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Mille Miglia 2016. Rievocazione storica a suon di clacson

Mille Miglia 2016. Rievocazione storica a suon di clacson

L’esperienza di un diciannovenne alla guida di una Fiat 508 S Siata, auto che corse la storica Mille Miglia

Probabilmente è la corsa più bella di tutte. Vengono da ogni parte del mondo per parteciparvi, sebbene i requisiti richiesti siano molto elevati e non diano spazio a imprecisioni.

Si tratta della Mille Miglia, che quest’anno si è tenuta dal 19 al 22 maggio. Si parte da Brescia con all’orizzonte la capitale, passando per Rimini all’andata e Parma al ritorno.

La storica Mille Miglia fu ripetuta ventiquattro volte nell’arco di trent’anni dal 1927 fino al 1957, quando a causa di un grave incidente che coinvolse autisti e spettatori venne definitivamente sospesa.

Quella che la maggior parte di noi conosce è una rievocazione storica della celebre gara automobilistica, che ogni anno non smette di acquisire nuovi spettatori, affascinati dalla bellezza delle vere protagoniste della gara: le auto d’epoca.

«La Mille Miglia rappresenta una sfida, una gara stimolante, che ti sprona a migliorare sempre di più» ci dice Michele Bellini, classe 1997, che cresce con la passione per le auto d’epoca grazie al padre e ancor prima al nonno paterno.

Un amore che negli anni lo spinge a gareggiare in qualità di copilota in corse locali per poi accedere finalmente quest’anno all’agognata Mille Miglia a fianco dell’avvocato Riccardo Roversi. L’automobile con la quale hanno gareggiato è un modello da gara della Fiat 508, chiamata anche “Coppa d’oro”, che fu di proprietà del celebre Giuseppe Gilera, fondatore dell’azienda motociclistica italiana Gilera.

Negli occhi di Michele si scorge ancora quel brio dovuto al recente entusiasmo, all’emozione di chi ha realizzato un sogno.

«Il momento più bello per me è quello della punzonatura, quando viene posto sulle auto il sigillo in ricordo delle vere Mille Miglia durante le quali i cofani erano sigillati per regolamento –racconta il ragazzo– poi segue la sfilata delle auto in Piazza della Loggia a Brescia, dove si riunisce la stampa e io sono stato intervistato da Rai1 e trasmesso in diretta».

Una bella passione che pone le automobili e la loro storia al centro dell’evento, indiscusse protagoniste della rievocazione. Un museo di auto a cielo aperto che ogni anno entusiasma e incontra l’interesse del pubblico e degli abitanti di tutte le città coinvolte.

È bello che anche i giovani si appassionino a questi eventi, che partecipino in prima persona, dedicandoci tempo e impegno, imparando l’importanza del rispetto di canoni rigidi, come i rilevamenti fatti al centesimo di secondo che determinano la classifica finale o i coefficienti stabiliti appositamente in base all’età delle automobili. «Vedo che i miei amici, all’inizio scettici, si stanno avvicinando a questo mondo, ne sono incuriositi e la cosa mi fa piacere», conclude Bellini, orgoglioso di aver partecipato alla sua prima Mille Miglia, dove il passato irrompe nel presente con tutto il suo fascino e la sua ricchezza.

Elena Pagani

Giugno 2016

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