Continuano le serate all’insegna di etica e cooperazione. Presentato l’esempio cremonese della cooperativa Iris
Avanza a vele spiegate il progetto Tierra, realizzato dai sistemi bibliotecari intercomunali dell’area Nord-Ovest della provincia di Bergamo e dell’Area di Dalmine, con la cooperazione delle Cooperative Alchimia, Seme, Biplano e Associazione Polar TV.
Dopo aver riscosso un notevole successo durante i primi due mesi, e molte rotte ancora in programma Tierra dimostra che è veramente possibile, oltre che necessario, cambiare rotta. In questa edizione Tierra vuole porre l’attenzione proprio sul potere della collaborazione e del fare rete, dell’essere uniti per costruire il bene di tutti, progettando insieme le strategie che, condivise, attuano un cambiamento.
Lo dimostrano l’ampliamento delle collaborazioni in fase progettuale e il grande coinvolgimento diretto del pubblico, attivo non solo durante gli incontri della rassegna, ma anche attraverso la raccolta di opinioni e suggerimenti aperta sul sito www.tierranuoverotte.it Inoltre, quest’anno, grazie alla collaborazione con Polar TV che filmerà gli interventi, tutti potranno seguire gli eventi in qualsiasi momento.
La cooperativa agricola Iris
Un ottimo esempio della forza della cooperazione è quello della cooperativa Iris, presentata il 10 febbraio durante la rassegna dal fondatore Maurizio Gritta, nella tappa di Capriate San Gervasio (Bg).
La Cooperativa Agricola Iris, oggi una delle più importanti nel settore dell’agricoltura biologica in Italia e modello economico studiato da diversi Paesi del mondo, nasce nel 1978 nella pianura cremonese, grazie a nove giovani che si sono voluti unire per lavorare la terra e produrre prodotti sani, senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi, seguendo gli insegnamenti dei loro padri.
Nel 1984 viene fondata ufficialmente la cooperativa agricola di produzione e lavoro e, nel 2010, quando si è presentata la necessità di costruire un nuovo pastificio, più idoneo alle nuove necessità dell’azienda, è iniziato un percorso di verifica delle possibilità di realizzare un pastificio ecologico, mantenendo e sviluppando il progetto Iris.
La storia raccontata da Maurizio non è una favola, il progetto del pastificio nasce innanzitutto dall’esigenza di cambiare rotta, dimostrando che il cambiamento è possibile.
Si è trattato proprio di intraprendere nuove strade, di fare delle scelte: al posto di prestiti alle banche si propone ai consumatori di diventare soci finanziatori attraverso azioni mutualistiche, al posto dei supermercati si scelgono le reti dei Gruppi di acquisto solidale e al posto della scalata sociale e dell’arricchimento si sceglie l’investimento degli utili in progetti sociali perché - come spiega Maurizio Gritta - «non si può sfruttare il bene di tutti per il profitto di pochi. Crediamo che la crescita si possa gestire attraverso una gestione etica ed economica condivisa da tutti gli “attori” che credono nel progetto».
Questa storia è incoraggiante, carica di ottimismo e speranza, come le tante raccontate dalla rassegna Tierra che nei prossimi due mesi ha in serbo ancora parecchi incontri, laboratori e approfondimenti da non perdere, per conoscere e partecipare in modo consapevole alla crescita sostenibile della nostra società.
Elisa Troiani
Nella foto: Maurizio Gritta, Fondatore della cooperativa agricola Iris
Ti ricordi gli OGM?
Gli organismi geneticamente modificati da almeno trent’anni fanno parte delle nostre vite, ormai li accettiamo come un’inevitabile conseguenza del progresso, come unica strada per restare al passo con i tempi.
Come spesso accade però quando i riflettori calano, gli interessi si accendono e la dipendenza da OGM aumenta.
Lontano dalla nostra quotidianità e dai nostri telegiornali, l’Italia e i suoi politici continuano a scegliere di penalizzare l’agricoltura e la produzione interna a favore dei mangimi ogm.
Nel 2015 l’Unione Europea offre agli Stati la libertà di decidere se vietare o proseguire l’importazione di derrate Ogm. Nessuno dei 28 stati chiederà di esercitare a livello nazionale questa opzione. Nessuno Stato ha voluto esporsi elettoralmente e autorizzare l’importazione di mangimi ogm, lasciando all’Unione Europea l’ingrato compito. Cosa succede quando i governi nazionali smettono di prendere decisioni? Chi le prende per loro e da cosa sono mosse?
All’incontro con Roberto Defez, direttore del laboratorio di biotecnologie microbiche all’istituto di Bioscienze e Biorisorse al CNR di Napoli, si parlerà della direzione che stiamo prendendo in tema di OGM e, dati alla mano, si cercherà di capire perché tutto questo avviene lontano dal dibattito pubblico.
Save the date:
“Quanto entrano nella nostra vita gli OGM” Incontro con Roberto Defez a Presezzo
Giovedì 11 maggio alle 21:00.
Gli appuntamenti di aprile
> 1 aprile, ore 15.30
I sensi del cibo – Mozzo, Porta del Parco, via Masnada - quartiere Borghetto
> 1 aprile, ore 21.00
Una notte in Italia – Mapello, Auditorium parrocchiale Giovanni XXIII, via Agazzi
> 2 aprile, ore 17.00
Il mio amico mostro – Dalmine, Teatro Civico, via J. F. Kennedy 3
> 7 aprile, ore 16.30
Dalla Terra alla Tavola. Passeggiata per raccogliere erbe spontanee - Almenno San Bartolomeo; ritrovo presso la chiesa di San Tomè
> 8 aprile, ore 10.00
Cuciniamo con gli scarti – Mozzo, Porta del Parco, via Masnada - quartiere Borghetto - ore 15.30 Cavoli a merenda
> 8 aprile, ore 21.00
La battaglia dei pedali. Gino Bartali, un ragazzo controvento. - Paladina, Auditorium Istituto Comprensivo A. Tiraboschi, passaggio Rodari
> 9 aprile, ore 17.00
ll bambino dai pollici verdi – Arcene, Sala polivalente, piazza della Civiltà Contadina ingresso da via Carducci
> 21 aprile, ore 21.00
Salute e vita. Come conquistare e mantenere il benessere – Bonate Sotto, Sala Civica Centro socio culturale, via San Sebastiano
> 22 aprile, ore 21.00
Giovanni XXIII. Una finestra sul mondo – Treviolo, Teatro Albegno, via Marconi 15
> 23 aprile, ore 20.00
Gesù Betz – Verdello, Auditorium F. Abbiati, Centro civico, piazza Aldo Moro
> 29 aprile, ore 21.00
Giovanni Falcone: un uomo – Almenno San Bartolomeo, Cineteatro CT Blu, presso l’Oratorio Don Seghezzi 1
> 30 aprile, ore 17.00
Un treno di perché – Solza, Castello Colleoni, piazza Bartolomeo Colleoni 1
> 30 aprile, ore 21.00
Pane e rose. Una rivolta guidata dalle donne – Comun Nuovo, Cineteatro L’Incontro, via Guglielmo Marconi
Per informazioni sugli appuntamenti