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La mente non va in vacanza

La mente non va in vacanza

 

Imparare a ”non fare” aiuta l’elasticità mentale

 

Il termine “vacanza” dal latino “vacuum” si traduce letteralmente come spazio vuoto. Nell’utilizzo più comune del termine la vacanza indica un periodo, più o meno lungo, durante il quale il tempo è vuoto e l’individuo non si trova a svolgere le quotidiane attività che normalmente occupano il proprio tempo (scuola, lavoro ecc..), bensì ha a disposizione un tempo da utilizzare liberamente. In vacanza ci troviamo dunque ad avere la possibilità di creare un’alternativa rispetto alla routine e questo potrebbe favorire un senso di libertà, benessere e farci sentire totalmente lontani da tutto quello che riguarda la parola stress. Eppure non sempre è così.

La vacanza può conciliare il relax, ma in alcuni casi può alimentare e accrescere ansie e angosce proprio a causa del fatto che la mente non è occupata, come invece accade abitualmente. Ecco perché, può capitare che nonostante la stanchezza e la voglia di prendersi un po’ di tempo per sé, non si è in grado di rilassarsi durante un periodo di vacanza. Cosa fare allora? Come prepararsi a godere appieno delle meritate vacanze? Una risposta sana potrebbe essere allenare il proprio pensiero all’inattività… come farlo? Un buon modo è ritagliarsi, anche nei periodi di piena attività lavorativa, pochi minuti al giorno per distogliersi dall’orientamento al fare e dedicarsi alla meditazione, letteralmente: “svuotare la mente”.

Concentrarsi sul proprio respiro, sulle proprie reazioni fisiologiche, rilassarsi e imparare a godersi i benefici del “non fare”, del “non pensare”, volti a un totale stato di benessere e pace interiore, sganciandosi dal preconcetto, radicato prevalentemente nella cultura occidentale, secondo cui se non “faccio concretamente” e non “penso operativamente” sto sprecando il mio tempo. Allenarsi, con la meditazione, all’inattività del pensiero, oltre ad accrescere il proprio benessere psicofisico, stimola a un’elasticità di pensiero e a un’apertura mentale che permettono all’individuo d’imparare a trovare un proprio equilibrio e una capacità di adattamento anche a contesti e condizioni che risultano poco familiari o distanti dalla routine quotidiana.

Valentina Mangili - Psicologa dell'equipe the clew

Luglio 2015

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