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Patate: bollite, fritte, arrostite o saltate?

Patate: bollite, fritte, arrostite o saltate?

Migliaia le varietà: a pasta bianca, gialla, la Rossa e la Novella

La patata è un tubero commestibile ottenuto dalle piante della specie “Solanum tuberosum”, molto utilizzato a scopo alimentare: è il “cibo dei poveri”, alimento perfetto perché facile da coltivare, conservare e mangiare. Ha migliaia di varietà ed è il quarto alimento più diffuso al mondo.

Originaria del Perù, della Bolivia, del Messico e del Cile, la patata arriva tardi in Europa e si afferma solo con la fine del secolo XVIII, quando diviene l’alimento fondamentale nell’alimentazione delle classi umili.
Oltre alle vitamine, ai minerali e alle fibre, le patate contengono svariati composti fitochimici, quali i carotenoidi ed i polifenoli. Hanno proprietà energetiche, protettive sulle mucose gastriche, diuretiche ed emollienti. La buccia della patata contiene circa la metà delle fibre, ma più della metà delle sostanze nutritive sono contenute nella polpa. Quando l’acquistate sceglietela con la buccia intatta, integra e priva di macchie e grinze, senza germogli e spaccature.

Come molte Solanacee, per esempio il pomodoro, la patata contiene diverse tossine, soprattutto nelle parti verdi, nei fiori e nei germogli. Occorre evitare di consumare i tuberi quando questi presentino parti verdi, perché in tal caso si rischia un’intossicazione. Per evitare questo le patate devono essere conservate al buio.
Il consumo alimentare di patate si sta progressivamente spostando da metodi di consumo diretto del prodotto acquistato fresco al consumo di prodotti industriali a base di patate (oltre 11 milioni di tonnellate l’anno). Molto popolari in Europa, le patate per gli Irlandesi sono un alimento fondamentale e ne vanno ghiotti: “Ball of flour” (palla di farina) è il miglior complimento per una patata in Irlanda. In Italia sono utilizzate per preparare gnocchi e purè, oppure accompagnano i pasti dopo essere state bollite, fritte, arrostite o saltate. Consumate senza buccia, tra i piatti regionali, ricordiamo “l’mbriulata” siciliana, la pitta pugliese e il gâteau di patate campano e calabrese. Nella bergamasca, è particolarmente nota la patata di Martinengo, una delle rare produzioni a vantare il marchio “Denominazione Comunale”. Patata a pasta bianca è caratterizzata da una particolare pastosità e un delicato sapore.

 

 
 
Dicembre 2014

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