Il comune sul podio per la riqualificazione dell'antica Via del Maglio
Per la terza volta “Città per il verde”: è il riconoscimento assegnato al comune di Treviglio (BG), che lo scorso 4 ottobre ha vinto il primo premio tra i comuni italiani virtuosi, compresi tra i 15.000 e i 50.000 abitanti nella categoria “Verde Urbano”. La “Città per il verde”, rassegna istituita dalla casa editrice il Verde Editoriale e giunta ormai alla 19esima edizione, vuole dare un riconoscimento a quei comuni, enti pubblici, strutture private a finalità pubblica e associazioni di volontariato che si impegnano a favore dell’implementazione o della riqualificazione delle aree verdi urbane e che, quindi, dimostrino di investire le proprie risorse in un ottica di sostenibilità ambientale.
Nel caso di Treviglio, il premio 2018 è dovuto alla riqualificazione della Via del Maglio, storico collegamento della città con la campagna posta a Nord dell’abitato. L’opera di riqualificazione ha apportato delle migliorie alla pista ciclabile che costeggia la Roggia Mulini, ha consolidato le sponde della roggia con l’impianto di specie legnose autoctone tipiche delle aree riparie (ben 100 nuove piante) e posato gabbionate con ciottoli nei tratti di maggior erosione.
Il tracciato della pista ciclabile collega, valorizzandole, le residue testimonianze degli antichi mulini e del maglio che serviva per la fabbricazione di utensili. Con il Premio la giuria ha voluto anche sottolineare l’intervento sulla Piazzetta XXV Aprile, precedentemente adibita a parcheggio e ora trasformata in un’area pedonale arricchita con aiuole fiorite, panchine in pietra e una fontana. La cerimonia di premiazione, alla quale ha preso parte il sindaco di Treviglio Juri Imeri e una piccola delegazione, si è tenuta venerdì 9 novembre 2018 nell’ambito di Ecomondo, il salone Internazionale della Green Economy tenutosi a Rimini dal 6 al 9 novembre.
Camilla Benefattori
Banche e finanza: a Treviglio tre conferenze. Il complesso mondo dell'economia nel ciclo di incontri organizzato dall'associazione Risorse
Si è concluso lo scorso 6 dicembre 2018 il ciclo autunnale di conferenze organizzato a Treviglio (BG) dall'associazione Risorse. Orientata ad avvicinare le persone non specializzate ai temi dell'economia, l'associazione ha intitolato il ciclo autunnale 2018 “Nell'economia in trasformazione, qual è il ruolo delle banche e della finanza?”, proponendo tre diverse conferenze incentrate su temi relativi al compito delle banche nello sviluppo economico, agli effetti e alle cause dell'instabilità economica e alla finanza etica. Il primo incontro, dal titolo “Il ruolo del credito bancario nello sviluppo delle economie: opportunità a criticità” si è svolto lo scorso 4 ottobre presso l'Auditorium BCC di Treviglio e ha visto la professoressa Laura Viganò, docente ordinario di economia degli intermediari finanziari presso l'Università di Bergamo, in veste di relatrice.
Il secondo appuntamento - tenuto il 15 novembre scorso da Maurizio Bianchetti, membro del Consiglio di Amministrazione di Banca Etica - ha posto il focus sul ruolo della finanza etica in un mondo dominato dalla logica del profitto, mentre il terzo appuntamento ha concluso il ciclo con un intervento di Mario Masini, professore emerito di economia degli intermediari finanziari presso l'ateneo bergamasco, dal titolo “Cicli di vita aziendale e instabilità economica”. Tutti gli incontri hanno visto una folta partecipazione di pubblico. L'associazione Risorse è nata tre anni fa e opera prevalentemente sul territorio della bassa bergamasca. Obiettivo principale è quello di avvicinare la gente alle grandi tematiche economico-sociali, sempre percepite come distanti e difficili, e di farlo con il coinvolgimento di fonti autorevoli e di un linguaggio semplice e chiaro. A maggior ragione se si parla di finanza.
«L’associazione è nata con lo scopo di fare divulgazione dei temi economici, evitando le posizioni estreme – ha dichiarato in un'intervista Anna Maria Variato, docente di Economia Politica presso l'Università di Bergamo e membro del comitato scientifico dell'associazione, a proposito del ciclo di incontri -. Premesso ciò, proprio quando si parla di finanza si rischia di estremizzare tra chi la demonizza, considerandola colpevole di tutti i mali, e chi invece ritiene che non possa produrre alcun danno.
Pur riconoscendo che nel settore finanziario a livello globale esistono importanti deviazioni, è pur vero che la finanza è intrinsecamente uno sguardo al futuro, e la prosperità e l’evoluzione dei nostri sistemi non sarebbero state possibili senza di essa». I cicli di conferenze degli anni passati avevano affrontato i temi dell'innovazione tecnologica, della macroeconomia, dell'economia sostenibile e dell'euro.