
In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua del 22 marzo, anche l'arte scende in campo per celebrare l'importanza dell'oro blu, la risorsa più preziosa del pianeta, e lo fa con una esposizione collettiva organizzata presso la Sala Manzù della Provincia di Bergamo curata dal Circolo Artistico Bergamasco, in collaborazione con il Consorzio di Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio. Pittura, acquarello, incisione, scultura: non ci sono limiti all'estro dei partecipanti.
All'esposizione sono infatti ammessi lavori in ciascun linguaggio artistico, a patto che si attengano al tema stabilito, cioè “Acqua e sviluppo sostenibile”. Ispirata all'enciclica di Papa Francesco Laudato Sì, la collettiva vuole quindi essere un'occasione - pennelli in mano - per raccontare l'acqua quale elemento di vitale importanza per la terra, per gli ecosistemi naturali, per lo sviluppo umano e per la produzione di energia, ma anche acqua quale indispensabile materia prima da tutelare nelle sorgenti, nei fiumi, nei laghi e nei mari. Ciascun artista potrà esplorare il tema secondo la sua sensibilità, proponendo la visione personale di un tema collettivo e comunitario.
Come ha fatto Colomba Paris, artista bergamasca che prenderà parte alla mostra con il suo dipinto intitolato “Fanciulle alle terme”, nel quale ha voluto rappresentare il senso di pace e libertà connesso all'acqua che scorre, con una raffigurazione bucolica ed evocativa di due giovani donne sul ciglio di una cascata (foto).
La mostra collettiva aperta al pubblico dal 22 marzo al 6 aprile (ogni giorno dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19); l'inaugurazione, invece, si terrà mercoledì 18 marzo alle 18.
Per informazioni: www.circoloartisticobergamasco.it