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Rigenerazione urbana. Cosa si intende?

Rigenerazione urbana. Cosa si intende?

Regione Lombardia (e non solo) finanzia progetti di recupero riqualificativi del territorio e valorizza la cittadinanza attiva infoSOStenibile promuove una rubrica di approfondimento sul tema

In Lombardia i fenomeni di erosione dei suoli agricoli da parte delle nuove realizzazioni, l’abbandono di superfici produttive e la presenza di aree inquinate da bonificare sono all’ordine del giorno. Tutto questo non deve stupire, essendo l’indicatore della vivacità tipica di un sistema economico in salute. Ma l’impatto che hanno raggiunto queste pratiche sono divenute insostenibili.

La politica si è posta il problema e ha adottato, tra le ultime strategie, sia quella della “riduzione del consumo di suolo” che quella della “rigenerazione”: entrambe facce della stessa medaglia per una visione di medio lungo termine delle politiche urbane. Rigenerazione è il termine intorno a cui oggi si articolano le proposte urbanistiche orientate verso l’innovazione in un'ottica green, sostenibile e vivibile. Forme di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio preesistente che mettono intorno al tavolo differenti competenze istituzionali e che vengono accompagnate da interventi diretti alla comunità, con azioni culturali, sociali ed economici, finalizzati al miglioramento della qualità della vita.

La rigenerazione è un processod dagli esiti non scontati, da non confondere con le tradizionali azioni di recupero del patrimonio edilizio. 

Strategie di rigenerazione in Lombardia 

Con la legge 31/2015, Regione Lombardia ha intrapreso un percorso volto a determinare un'azione virtuosa sul consumo di suolo, azzerando la possibilità di nuove previsioni di urbanizzazioni all’interno dei PGT e portando all’annullamento di quelle non attuate entro il 2050, chiedendo al contempo ai comuni di identificare nei loro strumenti gli ambiti su cui applicare la strategia della rigenerazione.

Si afferma così che sono i suoli occupati e non più utilizzati la chiave di volta della pianificazione locale, con una particolare attenzione alle forme di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. Ma la gran parte dei comuni lombardi è di piccole dimensioni e pochi hanno le “chiavi” per accendere processi di questo tipo. È stato così identificato un sistema di incentivi (forme di tassazioni positive o negative, incrementi volumetrici, agevolazioni burocratiche e opportunità di accompagnamento e formazione) che in tempi brevi potrebbero diventare anche, soprattutto per i piccoli comuni, dei contributi finanziari. La legge fa inoltre riferimento, a sostegno di una visione integrata dell’intervento, a diversi capitoli di finanziamento regionale afferenti alle diverse deleghe assessorili, oltre a un gruppo di suggerimenti per i comuni sulle modalità per facilitare l’attuazione dei programmi di rigenerazione.

Un’attività parallela e integrata a quella regionale l’ha condotta l’Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani che, attraverso un percorso sviluppato da sue agenzie, ha definito alcune parole chiave per allertare gli enti locali a maneggiare con cura queste dinamiche, certamente riflettendo sulle forme di relazione verticale tra enti, sulla costrizione di soggetti a controllo pubblico in grado di operare nel e con il mercato, sulla integrazione degli obiettivi, invitando all'inclusione delle popolazioni locali nella selezione delle scelte.

Città nella storia. Uno sviluppo non lineare 

Per diventare ciò che sono oggi, tutte le città nei secoli hanno subito trasformazioni radicali: in alcuni casi guerre, crisi economiche o eventi ambientali le hanno condannate alla sparizione, in rari casi sono state ricostruite identiche a loro stesse. In ogni caso ogni città è sempre stata re-inventata da chi l’ha abitata. 

Ma è stato il XX secolo a immergere il mondo in un sistema di fenomeni che hanno portato alla nascita del termine “rigenerazione”: l’estesa dismissione di siti industriali e artigianali dovuta alle delocalizzazioni ha reso l’atto di costruire edifici (e competenze) prima e di abbandonarle poi, una pratica subordinata a quella del puro profitto.

Una ricerca del maggior guadagno globale che i fondi di investimento ricercano concentrando denaro su programmi di investimento spesso legati al “mattone”. Oggi sono soprattutto questi soggetti, a cui poco o nulla interessa della qualità del vivere della comunità di quel territorio, ad intervenire nei grandi e lucrosi programmi di rigenerazione urbana.

Interi pezzi delle aree centrali delle maggiori città italiane sono costruite da australiani, arabi, cinesi, americani. Fenomeni di questo tipo indicano quanto la rigenerazione dovrebbe invece agire come azione di cura preventiva delle città sotto il profilo della riduzione delle disparità sociali, della crescita armonica di tutto il territorio, dello sviluppo di economie “nuove” e della riduzione degli impatti locali sul sistema ambientale.

Davide Fortini

 

Unioncamere. Ciclo di incontri

Un ciclo di incontri itinerante e aperto a tutti, organizzato da Unioncamere Lombardia con Regione Lombardia, affronta tra marzo e giugno i molti aspetti della rigenerazione, anche con casi concreti. È possibile seguire gli incontri presso le sedi degli incontri che con collegamento video dalle altre sedi delle camere di commercio aderenti. 

Programma e iscrizioni su www.unioncamerelombardia.it

Aprile 2019

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