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A scuola di buone pratiche

Mensa

Lo spreco di cibo si combatte dalle mense. Zero Waste Food, il progetto che da gennaio sensibilizza bambini e famiglie in una scuola primaria di Provaglio d’Iseo (Bs)

Il cibo è forse l’aspetto che più di tutti esemplifica le disparità a livello globale. Se da una parte centinaia di milioni di persone soffrono la fame, dall’altra nella nostra società ne abbiamo in eccesso, e una parte significativa di questo finisce sistematicamente nella spazzatura.

Non sono immuni da questo spreco nemmeno le mense scolastiche: per quanto riguarda le mense di Brescia, si è stimato che, quotidianamente, ogni bambino avanza circa un etto di cibo al giorno, destinato a essere buttato. Il dato in sé parla chiaro, ma ad aggravare la situazione si aggiunge spesso una scarsa consapevolezza dei bambini stessi riguardo al loro comportamento: infatti, circa il 70% di loro non ha la percezione di aver sprecato molto cibo. Sono proprio questi dati ad aver convinto l’associazione “5R Zero Sprechi” a dare il via a un progetto che mirasse a sensibilizzare i cittadini sul tema dello spreco di cibo.

Nasce così il progetto “Zero Waste Food”, lanciato nella scuola primaria di Provaglio di Iseo (Bs) con il coinvolgimento dell’amministrazione comunale. Lavorare nelle scuole significa poter trattare la tematica non solo con i bambini, ma anche con i genitori e gli insegnanti che li accompagnano nella crescita.

Proprio con i genitori è cominciato il dialogo sul progetto, presentando loro un questionario che permettesse di sondare la disponibilità a creare un percorso per la riduzione dello spreco di cibo, raccogliendo ampi consensi.

Il primo prodotto concreto di questa indagine è stata la consegna di una “Child Box” per ogni alunno, un contenitore dove i bambini possono raccogliere alcuni dei cibi che non mangiano in mensa, come frutta o merendine, per portarli a casa ed evitare che vengano buttati. Il cibo avanzato nel piatto invece non può essere recuperato nella stessa modalità, perciò si cercherà di prevenire l’avanzo con l’impiattamento progressivo, cioè fornendo porzioni iniziali più piccole e concedendo il bis a chi lo richieda.

Oltre a promuovere queste azioni, l’associazione “5R Zero Sprechi” si impegna in una costante opera di informazione presso la scuole, con cartelloni appesi in mensa e distribuendo depliant sul tema. Partire dalla consapevolezza di un problema – l’ingente spreco di cibo - per azioni responsabili contro lo spreco alimentare è un percorso che ha bisogno di tempo; qualche passo intanto è stato fatto: il giorno della consegna delle Child box tutte le famiglie sono passate a ritirarle; un dato sicuramente incoraggiante, a cui seguirà un monitoraggio dei risultati nei prossimi mesi.

Andea Corti

 

 

Una matita è per sempre

Ebbene sì, anche una matita può essere per sempre. Lo dimostra l’originale progetto di LAF, una società bergamasca che dal 1987 si occupa di rigenerazione di imballaggi industriali in polietilene, un’attività che permette di risparmiare notevoli quantità di CO2 ogni anno.

LAF solitamente regala per Natale, ai suoi clienti, un “progetto sociale” volto a valorizzare l’ambiente e l’importanza della sua preservazione, ma per l’ultimo periodo natalizio si è deciso di fare di più: regalare un progetto utile, e che potesse durare potenzialmente all’infinito, pensato per educare soprattutto i piccoli delle scuole primarie, che sono particolarmente sensibili alle tematiche ambientali. Si è pensato, in particolare, a un oggetto di cui i giovani studenti sono “voraci” consumatori: le matite.

Per loro sarà come un gioco. Dopo aver ricevuto in dono dai familiari o dagli insegnanti un kit comprensivo di matita, temperino e sacchettino, sarà loro semplicemente richiesto di raccogliere i trucioli e conservarli nel sacchetto, così – una volta esaurita la matita – i genitori potranno riconsegnarne i resti a LAF, che ne darà in cambio una nuova, prodotta con i trucioli consegnati da altri bambini in precedenza.

Il fusto della matita contenente la grafite è fatto con plastica derivante dalle custodie di Compact Disc: si tratta di un materiale riciclabile assolutamente atossico. Il progetto è stato pensato per l’anno scolastico 2017/2018 e ha già coinvolto oltre 3 mila studenti di diversi istituti di provincia: Cologno al Serio – dove ha sede l’azienda – Verdello, Gorle.

A Bergamo città, l’iniziativa ha coinvolto le primarie Rodari e Diaz dell’Istituto Comprensivo Santa Lucia, Da Rosciate e Ghisleri. Questo utilissimo e divertente progetto insegnerà ai bambini l’importanza dell’economia circolare, dove tutto torna nel ciclo produttivo e non viene sprecato, oltre a trasmettere loro l’importanza di partire da un piccolo oggetto di uso quotidiano, la logica del risparmio e del rispetto per l’ambiente in cui vivono: in poche parole, la magia del riciclo.

Febbraio 2018

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