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Libera la mia luce. Scrittura creativa e conoscenza interiore

Libera la mia luce. Scrittura creativa e conoscenza interiore

Un cerchio della fiducia tutto al femminile per conoscere e conoscersi

Cosa porta delle donne di età diverse, diversa estrazione sociale, gusti, amicizie, interessi a riunirsi, raccontando le proprie storie, fatte di esperienze, gioie, dubbi, incertezze e paure? Ce lo raccontano Suzanne Halvardsson e Mirka Bordegari, due personalità frizzanti e diverse, unite da un’amicizia rara e ideatrici del progetto “Libera la mia luce”.

L’amicizia tra donne è un legame che va guardato sempre con ammirazione e attenzione, consapevoli di quanto sia forte, ma delicato al tempo stesso, proprio come lo sono le donne. Proprio come sono Mirka, ex insegnante di scuola primaria con un percorso attivo nel mondo del teatro e della danza educativa, curatrice di eventi e manifestazioni, e Suzanne, insegnante di yoga, con un passato nel mondo della moda che l’ha portata nelle grandi metropoli del mondo. È il legame che unisce queste due donne alla base della realizzazione di questo progetto, che coinvolge donne pronte a mettersi in gioco e a raccontarsi, l’azione più difficile che si possa fare. Sì, perché raccontare storie o parlare di fatti esterni a noi è facile, ma parlare di sé, svelarsi o mettersi a nudo, anzi come dice Suzanne “smutandarsi”, è molto difficile, specialmente se l’ambiente sociale ci carica di mille sovrastrutture e aspettative. L’essere donna è un insieme di ruoli dai quali non si esce mai: madre, moglie, figlia, sorella, amante, amica.

Ci si ritrova a essere le attrici di se stesse, finendo per assomigliare alla maschera che si indossa nella quotidianità, a tal punto da non sapere più come ci si sente senza. L’iniziativa “Libera la mia luce” è stata ispirata dal progetto “Heal my voice”, ovvero “Guarisci la mia voce”, realizzato in Svezia e negli Stati Uniti. Le partecipanti hanno intrapreso un’avventura di racconto di sé che ha portato alla scrittura di un libro, un insieme di racconti che racchiudono tutta l’energia e la bellezza degli incontri precedenti. «L’obiettivo strumentale -affermano Mirka e Suzanne- è proprio il libro, la sintesi di tutte le storie che emergono nel corso dei nove mesi di elaborazione, comunicazione e scoperta dell’altra, ma soprattutto di sé». La finalità però è molto più profonda: è un cercare di riconoscersi e ritrovarsi a prescindere dai ruoli che nella vita siamo chiamati a interpretare; è un prendere fiato per liberare la propria autenticità e divenirne consapevole.

Oltre a Mirka e Suzanne fanno parte del team di “Libera la mia luce” esperte come la Dottoressa Ludovica Danieli, laureata in Scienze Sociali e curatrice di testi, Francesca Pontoglio, psicologa e specializzanda in psicoterapia rogersiana (approccio che considera l’uomo dotato dei mezzi per comprendersi e cambiare atteggiamento verso gli altri, ma anche verso se stesso) e Paola Spanevello, diplomata fashion designer, disegnatrice tessile ed esperta di Arteterapia. Le donne che lo scorso ottobre hanno scelto di intraprendere quest’avventura, fatta di incontri a cadenza mensile, nei quali l’arte terapia e la danza creativa aiutano ad esprimersi e a mettersi in gioco, diverranno le autrici di un libro che racconta l’incredibile storia di cui sono tutte protagoniste.

Ma il vero obiettivo è il percorso stesso e il filo conduttore che lo rende possibile è la fiducia verso le altre partecipanti, che di riflesso viene rivolto su di sé: fiducia nelle proprie capacità, nel proprio modo di essere ed esporsi, in ciò che si ha il coraggio di dire o non dire. Il silenzio, infatti, è un’altra componente di questi incontri, perché per sapersi ascoltare è necessario imparare a stare in silenzio insieme, considerando l’opportunità di aprirsi e liberare la mente, eliminando barriere e pregiudizi, il primo passo insomma per togliersi la maschera. La sinergia scaturita già durante il primo incontro testimonia le potenzialità dell’energia femminile, che spesso ha solo bisogno di trovare un terreno per aprirsi e liberarsi.

La partecipazione è aperta a chiunque provi il desiderio di intraprendere un percorso, non facile ma estremamente utile, che richiede forza e determinazione e porterà a una crescita personale significativa. Il progetto “Libera la mia luce” si articola in una serie di incontri per conoscere e conoscersi, imparando a comunicare e ascoltare, basandosi sulla fiducia e sul rispetto reciproci, ricordando che il punto di partenza per qualsiasi azione siamo noi stesse, artefici del nostro percorso di vita e della storia che lo descrive.

Elena Pagani

Marzo 2015

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