Avviata in tutti i plessi scolastici la raccolta permanente dei tappi di sughero e di plastica a favore dell’associazione Persone Down.
La raccolta scarpe esauste avverrà una tantum
Nella città di Romano di Lombardia, nella bassa bergamasca, sono presenti ben 7 plessi scolastici afferenti a due Istituti Comprensivi, l’Istituto Fermi e l’Istituto Rubini, che contano in tutto 83 classi per un totale di 1600 studenti tra elementari e medie.
È sempre sulla bocca e nelle effettive intenzioni di tutti l’idea di partire dalle nuove generazioni, investire sui più giovani, educare i più piccoli e potremmo citare molti altri slogan o buoni propositi, molte volte autentici, che vanno in questa direzione. La sfida vera e più complessa è però quella di realizzare attività formative e iniziative che abbiano non solo valore simbolico, ma che si traducano in pratiche costanti e che modifichino abitudini radicate, tra i giovani ma anche nelle loro famiglie e nella società.
Grazie alla collaborazione tra Comune di Romano, associazione Festival dell’Ambiente, infoSOStenibile, La Terza Piuma, Associazione Italiana Persone Down (Aipd) e G.eco, e naturalmente i due Istituti scolastici insieme a tutti i loro alunni e alunne, è stato possibile introdurre dall’autunno 2023 una raccolta differenziata particolare, permanente e diffusa in tutti i plessi e in tutte le classi di Romano e anche del vicino comune di Cortenuova. Un progetto che pertanto ha una portata sistemica e intergenerazionale, non solo simbolica, capace di raggiungere un'efficacia comunicativa, di sensibilizzazione e di impatto reale, che ci auguriamo sia determinante e possa proseguire negli anni in modo sempre più capillare e coinvolgente.
Da scarto indifferenziato a risorsa ambientale ed economica
Ci sono materiali di scarto che per comodità - o pigrizia - oppure per effettiva impossibilità di essere raccolti in modo differenziato, finiscono nei ciclo dei rifiuti destinati agli inceneritori o comunque alla sezione indifferenziata, quindi non riciclabili in alcun modo.
È il caso del sughero usato per i tappi delle bottiglie, che viene comunemente buttato quando invece questo materiale può risultare molto prezioso: per l’ambiente, in quanto può venir riutilizzato per una serie di nuovi prodotti, tra cui alcuni materiali per l’edilizia, ma anche per la solidarietà, in quanto può fornire un contributo economico vitale per associazioni di volontariato, come l’Aipd, Associazione Italiana Persone Down che da anni si occupa di questa raccolta a livello provinciale.
Altro rifiuto, che solitamente non ha altra destinazione che lo scarto indifferenziato, sono le scarpe: dopo che le si è utilizzate al meglio, dopo che le si è passate o ricevute da parenti o amici quando ancora in buono stato, dopo aver valutato anche i tradizionali canali di raccolta per persone bisognose, spesso non c’è altro da fare che gettarle indistintamente con tutti gli altri rifiuti. Effettivamente c’è anche chi, senza tanti scrupoli e senza stare a fare tutti questi passaggi, ogni anno compra e cambia varie paia di scarpe liberandosi velocemente di quelle precedenti: in questo caso il problema è un consumismo irresponsabile, voluto o indotto dalla moda, ma pur sempre irresponsabile e intollerabile. A parte questa precisazione, qualunque sia l’atteggiamento personale, anche riciclare le scarpe può valere come recupero di risorsa ambientale e in parte anche economica: la gomma delle suole difatti può essere utilizzata da alcune aziende specializzate che riciclano la materia per realizzare i tappeti antitrauma nei parchi giochi, per evitare cadute rovinose ai bambini che giocano con altalene o castelletti. In questo caso è l’associazione Terza Piuma di Bergamo che da alcuni anni raccoglie scarpe per fornirle alle aziende che ne recuperano e riutilizzano la gomma.
Infine i tappi di plastica: fortunatamente, per la plastica ogni comune effettua la raccolta differenziata, porta a porta nelle case o nei bidoni dedicati. Pertanto nessun problema nel continuare a smaltirli insieme a tutto il resto della plastica. Tuttavia, i tappi di plastica di bottiglie ma anche i tappi di tantissimi altri barattoli e prodotti, contenendo una certa concentrazione di materia, vengono raccolti da alcune associazioni di volontariato perché le aziende che li riciclano versano un contributo economico sulla base dei quintali di tappi raccolti a livello provinciale.
Anche in questo caso, seppur con un “valore” economico inferiore rispetto ai tappi di sughero, l’associazione Aipd riesce a far tesoro di questo contributo per rientrare parzialmente rispetto al costo dei progetti di sostegno alle persone con sindrome di down e alle loro famiglie.
Scarpe esauste, tappi di sughero e tappi di plastica sono dunque un esempio di come, all’interno della miriade di rifiuti che produciamo nella nostra società troppo sbilanciata sul lato dei consumi, si possano invece attivare dei sistemi di recupero di materia in modo da non estrarre dall’ambiente e dal nostro pianeta ulteriori risorse e materie prime, sempre più scarse e non rigenerabili naturalmente.
Scarti che diventano nuova materia e danno vita a nuovi prodotti, con il doppio vantaggio di non ingolfare né aumentare i costi di smaltimento dei rifiuti e il relativo inquinamento che ne deriva. Un concetto semplice ma che spesso è difficile da tradurre in pratica, perché mancano alcuni anelli della catena per creare occasioni di incontro tra i vari soggetti di questa virtuosa filiera di recupero, che va dalle famiglie alle associazioni di volontariato, dalle scuole e dai comuni a chi veicola queste informazioni e soprattutto a chi possa coordinare e mettere in connessione questi elementi e farne una pratica di senso, oltre che di “logistica”.
Sebbene a ottobre il Festival della SOStenibilità di Romano programmato in piazza e nel centro storico sia stato annullato per minaccia di maltempo, l’aver impostato e attivato nelle settimane precedenti questa attività con le scuole e le tante realtà coinvolte ha fatto sì che non siano mancati i risultati, sia in termini di raccolta di numerosissimi sacchi di scarpe e di tappi di sughero e plastica, sia soprattutto in termini di progettualità capace di unire la collaborazione dei tanti singoli partecipanti, apparentemente disgiunti, a un obiettivo comune ambizioso, solidale e di lungo periodo, che prosegue ben oltre la singola manifestazione e di cui i cittadini e gli studenti di Romano possono sentirsi sicuramente orgogliosi.
Diego Moratti