Ad Almenno San Salvatore dal 2004 con un negozio del commercio equo solidale e nuove attività con le giovani del gruppo “Oltre. Spazio Aperto e Solidale”

La cooperativa Lumaca nasce da una grande scommessa: recuperare e rilanciare un’esperienza di cooperativismo del territorio e ridare senso ad uno spazio collettivo e di comunità, con un rinnovato sguardo al mondo intero grazie al Commercio Equo e Solidale, ai prodotti da agricoltura biologica, a km zero e da cooperative sociali.

“Nessuno ormai può più pensare che ciò che accade al di fuori della propria casa, non lo riguardi – spiega Mauro Piatti, consigliere e uno dei fondatori della cooperativa Lumaca -. Un’economia sempre più globalizzata e interdipendente, un’informazione in tempo reale, problemi sociali e ambientali che trovano cause e origine lontane, ci obbligano a prendere posizione, a non delegare. Dar vita a Lumaca è il poter vivere di persona, anche nella propria esperienza di famiglia, ciò che fino a poco prima era solo esperienza sentita raccontare da altri; è la consapevolezza che è a partire dalle piccole comunità in movimento che nasce il cambiamento e spesso il cambiamento è nelle mani di noi semplici cittadini e consumatori”.

Nata da una cooperativa attiva dal 1902

La cooperativa Lumaca nasce ad Almenno San Salvatore innestandosi nella storia della precedente Cooperativa di Consumo del paese che, nata nel 1902, agli inizi del secolo scorso, a fronte della crescita della grande distribuzione aveva dovuto chiudere le serrande.

Nel 2004 il desiderio dell’ultimo consiglio di amministrazione e delle Acli locali di ridare vita ad uno spazio e ad una realtà che per oltre un secolo tanto avevano significato per Almenno, incontra un gruppo di giovani e di famiglie (alcune delle quali da poco arrivate ad Almenno) intenzionate a dar vita ad un Gas (il nome era Gas-Gas come il simpatico topolino di Cenerentola).

Le ragioni della scelta di investire tempo ed energie trovano coerenza con il senso originario della precedente cooperativa San Salvatore: un’attività commerciale che offriva opportunità di acquisto agevolato alle fasce deboli del paese, consentendo il credito sulla fiducia e sul rapporto di conoscenza. La nuova cooperativa Lumaca fa proprio e recupera quello spirito con un’attenzione nuova, che va oltre il locale, in una dimensione internazionale che guarda al Commercio equo solidale, all’agricoltura biologica, all’economia sociale e solidale.

“Nonostante le apparenze dicano il contrario, tutti noi abbiamo il potere delle nostre scelte. Il sistema economico, che accresce le disuguaglianze e le povertà locali e globali, punta a farci credere di essere impotenti davanti agli squilibri e alle ingiustizie. In realtà molte nostre scelte quotidiane contribuiscono a tenere in piedi il sistema che le genera” dice ancora Mauro Piatti.

La sfida che Lumaca ha accettato è stata quindi anche di creare occasioni di riflessione e formazione per una nuova economia di giustizia a partire dai nostri dubbi e dalle domande che come singoli e famiglie ci poniamo; il tutto con leggerezza e lentezza, nello stile che anche il nome scelto ci ricorda: L.U.M.A.C.A. L’Unico Mondo Ancora Che Abbiamo!

A distanza di vent’anni tanto è cambiato: il commercio, il commercio equo, la competenza dei consumatori sui prodotti, l’attenzione al biologico. Lumaca ha cercato di essere presente accompagnando clienti e famiglie in questo percorso di maturazione collettivo desiderando essere “spugna e proposta”.

Nel tempo Lumaca ha potuto assumere a tempo parziale alcune persone che si occupano delle incombenze del negozio con uno sguardo più professionale, senza perdere però i contatti con le ragioni di senso e di volontariato, che ne devono essere il motore e l’anima.

Negli anni sono nate e si sono intrecciate molte e diverse collaborazioni, con cooperative, associazioni, gruppi informali. La collaborazione con quante più realtà possibili ha trovato nel Distretto di Economia Sociale e Solidale bergamasco lo sbocco naturale e l’occasione per alimentare il desiderio di relazione e di partecipazione che una scommessa come Lumaca richiede.

Gruppo Oltre. Spazio Aperto e Solidale

La sfida di questi anni è stata raccolta oggi anche dalle nuove generazioni che, accolte nei locali della cooperativa, da sei anni hanno dato vita al gruppo “Oltre. Spazio Aperto e Solidale”. Il gruppo ha voluto riprendere lo spirito comunitario e solidale della cooperativa proponendo incontri e momenti di dialogo su diversi temi che hanno come filo comune gli spazi, l’abitare e la cura del mondo che ci circonda.

Da qualche anno, Oltre propone alle scuole della provincia un laboratorio per approfondire i temi sociali e ambientali legati all’industria della fast fashion e alcune buone pratiche alternative ad essa. Tra queste ci sono gli “Swap Party”, occasioni di socializzazione e incontro nate per rimettere in circolo vestiti usati dandogli una nuova vita e nel frattempo riflettere sull’impatto del mondo della “moda veloce” sul pianeta. Usare vestiti usati non è la soluzione che sovvertirà il sistema, ma può essere il motore che ci spinge a interrogarci e permette di fare la propria parte.

Corsi di cucina, maglia e uncinetto

Grazie a queste nuove spinte ed energie la cooperativa quest’anno ha ricominciato a proporre alcuni corsi serali per chiunque sia interessato e voglia conoscere altre persone e approfondire alcuni temi. Si è iniziato con un corso di cucina, tenuto da una giovane naturopata amica della cooperativa, per imparare a trattare gli alimenti venduti in negozio e per scoprire come e quanto quello che mangiamo faccia bene a noi e alla terra che abitiamo.

Il corso di maglia e uncinetto invece, accompagnato da due giovani volontarie, è stato pensato per passare del tempo insieme e scambiarsi tecniche e consigli davanti ad una tisana. Insieme, Lumaca e Oltre credono che creare occasioni di incontro, scambio e consapevolezza sia già di per sé costruire un mondo diverso. I corsi e gli incontri sono gestiti da volontari e prevedono una donazione libera che verrà utilizzata per i progetti futuri. Si stanno infatti sistemando alcuni locali della cooperativa con lo scopo di ampliare ulteriormente gli spazi e i momenti di incontro. L’obiettivo delle giovani di Oltre è ambizioso, ma molto stimolante: diventare un punto di riferimento per il territorio, un luogo dove poter proporre un’offerta culturale varia e che aiuti a trovare argomenti a favore della domanda che il gruppo Oltre si pone spesso: è possibile vivere in un paese della provincia o dobbiamo andarcene per forza in città, per trovare una realtà viva che ci stimoli come cittadini e ci faccia sentire parte di una comunità?