Se per alcuni riciclare è una faccenda noiosa, per altri è un’occasione divertente per creare qualcosa di creativo. Lo sanno bene gli artigiani e gli hobbisti che si divertono a plasmare materiali di riciclo per trasformarli in oggetti curiosi, originali, utili. Lo sanno molto bene anche le studentesse e gli studenti del Liceo artistico Giacomo e Pio Manzù di Bergamo, per il secondo anno consecutivo partner culturale del Festival della SOStenibilità. Dopo il successo ottenuto nell’edizione passata, che ha visto coinvolte alcune classi con la realizzazione di un grande murales e del progetto Green Gate (documentazione video-fotografica sul sito www.festivaldellasostenibilita.it), quest’anno il testimone è passato alla classe 4D che per il Festival 2024 sta preparando un progetto strettamente legato alla città di Bergamo, che unisce arte e sostenibilità.
Ricicl-Arte. Il percorso artistico didattico
Dopo aver valutato diverse ipotesi con i docenti Denise Eusebi e Corrado Spreafico del liceo artistico Giacomo e Pio Manzù di Bergamo, la curatrice d’arte Sheela Pulito, in collaborazione con il Festival della SOStenibilità, ha proposto agli studenti di riprodurre monumenti e opere d’arte della città di Bergamo utilizzando esclusivamente materiali di recupero. Apprezzata l’idea, dal mese di febbraio si sono avviati gli incontri, chiedendo ai 22 studenti cosa intendessero per sostenibilità e approfondendo le tematiche con il nostro giornale infoSOStenibile. L’interesse dei giovani è diretto per lo più alla questione dei cambiamenti climatici, ma anche alla moda sostenibile con recupero di vestiti usati che possono essere abbelliti con estro e arte. In seconda battuta si è discusso di monumenti e opere d’arte della città di Bergamo, con la proposta di fare uno o più sopralluoghi per conoscere e talvolta scoprire opere o luoghi poco noti della città, in modo da prendere spunto per scegliere i soggetti da riprodurre.
Ciascun studente inizialmente ha pensato a un’opera, a come riprodurla e con quali materiali e già in questa prima fase sono emerse tante idee davvero interessanti. Ogni singola proposta è poi stata analizzata, considerando sia la qualità sia la fattibilità concreta: qualcuna è stata scartata perché non realizzabile, sia per tempistiche sia per motivi tecnici e anche questo aspetto è risultato essere altamente istruttivo, perché gli studenti sono abituati a lavorare sulle idee e non (ancora) a confrontarsi con un committente e con delle esigenze legate ai tempi e alle risorse a disposizione.
Cinque le proposte finali selezionate insieme alle ragazze, con la formazione di 5 gruppi che si sono messi subito al lavoro durante l’orario scolastico, ma che completeranno le opere di Ricicl-Arte in diretta davanti al pubblico durante la due giorni del festival. Prima della realizzazione i 5 gruppi hanno dovuto fare un lavoro di ricerca e approfondimento dell’opera e poi il pensiero è passato al concreto recupero del (tanto) materiale da utilizzare, avvenuto anche tramite l’inaspettato coinvolgimento di tutta la scuola. Ad esempio per trovare i numerosi bicchierini necessari, vicino alle macchinette delle bevande è stato chiesto agli studenti di sciacquare i bicchieri usati e lasciarli a disposizione per il progetto Ricicl-Arte. E... ha funzionato!
Le soluzioni trovate per ricostruire con materiale di riciclo i monumenti e opere d’arte sono davvero ingegnose e frutto di creatività e fantasia: vedrete la Cappella Colleoni, le Mura Venete, il Monumento al Partigiano, la Trinità e la Torre dei Venti come non li avete mai visti. Ma per scoprirli, vi aspettiamo al Festival della SOStenibilità il 25 e 26 maggio!