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Freschi germogli: uno scrigno di salute a tavola

Freschi germogli: uno scrigno di salute a tavola

Dai benefici ai consigli di consumo e germinazione

I germogli sono semi di vegetali (cereali, legumi, ortaggi, ecc.) che possono essere utilizzati nell’alimentazione dopo un processo di germinazione.

Nonostante siano conosciuti fin dall’antichità, nella cultura occidentale non hanno mai messo radici. Da qualche tempo assistiamo a una inversione di tendenza, sempre più persone si stanno appassionando a questi alimenti “vivi e integri” ad altissimo valore nutrizionale.

Quali sono i benefici di questi vegetali?

I germogli cominciano a sviluppare le loro proprietà nutritive quando l’apice radicale fuoriesce dal seme, pur non essendo ancora commestibile in fase iniziale. Sarà sufficiente attendere una crescita maggiore per poter consumare integralmente tutto: germoglio, radici, foglie e l’eventuale seme rimanente.

Le loro proprietà sono dovute alla germinazione, grazie alla quale aumentano le difese immunitarie dell’organismo, sono quindi indicati anche per bambini, sportivi e anziani, in quanto facilmente digeribili.

Oltre a essere considerati un complemento nutrizionale alla stregua di un integratore alimentare, questi alimenti sono in grado di sostenere il corpo in situazioni particolari, quali ad esempio condizioni di stress psicofisico, debolezza, anemia, crescita, gravidanza e allattamento; aiutano a combattere il colesterolo cattivo, fortificare i tessuti muscolari e rafforzare il sistema immunitario. Indicativamente la quantità consigliata è di circa 2 cucchiai al giorno per una persona adulta e di 1-2 cucchiaini per i bambini.

Come si utilizzano in cucina?

Per quanto riguarda l’impiego dei germogli in cucina è consigliato assumerli prevalentemente crudi perché il calore distruggerebbe gran parte delle loro proprietà.

Tuttavia, alcuni germogli -come quelli dei piselli, azuki rossi, cicerchia, lenticchie, soia, grano saraceno, arachidi e ceci- devono essere sbollentati prima del loro consumo, poiché contengono sostanze dannose.

Ogni seme ha un gusto particolare, ma la maggior parte ha un sapore delicato ed erbaceo. Per questo motivo possono essere utilizzati in diverse pietanze: per arricchire insalate e verdure, farcire panini, in abbinamento a primi e secondi piatti, per realizzare salse, oppure nella preparazione del pane o saltati in padella.

È inoltre possibile ottenere dei succhi concentrati oppure aggiungerli freschi nello yogurt.

Dove si possono acquistare?

I semi da far germinare o i germogli già pronti possono essere acquistati in diversi punti vendita, come ad esempio negozi biologici, erboristerie, supermercati, negozi che vendono prodotti di agricoltura e giardinaggio: ciò che conta, però, è che siano integri, ossia che non siano stati decorticati.

 

Come si preparano i germogli in casa?

Sono davvero pochi gli elementi necessari per la nascita dei germogli: semi, acqua, aria e luce.

Come primo step è necessario procurarsi i semi ed effettuare la pre-germinazione, mettendoli in un contenitore colmo d’acqua indicativamente per 10-12 ore.

Si consiglia di cambiare più volte l’acqua di ammollo e, trascorso il tempo stabilito, di disporre i semi -senza sovrapporli- all’interno di un contenitore che consenta loro di crescere nelle migliori condizioni.

Tra quelli più utilizzati c’è il germogliatore, ma si possono utilizzare anche vasi di vetro sacchetti di canapa, scolapasta o vaschette bucherellate.

Trascorso il tempo di ammollo -durante il quale i semi andranno sciacquati ogni giorno- sciacquate nuovamente i semi, eliminate tutta l’acqua e ponete una garza alla bocca del recipiente fissandola con un elastico.

Mettete il vaso in posizione orizzontale, meglio se leggermente inclinato, in modo che i semi si dispongano sulla parete in uno strato sottile.

I contenitori impiegati dovranno essere riposti al buio per tutto il tempo della germinazione (potete coprire i recipienti con un canovaccio da cucina), mentre gli ultimi giorni lasciateli alla luce naturale, per arricchire di clorofilla le giovani piantine. Una volta pronti vanno sciacquati ripetutamente prima di essere consumarti e potranno essere conservati in frigorifero per circa una settimana.

Rossana Madaschi

Settembre 2016

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