Domenica 3 luglio si è svolta la manifestazione “Abbraccio delle Mura” per sostenere Bergamo e sprigionare un gesto d’affetto
Cosa c’è di più bello di un abbraccio? 11.507 abbracci, in verità! È questo il numero di persone che ha partecipato domenica 3 luglio all’evento “Abbraccio delle Mura”.
La manifestazione è stata ideata per promuovere la Candidatura delle Mura di Bergamo alla lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco ma, per farlo in grande stile, è stato interpellato niente di meno che il Guinness World Record.
Due gli abbracci da record che i bergamaschi (e non solo) hanno cercato di battere sfidando le lunghe attese ai banchi del check-in e la calda temperatura estiva: l’abbraccio a staffetta e l’abbraccio di coppia.
Il primo consisteva nel disporsi uno di fianco all’altro di modo che partisse un abbraccio “a catena” con il primo della fila che abbracciava il secondo che abbracciava il terzo e così via.
Il secondo consisteva in un abbraccio sincronizzato: ogni persona del cerchio esterno delle mura doveva abbracciare la persona che stava dinanzi a sé, disposta nel secondo anello, quello più interno, per un tempo di 10 secondi.
Per l’abbraccio di coppia si è mandata tutta la documentazione a Londra, sede del Guinness, e non resta che aspettare il verdetto definitivo della validazione del record, solo allora si potrà festeggiare la vittoria sul Perù che nel 2012 ha vinto il record con 10.738 persone.
È stata invece subito festa sia degli organizzatori dell’evento - Comune e Provincia di Bergamo, in collaborazione con Turismo Bergamo - che dei presenti, per la vincita del record di abbracci a staffetta: con 1.251 persone si è battuto il record cinese di 960 persone (raggiunto soltanto un mese e mezzo fa).
Una vittoria è pur sempre una vittoria, ma l’Abbraccio delle Mura è stato molto di più. Innanzitutto solidarietà grazie a tutti i volontari che hanno preso parte a questa grande impresa, ma anche un gesto di pace e di amore verso il proprio Paese e la propria città. È stato una festa che ha unito migliaia di persone, tutti stretti fianco a fianco con un solo scopo: sprigionare un gesto d’affetto, condividerlo con il mondo e sostenere Bergamo.
La giornata è stata lunga e dopo le 20 la gente ha iniziato a scemare, ma nonostante la stanchezza trapelasse dal viso di tutti, ciò che veramente brillava erano i sorrisi, l’entusiasmo di una giornata da ricordare. Abbracci e sorrisi, ecco cosa è stato il 3 luglio a Bergamo.
Laura Landi
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